Per una volta una buona notizia: Joerg Haider sara' pure un riconosciuto trasformista della politica, la sua irresistibile ascesa elettorale sara' pur fitta di inquietanti balzi in avanti e ambigue marce indietro, ma il sito del suo partito non e' la sentina culturale e umana di cui Caffè Europa ha riferito nell'edizione di sabato 4 marzo (sezione: I lettori ci scrivono). Effettivamente chi avesse seguito la nostra segnalazione, e fosse andato a visitare il sito www.fpo.at, si sarebbe trovato di fronte a una serie di ributtanti proclami razzisti, a una raccolta di inni protonazisti, paranazisti, semplicemente nazisti, a un rimando di sito in sito tra il peggio che la Rete possa offrire in materia di estremismo di destra. Tutto quindi come ci aveva prudentemente e prontamente segnalato Fulvio Scaparro nella sua lettera; nulla pero' che riguardi il partito di Haider. In comune con il sito dei Freiheitlichen quest'amena location ha infatti solamente la grafica perfettamente riprodotta e il nome quasi uguale. E' quindi opera di ignoti hacker, profittatori di destra o sabotatori di sinistra, che hanno 'clonato' e imbarbarito il vero sito delle truppe del leader carinziano, per la cronaca www.fpoe.at. A nostro avviso anche l'originale offre di che irritarsi, ma certo la distanza con la copia resta abissale: doverose quindi da parte nostra le più sentite scuse ai nostri lettori e al partito dei Freiheitlichen austriaci.