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Le
risposte dei lettori
From: "saromarisa" saromarisa@libero.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Su quanto si dibatte
Date: Sat, 11 Dec 1999 19:14:43 +0100
Capire o condannare? Capire, prevenire e reprimere: non ci sono altre
strade.
Occorrono mezzi adeguati (ritengo gli attuali non sufficienti) e
continua volontà di agire, non mentre si prende il caffè la mattina leggendo il
giornale, o dopo aver scritto un articolo. Applicare le leggi e tenere il problema sul
tavolo, sempre bene in vista
Reply-To: "Jacopo Manna" apo73@hotmail.com
From: "Jacopo Manna" apo73@hotmail.com
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Ecstasy
Date: Fri, 10 Dec 1999 14:44:43 +0100
E' sicuramente difficile trattare un argomento del genere, soprattutto
in questi ultimi mesi, ma nonostante questo avevo voglia di dire la mia. Premettendo che
non voglio assolutamente difendere nessun tipo di droga, ne tantomeno nessuna categoria di
persone (dico categoria perchè ormai sembriamo tutti essere divisi da compartimenti
stagno, delimitati solo dalla fascia di età a cui apparteniamo), mi viene spontaneo,
soprattutto dopo aver letto molti articoli riguardanti il problema "ECSTASY",
chiedere a chiunque sappia darmi una risposta, dove è la verità assoluta.
Piu' mi informo, più cerco di essere aperto a qualsiasi tipo di
informazione che vada a favore o contro il mio stile di vita, per quanto riguarda questo
campo, e più mi sembra di allontanarmi dalla VERITA'. A volte penso anche che sia una una
forma di cinismo sviluppata inconsciamente dal mio cervello per trovare un po di
giustificazioni ai miei comportamenti di qualche sabato sera! Cercate per una volta di
provare ad estrapolare da questo problema che è l'ecstasy, la verità assoluta senza
pensare alle conseguenze che questa porti.
From: "Raffaele
Facciola" raffaftrid@sprint.ca
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Forum ecstasy
Date: Tue, 14 Dec 1999 13:12:22 -0000
Ogniqualvolta sento parlare o leggo di droghe nuove, leggere, pesanti,
mescolate, mi ritorna in mente l'articolo di un settimanale italiano (non ricordo con
precisione quale fosse, forse Panorama degli anni ' 69, ' 70, ' 71). il giornalista autore
del servizio parlando di droghe e della loro diffusione in Europa, affermava, ma a dir la
verita' consolava, dicendo che i ragazzi italiani erano refrattari, non ricordo quale
motivo adduceva, alla droga. I risultati di quell'intuizione di vedono.
Le statistiche in questo settore non aiutano molto. La graduatoria
della pericolosita' di una sostanza stupefacente evita in parte il problema.
Criminalizzare discoteche, parrocchie, scuole, stadi eccetera e' senza effetto. Chi assume
droghe non si lascia intimidire dal luogo o dall'ambiente. Se non puo' avere la pasticca
liberatoria in discoteca se la va a cercare e la trova in un qualsiasi altro posto. Sara'
un'opinione molto personale, ma chi casca nella trappola di simile iattura non e'
personale molto intelligente. Le soluzioni al problema immane, potrebbero essere tante
quanti gli individui coinvolti. Un nuovo tentativo, senza dimenticare quelli gia' in
corso, sarebbe iniziare ad insegnare fin dalla prima elementare che cos'e' la droga, quali
danni causa, quali personaggi vi sono coinvolti, informando su tutto. E chiamare a tenere
queste lezioni informative, poliziotti, ex-tossicodipendenti, gente che lavora nelle
comunita', medici, psichiatri. Il lavoro dovrebbe essere volontario per responsabilizzare
l'individuo fin da quando e' piccolo.
Cordiali saluti,
Raffaele Facciola'
From: "Grandi Stazioni
S.p.A." gra.sta@iol.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Forum ecstasy
Date: Thu, 9 Dec 1999 15:25:33 -0000
Sfatare il mito dell'ecstasy? Non sono d'accordo. Se risponde pur al
vero il fatto che di rado provoca la morte, tuttavia l'ecstasy per la maggior parte dei
ragazzi che ne fa uso costantemente, rappresenta un oggetto misterioso e pieno di fascino
e che crea disastri dal punto di vista neurologico. Calarsi prima di un rave è un
"atto dovuto" per chiunque decida di affrontare una festa di quel tipo, senza
star su a pensare più di tanto a cosa ci si cali.
Occorre dunque a mio avviso tenere altissimo il livello di guardia
soprattutto per informare i giovani sui danni irreparabili che gli acidi provocano al
cervello.
Date: Mon, 06 Dec 1999
23:18:32 +0100
From: Nino Piras ninopir@tin.it
Reply-To: ninopir@tin.it
To: caffeeuropa@caffeeuropa.it
Subject: Forum ectasy
Penso che sia pericoloso "ridimensionare" il problema
ecstasy sulla base della statistica delle morti: perchè questo porta a non considerare la
gravità degli effetti collaterali che derivano dall'uso delle droghe sintetiche, capaci
di ridurre ai minimi termini la personalità stessa di coloro che ne fanno un uso
abitudinario.
Occorrerebbe piuttosto partire dalle motivazioni che spingono tanti
giovani a servirsi di questi artifici per dare un senso alla propria esistenza, in una
irresponsabile fuga dalla realtà.
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