High tech sotto l'albero
Valentina Furlanetto
I regali:
Se non avete fatto il regalo alla lontana parente non adducete come
scusa i ritardi di distribuzione - cronici si sa - dell'e-commerce. Ed
evitate di regalare il pinguino Linux al nipotino. E' carino, ma puzza
un po' troppo di riciclato. Infine, per chi ama la musica: incartare
un mp3 non è facile. Con un po' di allenamento prima o poi ci
potreste anche riuscire, ma è molto più pratico e veloce andare al
negozio di dischi sotto casa.
Decorazioni per l'albero di Natale e il presepe:
Il primo: resistete alla tentazione, non decoratelo con floppy disc.
Il secondo: anche volendo essere originali a tutti i costi Soru,
Scaglia e Colaninno al posto dei tre re magi saranno anche nostrani,
ma sembrano assai improbabili.
Santificare le feste:
Non c'è niente di peggio per un sito Internet con una sua dignità
che scoprire di avere dei lettori il giorno di Natale. Il che può
significare solo due cose: che i lettori di quel sito sono talmente
soli da restare collegati alla Rete anche durante le feste, oppure che
quel sito non ha lettori e magari il computer resta acceso e basta -
in entrambi i casi, scollegatevi.
Infine, almeno a Natale, spegnete quel telefonino

Piero Comandè
A Natale la tecnologia è di casa. Quest'anno è la volta del palmare,
del cellulare multiuso, dell'mp3, della fotocamera. I navigatori
italiani sono più di 14 milioni, cinque volte di più che nel 1998.
Si intravede la divaricazione delle modalità di accesso alla grande
rete, così come la differenziazione dei contenuti. Già da tempo il
dizionario informatico si è arricchito di termini esotici: "infoware",
"opensource", "convergenza", "umts",
"bluetooth", "internet appliance". Nei prossimi
anni il computer cesserà di essere l'unica via di accesso ad
internet.
Privato delle sue valenze generaliste -in singolare assonanza con la
trasmutazione della TV in "internet appliance"- che ne sarà
del caro PC? E' probabile che torni ad essere uno strumento di lavoro,
di studio e di comunicazione interattiva, al netto delle applicazioni
per l' entertainement ormai trasmigrate altrove. Negli attuali
sviluppi dell'"opensource" - software con le sorgenti aperte
e a basso costo - è possibile intravedere cosa accadrà dopo. Le
strenne natalizie del mondo Linux, che non sempre è necessario
acquistare perché disponibili per il download (tuttavia una buona
distribuzione costituisce un utile punto di partenza) ci introducono
in questa nuova dimensione. La grande novità sono i desktop grafici
che stanno rendendo Linux amichevole quanto gli altri sistemi
operativi: KDE 2.0 e GNOME 1.2 (specialmente con l'uscita della
versione helix code) permettono a tutti una facile gestione dei
programmi e dei dati.
Lo sviluppo di Staroffice 5.2 della Sun Microsystems e del suo
derivato GPL OpenOffice 609, consentono un facile accesso alla
produttività personale ed aziendale. Con KDE 2.0 è sono stati
rilasciati i primi nuclei di Koffice, la cosiddetta "killer
application" dell' anno 2000 la quale si propone gli stessi scopi
della suite della Sun Microsystems e dell'Openoffice.org. Entrambi i
prodotti comunque garantiscono un'ampia compatibilità con gli
standard più diffusi. Che non si tratti di iniziative improvvisate o
inconsistenti è dimostrato dalla recente creazione in U.S.A. della
GNOME Foundation a cui hanno aderito Compaq, Eazel, Free Software
Foundation, Gnumatic, Hewlett-Packard, Helix Code, Henzai, IBM, Object
Management Group, Red Hat, Mandrakesoft, Borland, Sun Microsystems,
TurboLinux and VA Linux.
Anche in Europa si batte la stessa via con la KDE Ligue a cui hanno
dato il proprio sostegno Borland, Caldera, Compaq, Corel,
Fujitsu-Siemens, Hewlett-Packard Company, IBM, KDE.com, Klarälvdalens
Datakonsult, theKompany.com, Mandrakesoft, SuSE, Trolltech e
TurboLinux. L'integrazione fra colossi dell'industria e free software
dimostra che l'utopia della comunicazione condivisa è efficace,
spostando in avanti un sistema che sembrava fermo. La stella del
Natale brilla sul mondo digitale: auguri!
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