Morandi - live!
Gianni Morandi con Bibi David
“Era dal novembre del’96 che non cantavo dal vivo, in concerto, di
fronte al mio pubblico. Ho deciso, dopo quattro anni, di rimettermi in
gioco con un tour di settanta date. Sarà una sfida esaltante, una
sorta di dialogo-racconto di me stesso e della mia storia attraverso
nuove e vecchie canzoni”. Gianni Morandi è da quarant’anni uno
dei cantautori più amati del nostro panorama musicale. Ha inciso
oltre trenta long-playing e si è mostrato ai suoi ammiratori nelle
più svariate vesti: da cantante ad attore a presentatore tv. Ora “l’eterno
ragazzo di Monghidoro” vuole aprire con questi concerti un’altra
importante fase della sua carriera.

Morandi, come nasce questo maxishow in settanta date?
Adoro il teatro e la possibilità di comparire davanti al
pubblico, anche se nel mio caso è senza trucchi né maschere. Cantare
sul palco è ben diverso dall’esibirsi in tv, protetti dalle mille
finzioni che si costruiscono dietro le telecamere. Per un musicista
trovarsi ad affrontare dal vivo i propri fan è una resa dei conti del
lavoro svolto, un guardarsi allo specchio necessario a capire meglio
se stessi e le proprie canzoni.
Come verranno strutturate le serate dei concerti?
Ognuna durerà tre ore e sarà diverso dall’altra. Intendo
raccontare, ricostruire attraverso questi spettacoli la mia vita
musicale, svelando le paure, le ansie, le riflessioni che hanno
accompagnato tutti gli anni dalla mia carriera. Essenziale sarà la
scenografia, costruita insieme al grande regista di musical Saverio
Marconi: ci saranno effetti speciali, giochi di luce, videoclip e
diapositive da proiettare su un enorme schermo. Non mancheranno gli
ospiti d’onore, cantanti (quasi certa la presenza del mio carissimo
amico Eros Ramazzotti), attori e magari politici. Il resto è una
sorpresa.

Ci parli dei brani musicali in scaletta.
Punteremo molto sulle richieste del pubblico. Voglio che questi
concerti siano un piacevole dialogo con chi ama la mia musica, per cui
cercherò di dare a loro la parola sulla scelta di quelle canzoni che
più hanno accompagnato piacevoli ricordi. Vi saranno sia brani
storici come "Fatti mandare dalla mamma" e "Canzoni
stonate", sia le nuove melodie tratte da "Come fa bene l’amore".
La sua tourneè prevede una pausa a febbraio, proprio in concomitanza
con il festival di Sanremo. Pensa forse di andare all’Ariston?
Tre dei musicisti della mia band dovranno suonare nella Città dei
fiori. Per quanto mi riguarda non amo ripetere le esperienze già
fatte. All’Ariston sono stato sia concorrente che superospite. Forse
potrei presentare il Festival, ma è troppo presto per parlarne.
A proposito di conduzioni tv, ci sarà una seconda edizione di “C’era
un ragazzo”?
Sì, a novembre del 2001. Adriano Celentano ritenterà prima di me
l’assalto all’Auditel, il prossimo aprile. Io per il momento ho
preferito soprassedere. Voglio dedicarmi magari a una registrazione
‘live’ che parta proprio dalla tourneè. Sarebbe il primo
Morandi-live nella storia della canzone.
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