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Per una rimonta contro il Cavaliere
Walter Veltroni con Bibi David
"In questo primo vertice dell'Ulivo, dopo l'incoronazione di
Francesco Rutelli come candidato premier, abbiamo discusso
esaurientemente tutte le coordinate del nostro programma elettorale.
Il centrosinistra ora è compatto e ha riconquistato la fiducia
necessaria che gli consentirà di portare avanti la grande rimonta
contro Berlusconi, fino a vincere le prossime elezioni".
Il leader dei Ds Walter Veltroni, dopo aver inaugurato insieme agli
altri segretari del centrosinistra il nuovo quartier generale della
coalizione, in piazza S.Apostoli 55, ci spiega con chiarezza le linee
essenziali della campagna elettorale dell'Ulivo, ora ufficialmente
iniziata.
Segretario Veltroni, è stato varato dall'Ulivo il Comitato
nazionale di coordinamento.Ce ne parli.
Il Comitato sarà una sorta di ponte di comando, di sala di regia per
la coalizione: da lì verrà diretta l'intera campagna elettorale. A
comporre il Comitato, che si riunirà una volta al mese, ci saranno
ventuno membri, e precisamente gli otto leder del centrosinistra,
l'attuale Presidente del Consiglio Amato, l'ex premier D'Alema,
quattro amministratori locali e sei esponenti della società civile,
ossia noti personaggi della vita culturale e istituzionale italiana
tra cui, con ogni probabilità, Umberto Eco.
Diversi membri dell'Ulivo hanno sottolineato che le chance di
Berlusconi di vincere le elezioni sono, nel tempo, nettamente
diminuite, a causa dei continui dissapori all'interno del
centrodestra, fomentati principalmente da Bossi. Lei cosa ne pensa?
Sono d'accordo, la destra è debole e soggetta ai continui diktat del
Senatur. Il duro monito della Lega in merito alla costruzione della
moschea di Lode, trasformato dal quotidiano La Padania e da alcuni
esponenti del Carroccio in un pericoloso discorso razzista, così come
le posizioni di Bossi sul secessionismo non possono non costituire
serissimi problemi per Berlusconi, Fini e Casini. L'estremismo della
Lega Nord è preoccuopante, e se la Casa delle Libertà avesse un
minimo di buon senso capirebbe che di fronte alle continue
esternazioni di Bossi, la prima mossa da compiere dovrebbe essere una
rottura radicale con la Lega.
Quanto puo' Bossi condizionare le scelte del centrodestra?
Purtroppo moltissimo. Nel Polo prevale già da un po' la linea dura,
assolutamente non moderata, delCarroccio. Basti pensare alla legge
elettorale, dove è chiara l'influenza diretta del leader della Lega
per un tornaconto personale, nonchè ai temi europei, in mano anche
questi alla linea oltranzista di Bossi.
Quali sono i problemi chiave da risolvere prima della fine della
legislatura?
Nei prossimi quattro mesi, prima delle elezioni, è importante che
vengano varate quattro riforme: sul federalismo, sul conflitto di
interessi, la legge elettorale e il voto degli italiani all'estero.
Parliamo della legge sul federalismo.
La maggioranza è pronta perchè la legge si discuta ma il
centrodestra è diviso e tende a rimandare ogni decisione. Per il
prossimo 11 e 12 novembre è prevista, a questo proposito, una
manifestazione sul federalismo ma contro le posizioni della Lega. Lo
slogan del corteo sarà: 'Sì al federalismo, no alla divisione dell'Italia.'
In quanto tempo si dovrà risolvere il conflitto di interessi di
Berlusconi?
Spero che cio' avvenga prima possibile. Berlusconi deve vendere le tre
reti Mediaset. E' assurdo e antidemocratico che un politico controlli
i media del paese. Se il Cavaliere andasse al governo controllerebbe
sei reti, quelle Rai e quelle Mediaset. La cosa si commenta da se'.
Come valuta la nascita della Margherite?
E' una validissima aggregazione di schieramenti, necessaria al
centrosinistra e al paese. Fino a poco tempo fa andavamo da Ciampi con
ben 17 rappresentanti, ora, grazie alla Margherita tutto sarà piu'
semplice.
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