Caffe' Europa
 
Cinema

Cinema/Matrimoni

Paola Casella

 

Matrimoni, scritto e diretto da Cristina Comencini, interpretato da Diego Abatantuono, Francesca Neri, Stefania Sandrelli, Claude Brasseur, Cecilia Dazzi, Emilio Solfrizzi, Lunetta Savino e Paolo Sassanelli

 

Ma chi l'ha detto che la commedia italiana debba per forza essere becera e regionalista? Matrimoni dimostra che si puo' far sorridere (e anche ridere: vedi la scena del ballo di Capodanno) senza scadere di gusto e di misura, e senza ricorrere pesantemente al gergo dialettale come espediente comico.

Eppure Matrimoni e' proprio una commedia italiana, anche se ha una lievita' francese (complice anche la presenza di Brasseur) e una logorrea da urban comedy americana (vedi Hanna e le sue sorelle di Woody Allen), perche' rimane radicato nel territorio, ancorato a mille dettagli di costume e di ambiente tutti nostri. In piu' e' una commedia italiana veramente contemporanea, con personaggi che parlano un linguaggio corrente, vivono situazioni attuali, hanno reazioni riconoscibili.

Matrimoni deve anche molto a Le acrobate di Silvio Soldini, uno dei primi film a rappresentare le donne (e le famiglie) italiane come sono oggi, tanto delicato e commovente da far sospettare, dietro la macchina da presa, una mano femminile, e curiosamente simile al film della Comencini per solitudini pugliesi e fughe in treno verso l'estremita' opposta dello stivale.

Femminile e' la parola giusta anche per definire Matrimoni: non c'e' donna fra il pubblico che non si identifichi almeno un po' nella disperazione muta di Giulia (Francesca Neri) che "di colpo non ce l'ha fatta piu'", o nelle lamentele sulla penuria di uomini decenti di Sandra (Cecilia Dazzi), o nella struggente dichiarazione di Luisa (Lunetta Savino, l'autentica rivelazione del film), che non si accontenta di un marito che non la ama piu'.

Eppure Matrimoni non e' un film dedicato solamente alle donne: c'e' comprensione e affetto per tutti, persino per il vecchio fedifrago che,

dopo una vita di abbandoni e tradimenti, biasima la moglie per "non aver saputo accettare le sue debolezze" (e Claude Brasseur e' talmente irresistibile che anche la piu' integralista delle spettatrici si sente disposta a dargli un po' di ragione).

La presenza comica di Abatantuono nei panni di Paolo, il marito di Giulia, e la bellezza di Francesca Neri fanno da catalizzatore commerciale, ma e' al resto del cast che si deve la riuscita del film, dagli strepitosi Lunetta Savino ed Emilio Solfrizzi nei panni della coppia tranese a Paolo Sassanelli in quelli di Fausto, l'eterno innamorato di Giulia, "prima di tutto amico", fino alla giovanissima attrice che interpreta il ruolo della figlia di Giulia e Paolo con una gravita' adolescenziale e un sottotesto di genuino dolore a tratti quasi insostenibili.


 

homeindice sezionearchivio
Copyright Caffe' Europa 1998

Home |Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier | Reset Online | Libri | Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media | Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo