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Privacy/Il doccia-schiuma di Beverly Dennis (pagina 3)

Riccardo Stagliano'

L'alternativa e' quella di prender coscienza di come stanno le cose e fare delle scelte valutando vantaggi e potenziali svantaggi. Non e' ormai, ragionevolmente, in discussione il fatto se si possano o meno raccogliere informazioni sui cittadini-consumatori: cio' succede dall'inizio della societa' dei consumi e le nuove tecnologie hanno soltanto prestato a queste attivita' delle armi piu' potenti. C'e' chi ha proposto un approccio antagonistico: come esiste il mercato delle informazioni personali, mettiamo in piedi un mercato della privacy per cui ogni indiscrezione concessa sul proprio conto avra' un valore economico da patteggiare con chi la riceve. C'e' chi vede la soluzione solo in una dettagliata legislazione e chi, invece, in un'autoregolamentazione delle imprese. C'e' chi - soprattutto per quanto riguarda Internet - propone una resistenza per via tecnologica, con software che rendano anonimo il cibernauta. Insomma, le soluzioni possibili sono molteplici.

Certo oggi la scelta di affidare ai detenuti (pratica diffusa dal 1968 in molte prigioni del Texas e altrove) la digitazione di documenti dell'amministrazione pubblica e di societa' private non pare piu' la grande idea che sembro' allora a qualche fantasioso funzionario dell'amministrazione carceraria. Nel carcere di Brenham venivano processate oltre 17 mila pagine di dati al giorno. Gli internati si rendevano utili, la prigione ci guadagnava bei soldi, il committente non poteva trovare altrove (se non nei paesi a bassissimo costo di manodopera) offerte cosi' stracciate. Quando scoppio' sulla stampa il "caso Beverly", il carcere di Beckham perse da un giorno all'altro 187 dei suoi 430 impiegati: erano stati scartati infatti i detenuti che avevano carichi penali di tipo sessuale. John Benestante, direttore delle attivita' industriali dei penitenziari texani, noto' amareggiato che era un po' un peccato, dal momento che "molti dei migliori programmatori erano proprio i pedofili". Tra i licenziati c'era anche Hal Parfait che, per questa vicenda, ha avuto un aggravio di pena e uscira' tra pochi mesi invece che nel 1995, come avrebbe dovuto. Beverly, che guadagna 16 mila dollari l'anno, sta investendo tutti i suoi risparmi per sedare il suo terrore: ha fatto installare un sistema di allarme, una porta blindata e sbarre su ogni finestra. Cio' non bastera' a placare la sua insonnia e a stornare la sua ossessione: il conto alla rovescia e' iniziato, ed e' presto per dire se, quando e come finira'.

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Privacy/Il docciaschiuma di Beverly Dennis
Privacy/140 miliardi di telefonate archiviate e 300 mila banche dati

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