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Privacy/Il doccia-schiuma di Beverly Dennis (pagina 2)

Riccardo Stagliano'

 

Quando Beverly Dennis fa causa alla Metromail e al carcere, la compagnia stanzia per la difesa un milione e mezzo di dollari (due miliardi e settecento milioni di lire) e quando gli avvocati della compagnia chiedono ai loro clienti di acquisire tutto quanto si sa sulla controparte, questi consegnano loro un dossier cospicuo: "Allegato e' tutto quello che sappiamo a riguardo di Beverly Dennis" e' la scarna nota del funzionario incaricato. Dentro 900 pezzi della vita della donna, dal 1987 ad oggi, compreso il suo reddito, gli hobby e il fatto che prendeva con una certa frequenza antiacidi, sonniferi e rimedi per le emorroidi.

L'associazione di categoria di cui Metromail e' membro emerito ha minimizzato l'incidente: l'esistenza di tante informazioni sui potenziali acquirenti e' una prova di razionalita' del mercato, e' uno dei motivi per cui gli Stati Uniti sono in una posizione di assoluta preminenza nella societa' dell'informazione, nel mondo post-industriale nel quale volenti o nolenti viviamo. "Tutto cio' giova all'economia e giova ai consumatori - ha tagliato corto, Chet Dalzell, portavoce della Direct Marketing Association - : il business risparmia sui costi di marketing e il cliente ottiene cosi' offerte piu' vantaggiose". Insomma, tutti ci guadagnano: tanto rumore per nulla. un sondaggio della Ciemax-Wefa confermerebbe che un posto di lavoro su 13, negli Stati Uniti, sarebbe il risultato di un'attivita' di vendita generata da direct marketing, con un giro d'affari di 630 mliardi di dollari sul versante consumer piu' 540 miliardi sul versante business-to-business. Una torta che non si puo' gettare nell'immondizia soltanto perche' una ciliegina e' andata a male.

La cronaca pero' racconta di altre parti maleodoranti di questo ricco dessert, di 50 mila chiamate al mese agli uffici competenti che lamentano furti di numeri di Social Security (qualcosa di simile al nostro codice fiscale), usati per frodare i legittimi titolari; di stupratori che, usando password contraffatte collezionano liste di pazienti di un ospedale cui fare poi telefonate oscene o pedofili del Minnesota che si costruiscono database di 5000 bambini con tanto di commenti tipo "Ha vinto il premio "Piccola miss della sagra di paese"". Tutto questo senza considerare Internet, il Paese dei Balocchi dei "data-miner", i minatori dell'informazione, che fanno incetta per conto di vari committenti di informazioni di ogni sorta allegramente disseminate dai suoi frequentatori.

La rete mondiale di computer ha avuto il merito di funzionare da lievito nel dibattito che riguarda le minacce alla privacy facendo risaltare rischi che esistevano da ben prima della sua popolarita' e che corrono, ogni ora e nelle piu' insospettabili attivita', persone che non hanno mai messo mano su un computer collegato a un modem. Succede quando chiamiamo il numero verde della ditta che ha costruito il televisore appena comprato per chiedere loro come mai non si vedono certi canali; quando paghiamo la spesa con la carta di credito del supermercato che fa sconti speciali su certi prodotti; sulle chiamate che facciamo dal telefono di casa, sui questionari che riempiamo per partecipare a un concorso a premi. Un lungo tappeto bianco, questo disteso sui viali della cosiddetta "societa' dell'informazione", dove camminiamo con scarpe disgraziatamente intinte nella pece.

Archiviare la constatazione sotto l'etichetta di "orwellismo di ritorno" sarebbe ingeneroso. Gli scettici che ce l'hanno con "1984", lo stracitato romanzo in cui si prefigurava un occhiuto regime autoritario con a capo il dittatore Grande Fratello, i cui sudditi erano tutti infelici ingranaggi, costantemente controllati da telecamere e in cui il protagonista Winston Smith paga con la vita la decisione di ribellarsi, hanno spesso delle buone ragioni dalla loro, ma cosa direbbero di fronte agli occhi da animale braccato dell'operaia Dennis? E' lei che invita tutti a porsi la stessa complicatissima domanda: "Come ci si puo' difendere?" Togliersi le scarpe, quelle scarpe peciose e delatrici che lasciano una piccola autobiografia a ogni passo che facciamo. Ma e' una soluzione autolesionista: rinuncio alla carta di credito (e mi porto un milione in contanti nel portafoglio), rinuncio al numero verde (e pago a peso d'oro per l'assistenza tecnica), rinuncio al Telepass e dico si' alla fila...

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