Caffe' Europa
 
Posta del cuore

Giuliano Ferrara risponde alle lettere dei lettori, scrivete a: postacuore@caffeeuropa.it

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La Posta del cuore del 4 dicembre (pagina 2)

Giuliano Ferrara

 

From: carla

buongiorno ferrara!

che divertente! è la prima volta che scrivo a una posta del cuore, ma perché c'è un corrispondente come lei. la mia è una domanda puramente retorica, ma mi piace pregustarmi una risposta spiritosa, intelligente etc. in breve una risposta che venga da lei.. ho avuto una vita fisico-sentimentale abbastanza soddisfacente. fino ai quaranta ho saltabeccato a destra e a manca. dai quaranta ai sessanta lo stesso uomo perché era scattato il déclic...poi il mio rovescio finanziario ha spazzato via tutto. vedo il fumetto: eh, no caro, sono troppo cosciente del mio valore per pensare che stesse con me per il denaro.. è anche vero che tutto fa...

comunque: come mai sono qui, con le stesse pulsioni di sempre (senza bisogno di viagra) e tutte le mie valenze insaturate? con un po' di fortuna magari il cancro lo si schiva, ma il giro di boa, quello c'è per tutti...ho settantanni, accurata, lavoro (km 180 quotidiani di auto casa-lavoro-casa), viaggio, leggo, non sono un laudator temporis acti, sono viva, vitale, di alzheimer per il momento non si segnalano sintomi, perché non c'è nessuno che voglia fare cucchiaio-forchetta come nel cassetto, anche solo una volta ogni tanto?

grazie per la risposta, che sicuramente mi strapperà un sorriso... tutto il meglio per ferrara!

carla

Risposta: La vita finisce a settant'anni. Se non molto prima.

From: Giovanni Cercignani

Egregio Dottor Ferrara,

tenere una rubrica su una rivista, ancorché elettronica, come la Sua Posta del Cuore su Caffè Europa, richiede una perfetta conoscenza di ciò che si scrive nel rispondere a chi si confida su siffatti argomenti (che poi si parli di sesso anziché di sentimenti, è del tutto scontato). Mi accorgo, dalle Sue risposte, che ha molta esperienza in questo campo, quasi non avesse fatto altro in vita Sua. Purtroppo, Le è sfuggito un piccolo errore di ortografia francese, laddove parlava di "grand seigneur de l'ésprit (et de la chère)": immagino volesse alludere alla "carne" in senso figurato (chair), e non alla "cara" signora. Ma forse mi confondo, e l'allusione era alla cattedra (chaire), visto che il gran signore era un Professore (mi rifiuto di credere che sia semplicemente caduta una "v", perché saremmo scivolati nel bestialismo . . . ).

Come capire tanta sottigliezza senza ricorrere a San Tommaso? Spero che non Le capiti di incorrere in simili lapsus mentre amoreggia tra gli equini (a proposito, questa Florinda è proprio un tipo interessante!). Comunque, non si abbatta: è in buona compagnia, dal momento che un noto settimanale ha riportato quasi integralmente le pagine di PostaCuore senza far notare la svista (come di solito fa, quando il soggetto è il direttore di un certo foglio; ecco, ora avrà capito dove ho trovato il bandolo di questa matassa!). La saluto con distacco (è la prima volta che scrivo a una rubrica sentimentale e credo che non lo farò una seconda volta).

Sinceramente,

Giovanni Cercignani

 

Risposta: Ho sbagliato. Scrivo tanto, troppo, e l'ortografia francese è piena di trappole persino per i francesi, che la vogliono riformare.

Pazienza. Però mi sono fatto capire, e il concetto era banale certo ma non così banale. Sono contento di averle consentito quella bella sensazione di onnipotenza che si prova quando una persona che detesti mette un piede su una buccia di banana e ruzzola, magari senza conseguenze gravi oltre a quella del ridicolo. Ma non mi riscriva, per carità mantenga la promessa, sennò diventa un flirt.

From: Donata Maccelli

episodi e letterine nuove nella rubrica "posta del cuore": perche' nel sito ci si ferma al 2 ottobre? Giuliano, sei geniale! La tua e' senza alcun dubbio la miglior posta del cuore dagli anni di donna Letizia in poi. Sono assolutamente deliziata. Fra parentesi io del sesso sono stufa, in questo momento non mi interessa affatto, gli preferisco la lettura da Topolino a Platone (letture recenti), la gastronomia, le chiacchiere intimo-filosofiche ma anche il cazzeggio ridarolo con amici e amiche, dormire; insomma, come si usava chiedere ad ogni brava posta del cuore, sono normale?

Roberta, Milano

Risposta: Normalissima e credibilissima. C'è un sacco di gente che si comporta come lei, ma s'inventa l'erotismo come problema o vocazione o negazione o miseria. Di tutto, troppo. Meglio meno, come fa lei, ma meglio.

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