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Il sound della rete/Anni Novanta, arriva la Web-Music (pagina 2)

Stefano Bocconetti

 

Per gli appassionati di musica la rete era nata in un altro modo, nelle newsgroup. E molte ancora "resistono". La facolta' di musica dell'ateneo di Evansville, siamo sempre qui, proprio nelle settimane scorse ha aggiornato il censimento delle newsgroup musicali: ce ne sono quasi mille e duecento. Un terzo delle aree discussione nel mondo insomma si occupa di cio' che gira intorno alla musica. Alice, "lo spirito originario di Alice", dunque, dovrebbe ancora abitare da queste parti. Tanto più che in quasi tutte le newsgroup arrivano trecento, quattrocento messaggi al giorno. In quasi tutte pero', non in tutte. C'e' anche chi ha provato a sollecitare una discussione su sonorita', su culture, su aspetti meno commerciali della musica. Qualcuno per esempio ha allestito l'area news.admin.music.indian.misc. Si sarebbe dovuto parlare della tradizione sonora indiana, pakistana. Da mesi c'e' un solo messaggio, di Edwin che cerca un piccolo brano, uno qualunque di quella cultura, magari per campionarlo. Non lo trova e nessuno sa come aiutarlo.

Un solo messaggio, dunque. Ma certo il Pakistan e' difficile da digerire. E poi che conta una newsgroup davanti a quel che accade nel "resto" della rete? Si ritorna, provando a rispondere alla domanda iniziale, alle tante cose che spingono a riempire di suoni il mondo telematico. Tante cose, molte delle quali "viste" (meglio: sentite) anche alla grande fiera informatica, lo Smau di Milano. Dei file Mp3 (Mpeg Audio Level 3), per esempio, s'e' gia' detto tutto o quasi. E' un tipo di file audio che consente di trasmettere da un modem all'altro interi album. Prima - prima del Mp3 - la trasmissione scoraggiava chiunque: trenta, quaranta minuti, anche con un collegamento ISDN, per ascoltare sul proprio Pc trenta secondi di una canzone. Ora invece e' tutto piu' rapido: il sistema permette la compressione, un cd audio si scarica in dieci minuti e lo si puo' ascoltare, quasi senza perdere nulla in qualita' (se se ne vuole sapere di più, tutti i segreti del mondo Mp3 sono all': http://www.mp3.com/dummies.html). Poi, se si ha un masterizzatore, il gioco e' fatto: si ha a disposizione un nuovo Cd, gratis.

Fantasia? Una delle band di maggior successo negli States, che ha pero' sempre mantenuto una sua dignita' nella ricerca di nuove strade nell'era del post-grunge, i "Pearl Jam" (http://www.sonymusic.com/artists/PearlJam/index.html) sono' li' a dire che con l'Mp3 non si scherza. Il loro ultimo album "Yeld" e' stato trasformato in file Mp3 molte settimane prima che uscisse nei negozi. Qualcuno ha calcolato che in questo modo sono state realizzate almeno diecimila copie dell'album. Poche di fronte al milione e mezzo di Cd venduti, ma comunqe tante da spaventare la major che aveva prodotto il loro lavoro. Da qualche giorno poi gira anche la leggenda che su Mp3 ci sia gia' uno dei quattro Cd che compongono il box di Springsteen che sta per uscire. Chi scrive l'ha cercato, e per ora in rete non c'e' o e' molto ben nascosto. Ma ci sara' fra poco, sicuramente, prima di metà novembre quando il cofanetto sara' nei negozi. Senza contare che proprio da Torino e' arrivata un'altra novita'. Si chiama "Rio". E' una specie di walkman, solo che invece di leggere le cassette o i Cd, "legge" proprio quei file Mp3.

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