Questo articolo e' apparso per la prima
volta sul "Corriere della Sera" (www.corriere.it)
Nella contea elettronica di eBay c'e' uno sceriffo multiuso che scrive le leggi, scopre
chi le viola e applica loro le pene che meritano. Il suo nome e' Rob Chesnut e non si
tratta di un dilettante: sino all'inizio di quest'anno, infatti, faceva il pubblico
ministero federale per lo Stato della Virginia e aveva rappresentato la pubblica accusa
contro spie russe doppiogiochiste che vendevano segreti militari un tanto al chilo come il
ben noto Aldrich Ames. Ma, a quasi quarantanni, aveva cominciato a provare un po' di noia.
Qualche conforto contro la routine lavorativa gli arrivava dalla passione per la
fotografia artistica, alla fine rivelatasi galeotta per la sua successiva occupazione.
Proprio su eBay, la piu' celebre asta online tra privati, era andato a cercare degli
accessori per la sua Polaroid e il risultato era stato stupefacente: ben 300 articoli
rispondevano all'interrogazione con quella parola chiave.
Di li' a poco ne era diventato un frequentatore abituale e aveva cominciato a
riflettere su come funzionava quello sterminato mondo virtuale: "Con tutti i milioni
di transazioni che avvengono ogni giorno - si era detto - probabilmente avranno bisogno di
qualcuno con una preparazione giuridica". Quella sera stessa aveva spedito un
curriculum via e-mail e il giorno dopo l'avevano contattato: "Si presenti per un
colloquio...".
D'altronde, con i suoi 7,7 milioni di utenti registrati eBay risulta piu' popolosa di
Los Angeles e Chicago messe insieme. Ed e' chiaro che con tanta gente che circola, ci sia
qualcuno che faccia il furbo o, peggio, sia un furfante vero e proprio. E se nei primi 2
anni di vita la comunita' fondata da Pierre Omidyar non si era mai equipaggiata di una
figura simile Per i primi due anni e mezzo di vita di quella comunita' le lamentele degli
utenti erano gestite dal normale servizio clienti che si limitava a fornire a chi
denunciava una truffa il numero di telefono della centrale di polizia piu' vicina. Poi era
stato assunto il primo avvocato esperto in truffe.
Oggi invece, a 4 anni dalla sua nascita, esiste un vero e proprio Dipartimento di
Prevenzione della Frode. "All'inizio Rob era lo sceriffo solitario, ma presto si sono
accorti di quanto fosse ridicolo" dichiara Angela Malacari, assunta in giugno per
gestire la nuova divisione. E la sua solidarieta' nei confronti dell'ex-magistrato non e'
solo professionale ma anche affettiva dal momento che i due sono marito e moglie (anche
lei lavorava nel ramo, in qualita' di agente del severo Ufficio Immigrazione
statunitense).
Entrambi hanno molto da fare. Di recente Chesnut ha ad esempio proibito la messa
all'asta dei territori virtuali della sua giurisdizione di tutta una serie di oggetti:
mandibole di orsi, manufatti cubani (a meno che siano definibili come
"artistici"), uccelli migratori impagliati, distintivi della polizia (anche
quelle finte usate nei film), titoli azionari, maschere degli Indiani d'America, sigarette
e sigari, bottiglie di vino, sperma umano, fuochi d'artificio, funghi selvaggi e altre
stranezze. Chi non rispetta le regole deve aspettarsi una sua telefonata e, se insiste,
l'espulsione dalla comunita' degli ebayani. In certi giorni e' arrivato sino ad espellerne
una dozzina. "La nostra e' una comunita' fondata sulla fiducia, non possiamo
tollerare articoli fraudolenti o contraffatti" spiega Chesnut a chi fa il furbo, come
quel tipo che tentava di vendere una palla da baseball con l'autografo impossibile di due
persone vissute in periodi storici diversi.
E c'e' davvero da tenere gli occhi ben aperti perche' ormai le categorie merceologiche
sono oltre 2500 e con una media di nuovi oggetti messi all'asta che si aggira sui 350 mila
al giorno non e' neppure pensabile controllarli in anticipo. eBay infatti, in un lungo
capitolato che fa firmare ai suoi utenti, mette bene in chiaro che non garantisce
l'autenticita' degli articoli scambiati online. D'altra parte, con un valore finanziario
di 19 miliardi di dollari (pari a 34 mila miliardi di lire), i suoi dirigenti sanno bene
quanto e' cruciale per loro godere di una buona reputazione, dare l'idea di essere un
posto tranquillo dove non accade niente di brutto.