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La via del pc gratis

Riccardo Staglianò

 

Questo articolo e' apparso per la prima volta sul Corriere della Sera (www.corriere.it)

Per sempre piu' persone ormai un computer e' essenzialmente quella scatola che, una volta collegata al telefono, a un certo punto fa un suono e dice: "C'e' posta per te". E' il segno di un cambiamento irreversibile: se negli anni '80 i pc erano prima di tutto strumenti di calcolo, negli anni '90 sono diventati sempre piu' strumenti di comunicazione. Per questo la loro sorte e' diventata indissolubile da quella di Internet, il movente principale del loro acquisto. Fino a ieri quindi molti produttori di pc regalavano l'abbonamento alla rete per invogliare i compratori. Oggi lo schema si e' addirittura ribaltato e ci sono servizi online e altre societa' che regalano pc per convincere i renitenti a collegarsi. Come e' possibile?

La condizione principale di quest'evoluzione e' stato il progressivo abbassamento dei prezzi degli elaboratori elettronici. L'ultimo record in questa caduta libera l'ha fissato l'americana Microworkz che ha polverizzato il risultato degli inizi dell'anno - un pc completo a 299 dollari - prezzando quest'estate il suo iToaster 199 dollari. La macchina ha una dotazione piu' che rispettabile: un processore Intel Pentium II a 266 megahertz, il disco fisso da 2,1 gigabyte, la memoria Ram di 32 mega e un modem interno a 56K. Non sono inclusi monitor (un extra da 139 dollari), ne' lettore floppy ne' cd-rom, che potranno pero' essere collegati esternamente. L'azienda sa bene che il prezzo e' davvero stracciato per tutto questo ben di Dio ma conta di usare l'hardware come esca per attrarre abbonati al proprio servizio online a 19 dollari e 95 al mese (e prendera' anche una commissione sulle compere che faranno in rete). Ai dubbi degli scettici rispondono i fatti: l'unico problema, con il precedente "cheap pc", era stato solo quello di non riuscire a star dietro alla marea di ordini che erano arrivati nella sede di Seattle. Per ovviare, i 39 dipendenti di allora sono adesso diventati 200

Anche tre tra i principali Internet provider d'America hanno scelto di sovvenzionare l'acquisto del principale elettrodomestico per andare online e cosi' Compuserve (ormai una costola di Aol), Microsoft Network e Prodigy tutti offrono uno sconto istantaneo di 400 dollari sull'acquisto di un pc per i loro nuovi clienti che accettano di abbonarsi per tre anni. Idem per le maggiori catene di negozi di informatica come Best Buy, CompUsa, Microcenter e Circuit City che, con ribassi analoghi in abbinata all'abbonamento con qualche service provider convenzionato, fa si' che un pc costi ormai quanto un videoregistratore. La Compaq, dal canto suo, offre Internet gratis anche con il suo modello piu' economico che viene 599 dollari monitor incluso.

Ma c'e' anche chi ha percorso la strada piu' radicale. Free-Pc ha promesso di dare, alle prime 10 mila persone disposte a riempire un formulario dettagliato con tanto di eta', reddito, status familiare e abitudini d'acquisto, un computer gratis. Oltre ad aver consegnato il loro profilo di consumatori i beneficiati dovranno anche sopportare la pubblicita' che apparira' costantemente sul lato del loro schermo, siano online che off-line. Non solo: la compagnia monitorera' quali delle pubblicita' obbligatorie susciteranno maggior interesse e quali saranno invece le destinazioni telematiche piu' frequentate dagli utilizzatori. "Siamo solo i precursori di un trend inevitabile" ha dichiarato l'ideatore Bill Gross che ha potuto realizzare il suo progetto grazie a un finanziamento iniziale di 10 milioni di dollari da parte della Usa Networks che gia' possiede servizi online come Ticketmaster e varie guide cittadine. Il ragionamento che sta dietro all'operazione e' infatti che un profilo ben delineato di un potenziale consumatore ha un valore di gran lunga maggiore di un pc (che a questo punto diventa soltanto lo strumento piu' scientifico per misurare tale identikit).

PC Free invece non e' la versione speculare della compagnia di cui abbiamo appena parlato ma il nome di una societa' fondata da David Booth, cantautore di Nashville, che attacca la necessita' stessa dell'acquisto: offre un pacchetto che comprende accesso a Internet e un computer equipaggiato di stampante a colori il tutto per 40 dollari al mese. L'idea non sembra granche' nuova a chi l'ha avuta: "Non si compra mica, ma si noleggia, il decoder per la tv via cavo: perche' questa regola dovrebbe cambiare per i computer e Internet?" Affittare e' la soluzione, e se uno si stanca disdice. "E' un piano che sembra convincente" ha commentato Schelley Olhava, un analista specializzato della IDC Research. E a dimostrazione di questa previsione altre societa' tra cui la Empire.Net del New Hampshire ne ha seguito l'esempio.

D'altronde neppure quella di regalare l'hardware e' una trovata nuova di zecca: il motivo alla base dello straordinario successo del Minitel francese nel 1981 fu proprio che la telecom che vendeva il servizio decise di distribuire gratis ai suoi abbonati anche la console. Non c'e' miglior modo di creare la domanda e, a queste condizioni, non e' detto che presto il pc diventi tanto diffuso quanto quegli aggeggi familiari - tv e telefoni cellulari - che oggi vorrebbero fargli le scarpe nella battaglia dell'online.

 

 

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