Sogni digitali alla fiera di Berlino
Ivo Lini
L’industria della tecnologia, si sa, arranca. E così, per
risalire la china, i colossi dell’elettronica adottano per i nuovi
prodotti la stessa strategia collaudata sui lavoratori del settore:
il taglio. Taglio di dimensioni, taglio di peso e, laddove non c’è
più nulla da ridurre, taglio di doppioni. Ossia, detto in termini
da addetti ai lavori, convergenza digitale. Che poi significa
inzeppare in un unico apparecchio, magari da taschino, una serie di
funzioni tra le più disparate. La tendenza emerge in modo chiaro
nella biennale fiera dell’Ifa, il più grosso salone europeo dell’informatica,
che si è appena concluso a Berlino. Caffè Europa è andato a
curiosare tra gli stand. Ecco le novità più singolari che
troveremo presto nei nostri negozi.

Tv piatti a cristalli liquidi. Dopo anni di sperimentazioni,
arriva il lancio in grande stile per i televisori a cristalli
liquidi. Secondo gli esperti del settore, nessun dubbio: sarà
questo il protagonista del soggiorno nel giro di qualche anno. La
tecnologia infatti, rispetto al tubo catodico, assicura almeno
quattro vantaggi chiave.
Anzitutto, permette di eliminare l’ingombro sul retro del
televisore e offrire schermi ultrapiatti, larghi 5-8 centimetri e
pesanti meno di 5 chili, da appendere alle pareti come fossero
cornici animate. In secondo luogo, la tecnologia a cristalli liquidi
garantisce una qualità d’immagine superiore a quella dei tv color
attuali: niente sfarfallii né effetto cometa (la permanenza dell’immagine
sullo schermo), colori più brillanti, risoluzione più elevata.
Terzo: non ci sono emissioni di onde elettromagnetiche o di
radiazioni. Quarto: c’è un risparmio significativo sulla bolletta
elettrica (meno della metà rispetto a una tv tradizionale). Risolto
inoltre il problema che caratterizzava i prototipi, l’angolo di
visuale: adesso l’immagine è perfetta anche se ci si mette di
lato (l’angolo visivo è di 170 gradi). Capofila di questa nuova
tendenza sono Sharp, Lc e Samsung. Con una gamma di modelli che
vanno dai 12 ai 29 pollici. Ancora proibitivi però i prezzi: dai 3
ai 40 milioni.

A tutto Internet. Infilare il Web tra le funzioni di un
prodotto è un po’ la mania di quasi tutte le case. Restando nel
ramo dei televisori, da segnalare l’innovativo Lenaro 92 Tv di
Grundig, uno schermo che aggiorna l’idea di televideo, offrendo un
pulsante capace di collegarsi alla Rete. Magari in rapporto con il
programma in onda: un apripista, insomma, per la tv interattiva.
Analogo il concetto di Zap2web di Loewe, sviluppato in
collaborazione con l’emittente tedesca Zdf.
E per chi della Rete non sa farne a meno neppure quando guida, ecco
TravelPilot Online, il sistema per controllare le e-mail anche dalla
macchina. Lo propone Blaupunkt, integrandolo su un apparecchio che
è anche navigatore satellitare (mostra cioè il percorso migliore
per arrivare a destinazione, indicando passo passo le strade, grazie
al controllo del satellite).

L’era del Dvd. Icona del passaggio all’era digitale resta
però il Dvd, il disco argentato in grado di offrire immagini e
suono di qualità cristallina, supporto digitale destinato a mandare
in soffitta le vecchie videocassette e i relativi registratori. Già
incoronato dal successo commerciale degli ultimi due anni, alla
mostra di Berlino, il magico cerchietto era presente in tutte le
salse.
Qualche esempio: Philips incorpora un lettore Dvd dentro un
televisore a schermo panoramico (82 centimetri in diagonale), mentre
Sony e Samsung presentano il lettore Dvd multistandard (in grado
cioè di ascoltare anche compact disc). Ma la novità assoluta è il
registratore di Dvd, in pratica la versione digitale dell’apparecchio
Vhs: con esso è possibile memorizzare un film dalla tv, seguendo la
visione contemporanea di un altro Dvd. Esempi in questa direzione da
Philips e Panasonic.

Per cineamatori. Non ha più senso chiedersi se è meglio
acquistare una macchina fotografica o una videocamera. Perché ormai
il mercato offre modelli che consentono sia di scattare foto che di
riprendere un’immagine in movimento. E, visto che ci sono, anche
di accedere a una serie di altre funzioni: dal telefonino all’immancabile
accesso Web. Tra le chicche viste a Berlino, il più piccolo
camcorder del mondo, firmato Jvc, grande poco più di un pacchetto
di sigarette; e la prima videocamera che registra le immagini su
memoria Dvd-ram anziché su nastro (Hitachi). Ma la curiosità più
sorprendente viene da Canon, che ha presentato una videocamera
digitale per riprese in tre dimensioni: in pratica monta due
obiettivi sfalsati per le riprese, mentre per la visione sono
necessari i classici occhialini colorati.
Il suono in tasca. Sul fronte dell’audio, le novità più
interessanti vengono dai lettori Mp3, quelli per ascoltare la musica
scaricata da Internet o da un cd. Panasonic integra il sistema all’interno
di un leggerissimo paio di cuffiette (peso 92 grammi, costo attorno
al milione di lire). Bosch installa l’Mp3 sull’autoradio
(integrandolo con un lettore cd). Thomson spinge al massimo le
potenzialità della tecnologia, creando un apparecchio Mp3 in grado
di supportare 5 mila brani musicali grazie a 10 GB di hard disk.
Mentre, in appena 43 grammi, con le dimensioni di un francobollo,
Panasonic concentra un lettore in grado di offrire due ore di musica
con la qualità di un compact disc.
Tra gli amanti del suono, infine, due curiosità. La prima, Talking
pictures di Elac, altoparlanti sottili come sfoglie che si appendono
al muro mostrando l’immagine di un quadro d’autore al posto
della triste trama di stoffa nera. Il secondo è il sistema completo
hi-fi di Motropresse che combina il meglio della tecnologia
esistente (Accuphase, mbl, Mark Levinson, Marantz, Sony e via
dicendo per un totale di 40 diversi componenti) per una cifra di 3
miliardi di lire. Sul listino prezzi, ha il primato del mondo.
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