Segnalazione/Holdenlab.it
Riceviamo e pubblichiamo:
Nasce www.holdenlab.it ,
un affascinante portale costruito su metafore relative alla navigazione:
da “arcipelago” a “immersioni” a “porto di mare” e ancora
“isole”, “bussole” e “boe” - Tutto raccontato attraverso
filmati, suoni, parole e immagini - Con il “comitato di lettura” si
riceve on line il giudizio di un esperto, con il “mercato della
creatività” si scambiano idee ed esperienze - Un sito per chi lavora
con le narrazioni, per chi ne è curioso, per chi non ne può fare a
meno.

Saremo approvigionati di immagini e di sequenze di suoni che si
manifestano a un piccolo gesto, quasi un segno, e poi subito ci
lasciano. All’inizio del secolo Paul Valéry immaginava il futuro
attraverso questa frase straordinariamente profetica. Il poeta e
scrittore pensava forse al connubio tra tecnologia, arte e
comunicazione, ma non poteva immaginare che quelle parole diventassero
la pagina iniziale di un sito web. Oggi, invece, sono le prime che si
leggono all’indirizzo internet www.holdenlab.it
, chiave di accesso a Holdenlab - il portale della narrazione,
appena creato dalla Scuola Holden di Torino. Un sito che - in quanto
davvero multimediale con un grande utilizzo di filmati, suoni, parole ed
immagini - realizza ciò che Valéry, nel suo genio premonitore, aveva
intravisto.
Luogo, come lo definiscono gli ideatori, di esplorazioni imprevedibili.
Tra tesori sommersi, fondali, orizzonti mobili e improvvise derive, un
modo per trovare la rotta nel mare delle narrazioni (e per smarrirla
ancora), Holdenlab vuole essere un punto di riferimento per tutto ciò
che gravita attorno al raccontare. Un nuovo modo di trasmettere l’esperienza
didattica della Holden utilizzando l’interattività con tante proposte
per favorire la narrazione. Lo spazio del comitato di Lettura, ad
esempio, costituisce un’opportunità unica per i tanti appassionati
che, spesso, non possono sottoporre i propri lavori a degli esperti;
mentre con il mercato della creatività si potranno collegare e
sviluppare idee e progetti.
Cuore di www.holdenlab.it
è il lab, diviso in tre aree generali che costituiscono l’ingresso
alle proposte Holden.
La prima è un arcipelago di voci, ascolti e materiali vari sul
raccontare storie. Qui l’aspirante narratore può arricchire
gratuitamente il proprio bagaglio di conoscenze culturali scegliendo
approcci diversi. Se approda su isole incontra una serie di argomenti
sviluppati come ipertesti, ricchissimi di link interni. In questa fase
sono presenti tre interventi: i primi due, che prendono spunto da alcune
lezioni di Alberto Papuzzi e da una relazione di Mauro Covacich,
indagano sul rapporto tra giornalismo e letteratura; la terza isola
riguarda invece l’autobiografia come genere letterario. Scorrendo il
testo di Quando i giornali iniziano a raccontare storie. Dall’interpretative
reporting degli anni’30, al New Journalism degli anni ’60 al
giornalismo italiano degli anni ‘90, si scopre, ad esempio, che il
termine ‘ascensore’, utilizzato da Paolo Mieli (del quale si può
leggere un’ampia scheda biografica), si riferisce a un preciso tipo di
informazione connotata dalla mescolanza di cultura alta e bassa, ricca
di lessico televisivo. Proseguendo con i link, il navigatore può
arrivare alle Illusioni Perdute di Balzac, a Truman Capote, o a Calvino
giornalista.
Se sceglie le boe il lettore viene guidato da alcune parole-chiave, come
lentezza, attraverso il cinema, la musica e la letteratura: dalla ‘Lentezza
della luce’ alla ‘Lentezza in Zidane’, alla lentezza della morte
in Bresson. Se si preferisce approfondire il discorso su alcune singole
opere, la sezione è ancore, e se si vuole una bibliografia sulla
narrazione, si deve cercare in bussole. Andando invece al largo, s’incontrano
le vite e le parole degli autori, o il racconto dei loro esordi e dei
loro rituali di scrittura.
Immersioni, vale a dire esplorazioni guidate nelle tecniche e negli
strumenti della narrazione, è la seconda area generale. Presenta i
corsi on-line della Holden, a pagamento. È divisa in quattro parti
dedicate rispettivamente ai corsi di scrittura e di sceneggiatura, all’editing
on line e al comitato di lettura. In quest’ultima si riceve il parere
di un esperto su romanzi o racconti lunghi che tutti possono inviare.
La terza area generale è un porto di mare attrezzato per la sosta. A
questa sezione si accede con un codice di accesso personalizzato e
gratuito. È la sezione più interessante per chi, alle prime armi, è
alla ricerca di occasioni, contatti, o spunti artistici. In professione
creativo ci si confronta con i lupi di mare: scrittori, registi, pittori
o musicisti che sono riusciti a realizzare un percorso artistico. In
mercato della creatività si scambiano progetti e proposte, e in
calendario si trovano alcuni eventi culturali selezionati. Premi
letterari è un invito alla scrittura: le tue storie non affidarle alla
bottiglia, spediscile a loro, è il messaggio che si legge cliccando
sulla sezione, mentre un analogo invito a scrivere è collegato alla
rivista di inediti Maltese narrazioni. C’è poi ancora una rassegna
stampa, una raccolta di abstract di articoli interessanti letti su
riviste selezionate.
Iscrivendosi alla newsletter è possibile ricevere il giornale del sito,
in cui sono riportati molti dei testi che periodicamente saranno
presentati on-line. Holdenlab, infine, può anche essere divertimento
puro grazie a Holdenpark, la più spericolata attrazione del web con le
sue aree aperte: una bacheca per gli annunci e gli scambi, ma come
scrive, per le peggiori assurdità lette in ogni luogo, i murales delle
citazioni, e poi ancora il cineforum, i tre libri da non perdere e l’arena
dove tre audaci gladiatori della penna si sfideranno all’ultima
parola.
Il sito è stato realizzato interamente con il linguaggio Flash da
Nogravity99 di Torino. Oltre al lab, contiene dei link con la Scuola
Holden, Holdenlibri, Holdenmaps e le riviste Il Maltese e Ex Libris.
Dispone inoltre di una chat-line e di un’area forum per discutere di
narrazione, letteratura, libri.
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