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Mogli in carriera, mariti in cucina



Valentina Furlanetto



Non sempre dietro a un grande uomo c'è una grande donna. Può succedere, almeno negli Stati Uniti, esattamente il contrario, stando alla rivista americana 'Fortune', che, nell’ultimo numero, disponibile anche in Rete(www.fortune.com), pubblica la classifica delle cinquanta donne americane piu' potenti ed influenti del mondo finanziario, e dei loro uomini rimasti a vegliare il focolare.

Fa piacere scoprire che l’universo femminile si sta affermando sempre più nelle professioni che contano. Sarebbero infatti ben 10 milioni le imprese create e gestite solo da donne negli Stati Uniti, per un giro d'affari di 3.600 miliardi di dollari. Ma è anche più interessante scoprire che ben 4 delle prime 5 donne leader segnalate da 'Fortune' hanno un marito che ha abbandonato l'ufficio per badare ai figli e alla casa. E' così per Carly Fiorina, presidente e capo esecutivo della Hewlett-Packard, in testa alla classifica Usa dei boss in gonnella, ma anche per altre tre top: Debbi Hopkins, della Lucent Technologies, Donna Dubinsky, della Handspring ed Ellen Hancock, della Exodus Communications.


Ben quattro signore che sono riuscite non solo a sfondare nel mondo maschile per eccellenza, quello finanziario, ma anche a sovvertire le regole del tinello di casa, invertendo i tradizionali ruoli uomo-donna. L’America aiuta in questo. Ci sono leggi che facilitano il finanziamento di nuove imprese create da donne, la dinamica dell'imprenditoria femminile si muove molto velocemente, e le americane, bisogna dirlo, ne hanno saputo aprofittare. Basti pensare che una delle più grandi società di brockeraggio elettronico su Internet, E-Trade, è stata creata da due signore. Infine esistono leggi che prevedono il così detto tele-commuting, ovvero la possibilità di trasferire all'interno dell'abitazione mansioni che una volta erano svolte in ufficio. L’elettronica, e in particolar modo Internet, hanno trasformato così decine di migliaia di case degli americani in piccoli uffici dai quali lavorare comodamente come se si fosse in azienda. Uomini o donne, senza eccezioni.

Ma anche la mentalità cambia. Mariti e mogli si scambiano davvero pantaloni e ruoli. Carly Fiorina è sposata con un ex-dipendente della AT&T che si è ritirato professionalmente proprio quando aveva raggiunto il top della carriera, a 48 anni, per stare a casa. Ora si dice sia il suo più capace assitente e iil suo più fervido supporter. “Ha creduto fin dall'inizio nella mia carriera - ha detto Fiorina - molto prima di me”. Oggi Frank, questo il nome del principe consorte, si occupa di redigere i discorsi e di accompagnare la moglie nelle trasferte di lavoro. Un tandem che non stupirebbe affatto se i termini della questione fossero ribaltati. Eppur stupisce, tant'è vero che ne stiamo parlando come di un segno dei tempi…

Il marito di Debby Hopkins, David, si è ritirato dal lavoro aziendale due anni fa, quando era direttore delle vendite per l’Europa e delle strategie di marketing della General Motors. Anche lui a 48 anni, dopo aver rinunciato al lavoro per la famiglia (due figli, 19 e 14 anni), ha iniziato a seguire la moglie nelle scelte di lavoro: “E’ la mia arma segreta - dice Debby del marito - mi consiglia persino nel guardaroba”.

Il marito di Donna Dubinsky da quando ha lasciato il lavoro, un anno fa, si occupa soprattutto della figlia, che accompagna personalmente a scuola tutti i giorni. Mentre Ellen Hancock e il suo consorte hanno stabilito l’accordo meno convenzionale di tutti: lui ha lasciato il suo lavoro alla IBM per vivere in pace nella campagna del Connecticut, la moglie invece sta arrivando al top della IBM nella stressatissima Silicon Valley. Si vedono due o tre week end al mese.

Ma anche gettando uno sguardo al di sotto dei primi cinque posti della lista di 'Fortune' la tendenza viene confermata. Il marito di Cristina Morgan (n.34), 47 anni, della H&Q, si è ritirato a 51 anni dal suo posto alla McKinsey per starsene a casa e giocare a golf. Il marito di Jeanne Jackson, un’altra delle donne in carriera citate dalla rivista americana, si occupa a tempo pieno dei due figli della coppia: “Loro tre hanno fatto assieme le vacanze - racconta Jeanne - lasciando me in città a lavorare. A volte lo invidio proprio…”

E lo stesso equilibrio familiare “mamma che lavora - papà a casa” lo hanno raggiunto - sempre per citare 'Fortune' - Dawn Lepore, vice direttore dell’azienda Schwap, Ann Livermore di HP, Ann Mulcahy della Xeros, Pat Sueltz, direttore software di Sun Microsystems e Safra Catz di Oracle. Chiaramente anche in questa lista per ogni donna che ha il marito che se ne sta a casa ce ne sono almeno due con situazioni familiari tradizionali. Eppoi bisogna tener conto che si parla comunque di donne leader, di situazioni di alto livello culturale, economico e sociale, difficilmente rapportabili alla massa. Ma la tendenza è in atto. ''Potere significa possibilità di cambiare le cose'', ha affermato la vincitrice, in tutti i sensi, della classifica di 'Fortune', Carly Fiorina. Si tace su cosa abbia risposto dalla cucina il marito.


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