Fra il Danubio e il mare
Federico Solfaroli Camillocci
La nostra identità è il nostro modo di vedere le cose. Parlare di
se stessi è parlare di altri. Da queste considerazioni inizia un
viaggio in compagnia dello scrittore Claudio Magris attraverso “i
luoghi, le cose e le persone da cui nascono i libri”.
Fra il Danubio e il mare è il titolo di un
cofanetto, apparso da pochi giorni in libreria per l’editore
Garzanti, comprendente un opuscolo e una videocassetta, che ci
conducono alla scoperta del mondo in cui si svolge l’esperienza
umana e letteraria di Magris: Trieste, Torino, l’entroterra
montuoso tra Italia e Slovenia, le selvagge coste dell’Istria, il
mare che bagna le isole croate.
Il film - ideato e ben diretto da Francesco Conversano e Nene
Griffagnini - ci presenta angoli cittadini ricchi di ricordi e di
umanità, paesaggi incantevoli saturi di verde e azzurro, case
bianche di pescatori ove il tempo si è fermato.
Il viaggio nei territori cari all’autore si rivela un itinerario
attraverso l’interiorità e la sensibilità di un uomo
straordinario. Il lettore appassionato delle sue opere ha così modo
di ascoltare la sua voce, di incontrare il suo sguardo, pieno di
bontà e velato di malinconia, di apprezzare il suo modo di parlare,
così fedele al suo modo di scrivere.
Chi non conosce gli scenari ove sono ambientati i suoi libri come Danubio,
Microcosmi, Un altro mare riesce finalmente a
visitarli, accorgendosi con stupore che sono straordinariamente
simili a come li aveva immaginati.
Al termine di questa originale esperienza ci si sente più vicini a
questo scrittore, forse il più italiano ed europeo insieme del
panorama letterario contemporaneo.
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