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Prostitute



Pietro Farro



Damiano Tavoliere - Prostitute - Stampa Alternativa, 2001, pp.205, lire 18.000.

Solitamente, quando si parla di prostituzione siamo abituati ad ascoltare le tristi storie di donne ricattate, sfruttate e ridotte in schiavitù. Situazioni il cui orrore è persino superfluo ribadire, tanto è palese. Ma, per fortuna, quelle storie non sono le sole che il mondo della prostituzione può raccontare. L’universo del sesso a pagamento è infatti assai più variegato di quanto molti non pensino e, oltre che dalle schiave, è fatto anche di donne e uomini che liberamente hanno scelto di concedere il proprio corpo in cambio di danaro. Che le cose stiano così ce lo hanno raccontato, tra gli altri, Carla Corso - fondatrice, assieme a Pia Covre, del movimento per i diritti civili delle prostitute - nel volume autobiografico Ritratto a tinte forti (Giunti) e, dall’America, la giornalista Sallie Tisdale in Dimmi le parolacce (Marco Tropea). Ora, di questo aspetto del sesso mercenario parla anche Damiano Tavoliere in Prostitute (pp.205, L.18.000), recentemente pubblicato da Stampa Alternativa nella benemerita collana Peccati.

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Non si tratta di un saggio né di un’indagine sociologica, ma di un libro che raccoglie "storie, sensazioni, emozioni, sentimenti, ilarità, disvelamenti", come scrive l’autore nell’introduzione, di nove persone - donne e transessuali - che ad un certo punto della loro vita hanno deciso di praticare il mestiere più antico del mondo. Com’è ovvio, ognuna delle intervistate ha la sua storia e il suo temperamento, ma mi pare di poter rintracciare due tratti comuni tra loro. Il primo è che si tratta sempre di vite complicate, talvolta segnate da un evento traumatico nell’infanzia o nell’adolescenza. Il secondo è che, con una dimostrazione di estrema dignità, nessuna usa quegli eventi come scusante per la propria attività di prostituta. Addirittura, nel caso di una di loro - Helga, probabilmente la più colta tra le nove intervistate - prostituirsi è il modo di risolvere un trauma adolescenziale ed è una scelta che arriva al termine di due anni di percorso psicanalitico.

"Lavoro sulla strada da vent’anni, l’ho fatto per scelta, mi piace farlo, continua a piacermi", dice Gloria in apertura del volume; "Non mi sono mai pentita di aver trovato la soluzione facendo la squillo", assicura Charlotte, ribelle e sfrontata, in chiusura. Parole che racchiudono il senso del libro e che ciascuna delle intervistate potrebbe sottoscrivere.

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Bertrand Russel sosteneva che: "La morale sessuale, liberata dalla superstizione, è una faccenda semplice. Frode e inganno, violenza e seduzione di minori sono materie di competenza del Codice penale. I rapporti fra adulti responsabili delle proprie azioni sono un fatto privato e né la legge né la pubblica opinione debbono intromettersi, poiché nessun estraneo può sapere se siano buoni o cattivi". Se partissimo da qui ogni volta che parliamo di questioni che hanno a che fare con la sessualità - siano esse i diritti degli omosessuali o la prostituzione, la pornografia o le coppie di fatto - sarebbe tutto più semplice.

Per saperne di più:
In libreria:
Corso Carla /Landi Sandra, Ritratto a tinte forti, Giunti, 1991.
Corso Carla / Landi Sandra, Quanto vuoi?, Giunti, 1998.
Cutrufelli Maria Rosa, Il cliente, Ed. Riuniti, 1981.
Cutrufelli Maria Rosa, Il danaro in corpo, Marco Tropea Editore, 1996.
Tatafiore Roberta, Sesso al lavoro, Il Saggiatore, 1994.
Tisdale Sallie, Dimmi le parolacce, Marco Tropea Editore, 1996.

Nella Rete:
Comitato per i diritti civili delle prostitute: www.luccioleonline.org



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