Tutto da segnalare: la scelta di
          Rondolino 
           
           
           
          Petra Bagnardi 
           
           
           
          “Cari amici, ho deciso di mettere su Internet il mio nuovo libro…”:
          così esordisce Fabrizio Rondolino in una e-mail inviata ad amici,
          giornali e riviste online, fra cui Caffè Europa. Il libro di
          Rondolino, pubblicato in Rete al sito www.tiscalinet.it/titanic, si
          intitola “Niente da segnalare”ed è una raccolta di brevi storie,
          pubblicata da Einaudi, che hanno come protagonista un membro dell’equipaggio
          o un passeggero del Titanic. Parte dei racconti era già uscita a
          puntate sul quotidiano Il Messaggero, tra il 1998 ed il 1999.
            
           
          Rondolino è stato il portavoce di Massimo D'Alema quando D'Alema era
          Presidente del Consiglio, e oggi è responsabile della comunicazione
          de "Il Grande Fratello", nonché editorialista de "La
          Stampa". Prima di “Niente da segnalare", ha pubblicato
          altrii due romanzi, "Un così bel posto" (Rizzoli) e lo
          "scandaloso" "Secondo avviso" (Einaudi). 
           
          “Niente da segnalare” è stato pubblicato dalla casa editrice
          Einaudi nell’ottobre del 2000. Inoltre, è in vendita online presso Zivago 
          e Internet Bookshop .
          Rondolino però tenta un’altra operazione: i navigatori che visitano
          il sito, infatti, non solo possono leggere il testo e scrivere all’autore,
          ma soprattutto hanno la possibilità di scaricare l’intera opera
          gratuitamente. 
           
          Nella presentazione del sito lo scrittore cerca di motivare la sua
          scelta: ” In Italia ci si lamenta spesso perché nessuno legge […].
          Ma una cosa è certa: la colpa non è dei lettori. Può darsi invece
          che gli editori non facciano tutto ciò che potrebbero per promuovere
          la lettura. Ho deciso allora di mettere questo libro a disposizione
          dei navigatori. Può darsi che in questo modo trovi qualche lettore in
          più. Del resto, si scrive un libro perché qualcuno lo legga”. 
           
          Fabrizio Rondolino, in una conversazione telefonica, conferma questa
          convinzione e aggiunge che vede nella Rete la via migliore per
          promuovere la lettura. E alla domanda se non ritenga che solo un
          autore già affermato possa permettersi “l’audacia” di
          diffondere gratuitamente la propria opera, risponde che solo un esiguo
          numero di scrittori in Italia riesce a vivere del proprio lavoro,
          mentre per quanto riguarda gli altri i guadagni non sono molti.
          Inoltre, nelle librerie i piccoli autori ed editori si perdono.
          Internet, invece, ha percorsi più mirati, che facilitano la lettura
          delle opere, anche di autori meno conosciuti. 
            
           
          La scelta dello scrittore di diffondere gratuitamente la sua opera
          solleva la questione del diritto d’autore. A questo riguardo, alcune
          settimane fa, si è svolto sul sito dell’Ansa un forum sull’editoria.
          Fra gli argomenti del dibattito vi era anche il multimediale che,
          secondo la nuova legge sull’editoria, deve essere considerato un
          prodotto editoriale alla stregua del libro e del giornale, e dunque
          soggetto allo stesso tipo di legislazione. Nel dibattito, dunque, si
          auspicava un più stretto controllo della Rete. 
           
          Secondo Fabrizio Rondolino, invece, il prodotto digitale non deve
          essere soggetto a controlli: “Internet è libero come è libero il
          mondo”. Lo scrittore, quindi, afferma di essere in disaccordo con la
          scelta di voler tutelare il diritto d’autore nell’ambito della
          Rete. La questione, però, diventa più complessa se si considera il
          moltiplicarsi su Internet di siti dai contenuti antisemiti o pedofili.
          In questo caso la libertà della Rete non diventa pericolosa? Non
          sorge, in casi come questi, la necessità di un controllo? 
           
          A parere di Rondolino, per questo genere di siti, nasce il bisogno di
          avere un controllo, ma che non deve essere statale. Lo scrittore
          suggerisce l’uso di “filtri”, che dovrebbero essere “volontari”:
          il singolo dovrebbe avere la possibilità di proteggersi
          autonomamente. 
           
          Un’enorme fiducia nelle possibilità della Rete, dunque, sembra
          caratterizzare la scelta dell'autore di diffondere gratuitamente “Niente
          da segnalare”. E l’operazione sembra aver già sortito effetti
          positivi: la notizia si è diffusa su Internet come un tam-tam, tanto
          che a Rondolino sono stati dedicati articoli ed interviste, fra cui
          quella della rivista online Il
          barbiere della sera . Chi lo volesse, può vistare il sito
          dello scrittore , ancora in fase di costruzione ma già presente
          sul Web. 
           
          Resta comunque aperta una questione; una simile scelta avrebbe
          ottenuto la medesima risonanza se, invece che da Fabrizio Rondolino,
          fosse stata compiuta da uno scrittore completamente sconosciuto? 
           
            
        Vi e' piaciuto questo articolo?Avete dei commenti
        da fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui 
        Archivio libri  |