Nelle ultime settimane Torino è al centro
di alcune polemiche: una riguarda il Museo Egizio, che potrebbe essere trasferito nella
grandiosa, ma fuori mano, Reggia di Venaria - oramai quasi completamente restaurata grazie
ai fondi del lotto - oppure restare nella sua sede storica, troppo piccola però per
esporvi tutta la collezione. L'altra riguarda l'acquisto, da parte del Comune, del Crocifisso
opera dello scultore fiammingo Jean de Boulogne - più noto come Gianbologna (1529-1609) -
che dovrebbe, per la ragguardevole somma di 4200 milioni di lire, arricchire la Galleria
Civica d'Arte Moderna. Il filosofo Gianni Vattimo ha suggerito al Comune di spendere i
soldi per curare la città e non per acquistare opere d'arte. L'Amministrazione Torinese
ha prontamente risposto con una classica iniziativa, immancabile durante le feste
natalizie: le luminarie per le strade delle città.

Ma invece dei soliti addobbi, come già si intuisce dal titolo, Luci
d'Artista è composta da una serie di interventi luminosi pensati
da Daniel Buren, Rebecca Horn e Gilberto Zorio, Vasco Are, Enrica
Borghi, Francesco Casorati, Richi Ferrero, Carmelo Giammello, Emanuele
Luzzati, Luigi Mainolfi, Mario Molinari, Luigi Nervo, Domenico Luca
Pannoli, Giulio Paolini, Luigi Stoisa e Francesco Tabusso.
Questa grande installazione di arte contemporanea festeggia il secondo
anno di vita: molto più di una mostra o di un semplice intervento
di arredo urbano, Luci d'Artista si può definire un "museo
allaperto", dove la città è un'opera in continuo divenire.
Il progetto, allavanguardia per ideazione e realizzazione,
cresce di anno in anno arricchendosi di nuove opere e artisti di
livello internazionale. L'iniziativa ha richiesto 30.000 ore di
lavoro, 100 chilometri di filo elettrico e circa 700.000 lampadine,
oltre allintervento di 100 professionisti, fra cui soffiatori
di vetro, fabbri, falegnami e modellatori di polistirolo, che hanno
costruito le costellazioni di Carmelo Giammello, ricoperto di luce
la facciata di Porta Nuova e montato le 88.000 lampadine della gru
di Richi Ferrero.

Un impegno che è andato al di là della sola produzione materiale delle installazioni,
poiché in alcuni casi gli artigiani hanno preso per mano gli artisti dissuadendoli
dall'utilizzare effetti o tecniche di difficile realizzazione, suggerendo soluzioni
alternative ed altrettanto creative.
Chi si troverà a passeggiare per le vie di Torino potrà apprezzare, oltre alle
vetrine, anche il Volo su Via Garibaldi, di Francesco Casorati, dove uno stormo di
uccelli "meccanici" si libra in volo lungo il rettilineo della strada portando
nel becco, invece del solito festone, una bella luce rossa al neon; oppure potrà leggere
il racconto Lui e l'arte di andare per boschi del novelliere Guido Quarzo,
trascritto nel cielo da Luigi Mainolfi.

Le luci e i colori che dalla collina e dal fiume Po, partendo da
piazza Gran Madre, risalgono via Po fino a giungere nel cuore della
città, si intersecano con le altre opere sospese che da piazza Carlo
Felice si inseguono fino a piazza Castello. Ma non solo: Luci
d'Artista guida il visitatore fin dalluscita dallautostrada
Milano-Torino, conducendolo oltre il centro, verso le periferie.
Infatti, rispetto alla precedente edizione, molte installazioni
sono state collocate in vie lontane dal centro ed è stato esteso
lo spazio che coinvolge alcune zone periferiche di particolare interesse,
in cui sono già stati o verranno avviati progetti di recupero urbanistico.

Un modo diverso di vedere, ma anche di far vedere ai visitatori,
una Torino che vuole darsi un'immagine di città d'arte, Luci
d'Artista è un progetto ideato dal Comune e realizzato in collaborazione
con la Regione Piemonte, curato per questanno dal comitato
artistico composto da Ida Gianelli, direttore del Castello di Rivoli
- Museo dArte Contemporanea - e da Pier Giovanni Castagnoli,
direttore della GAM - Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea
di Torino.
I percorsi brillanti e le opere sospese dei 16 artisti si potranno ammirare nel cielo
fino al 9 gennaio 2000 tra i palazzi di Torino trasformati in tanti itinerari di luce.
A questo si aggiungono altre iniziative, tra cui si segnalano alcune importanti
esposizioni come Pittura dura. Dal Graffitismo alla Street Art, fino al 30 gennaio
2000 alla Fondazione Palazzo Bricherasio; Da Segantini a Balla. Un viaggio nella luce fino
al 3 febbraio 2000 al Palazzo Cavour, e Giuseppe Pelizza da Volpedo, fino al
6 gennaio 2000 presso la Galleria Comunale dArte Moderna e Contemporanea.

C'è anche un "contorno" gastronomico costituito da Cene
e Menù artistici in cui i più noti ristoranti della città ospiteranno
per una sera grandi chef internazionali.
Per informazioni si può telefonare ai numeri 011 535181/5359901.