Le stanze delle meraviglie
Riceviamo e pubblichiamo:
Giganteschi molari di mammuth, armi e oggetti di tribù africane ed
oceaniche, timpani di balena, denti di narvalo alti quasi due metri,
calici in cristallo di rocca e pietre dure, copricapi indiani,
trionfi di piume di uccelli amazzonici, rari teschi in avorio,
enormi carapaci di tartaruga trasformati in bauli, coccodrilli
imbalsamati, preziosi microintagli lignei del '700, grotte di
conchiglie, rarissimi erbari e tavole botaniche, copricapi
polinesiani, armature giapponesi, coralli, marmi e conchiglie
abilmente lavorati e montati con metalli preziosi.

"Le stanze delle Meraviglie", selezione di oggetti in
mostra provenienti da collezioni private, tra cui in particolare: dente
di piccolo narvalo, palco di corna finemente lavorato, cranio di tricheco e altri preziosi oggetti in corallo, agata, conchiglia, osso...
(Foto Govino e Rampoldi)
E ancora, una poltrona incorniciata da una mandibola di elefante,
una sirena giapponese dal volto mostruoso, un cranio di tricheco con
le zanne ancora attaccate, reperti di natura trasformati dalla
straordinaria abilità dell'uomo in preziosissimi oggetti del
desiderio, raccolti tra XV e XVIII secolo: pietre, coralli,
conchiglie, fossili, cristalli, corna, zampe provenienti da animali
che, prima dei safari fotografici, erano indiscussi esempi di
esotismo: tartarughe, cammelli, struzzi, coccodrilli, gorilla...
Percorrendo camere, corridoi, sale, salotti e salottini del Castello
di Masino, in un gioco di ombra e luce, lo spettatore viene
conquistato dal fascino e dalle atmosfere delle " Stanze delle
Meraviglie".
La suggestione è assicurata: lo sguardo cupo del guerriero
giapponese incute terrore nella magnificenza del Salone dei Gobelins,
il palco di alce si erge sopra le imponenti vetrine del Salone da
Ballo, 4 coccodrilli tassidermizzati compaiono inaspettatamente
sotto ad un antico sofa, l'occhio è stupefatto nell'osservare gli
inafferrabili disegni metamorfici delle Anamorfosi e dei loro
strabilianti effetti ottici.
Stupore, meraviglia, interesse, curiosità: sono soprattutto queste
le sensazioni che renderanno speciale questo viaggio alla scoperta
della ricchezza e dell'eterogeneità delle espressioni culturali di
un'epoca - il Settecento - caratterizzata dall'appassionata ricerca
della conoscenza e travolta da innumerevoli manie collezionistiche.

Coccodrillo e iguana, fine XVIII secolo. Milano, Collezione
privata (Foto Govino e Rampoldi)
La mostra - promossa dal Fondo per l'Ambiente Italiano, in
collaborazione con SANPAOLO IMI e DISCOVERITALIA e allestita nei
bellissimi saloni del Castello di Masino, millenaria residenza
monumentale immersa nel verde delle colline del Canavese - vuole
essere un viaggio a ritroso nel tempo, in un'epoca caratterizzata
dal piacere della scoperta, dall'esaltazione della curiosità quale
suprema virtù, dal gusto per l'esplorazione, dall'interesse per le
cose mirabili e inusitate della natura e della cultura, come esito
degli avventurosi viaggi e della inesausta ricerca di naturalisti
più o meno noti, di viaggiatori, di conoscitori, di virtuosi e
curiosi, che, attraverso spedizioni in terre una volta lontane e
remote, hanno dato il loro contributo alla conoscenza del mondo,
della natura, dei paesi, dei costumi.
Il Castello di Masino, che conserva apparati, arredi e collezioni
tanto ricchi quanto storicamente coerenti si presta in modo egregio
alla ricreazione di suggestivi tableaux vivant. L'allestimento della
mostra di Masino si colloca giusto nel mezzo tra erudizione,
superstizione, ingenuità, facendo leva sull'ambiguità dell'epoca
per motivare la compresenza di collezioni e soluzioni che solo in
quel preciso momento storico convissero più o meno pacificamente.
Si tratta di una soluzione storicamente fondata, dettata dal
desiderio di mostrare al pubblico il fascino della transizione e la
tensione del cambiamento, ripercorrendo l'affascinante cammino della
storia del collezionismo, una delle più divoranti passioni
dell'uomo, che nell'epoca dei Lumi tentò di applicare, alle
fascinose quanto confuse ed eclettiche raccolte tardo barocche, i
principi ordinatori della catalogazione scientifica. Quello del
curioso non è infatti un profilo banale e indistinto nella sua
singolarità, ma al contrario esprime con particolare chiarezza una
precisa concezione, sia collettiva sia generazionale, delle prassi
collezionistiche, delle passioni intellettuali, delle espressioni
culturali, raramente scisse dalla conduzione di un determinato stile
di vita.
Le collezioni esposte a Masino sono state tematizzate in nuclei che
in qualche modo preludono e alludono ai primi allestimenti di
impronta enciclopedica: Naturalia, Exotica, Mirabilia, Mineralia e
Artificialia, allestiti con soluzioni attente alle esigenze
filologiche. L'idea di 'ricostruire l'universo in una stanza'
nell'ambiente della collezione, è l'esito di una lunga serie di
raccolte nate dal bisogno di impadronirsi di tutto ciò che è al di
fuori, inusuale, per l'ambiente in cui il collezionista si ritrova a
vivere: oggetti rari che ispirarono curiosità e, di conseguenza,
meraviglia.

Bracciale - fine XVIII secolo in zanne di cinghiale (9,5),
Hawaii. Roma, Museo Preistorico Etnografico L Pigorini, Inv. G2423.
Gli oggetti, tutti di notevole valore storico-artistico, provengono
sia da importanti collezioni private, sia da celebri collezioni
custodite presso prestigiose istituzioni culturali - come le
Collezioni Cook e Kircher del Museo Etnografico Luigi Pigorini di
Roma, le Raccolte Settala del Museo di Storia Naturale e della
Biblioteca Ambrosiana di Milano, i Fondi Cospi, Marsili e Aldrovandi
dei Musei Universitari di Bologna, la Collezione Spallanzani dei
Musei Civici di Reggio Emilia, le Raccolte Borgia e Farnese del
Museo di Capodimonte di Napoli - cui vanno aggiunte le opere del
Museo Stibbert di Firenze e del centro Italo Tedesco di Villa Vigoni.
Curatore della mostra: Professor Guido Guerzoni, Storico del
Collezionismo e Docente di Storia Moderna presso l'Università
Bocconi di Milano. Collaborazione: Vannozza della Seta.
Allestimento: Maurizio Epifani.
ATTIVITA' PER I BAMBINI
Per tutto il periodo della mostra, il FAI organizza un laboratorio
domenicale per i bambini dal titolo "Curiosità in gioco".
Dopo aver visitato la mostra, i bambini ne riprenderanno i contenuti
svolgendo alcune attività ludico-didattiche nello spazio della
villa a loro dedicato. Ispirandosi agli oggetti in mostra, i bambini
cercheranno di creare composizioni raffinate e divertenti e iniziare
così una piccola collezione personale. Un esperto animatore li
guiderà nella scelta dei materiali, aiutandoli ad abbinare elementi
naturalistici e "artistici".
Ogni domenica pomeriggio, dal 22 giugno all'8 dicembre, dalle ore 14
alle 18. Costo del laboratorio: • 4.50 (comprensivo di ingresso
alla mostra e partecipazione al laboratorio).
VISITE SCOLASTICHE
Sono previste visite guidate per le scuole, nel corso delle quali un
animatore guiderà gli alunni all'osservazione e all'analisi degli
ambienti del castello e degli oggetti presenti in mostra. Seguirà
un laboratorio creativo ispirato ai temi della mostra stessa e, in
alcuni casi, un approfondimento con schede di studio e creazione di
curiosità. Le visite animate potranno durare da un minimo di 2/3
ore (mezza giornata) ad un massimo di 6 ore (giornata intera).
Costo: da • 3 a • 7.80 (comprensivo di ingresso alla mostra,
animatore e materiali).
Castello di Masino - Caravino (Torino)
22 Giugno - 8 Dicembre 2002
Orario: 10-13/14-18 (chiusura lunedì)
Ingresso alla mostra: • 7.50. Ragazzi: • 4.50 (comprensivo di
visita al castello).
Per informazioni: FAI - Castello di Masino (Torino). Tel.
0125/797900.
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