Robert Capa, fotografie
Riceviamo e pubblichiamo:
Continua il tour italiano della prima grande mostra antologica “Robert
Capa, fotografie” unica retrospettiva rappresentativa dell’opera
completa del lavoro di uno dei più grandi fotografi di questo
secolo. Realizzata da Aperture Foundation di New York ed itinerata
in esclusiva per l’Italia dalla Fratelli Alinari di Firenze, la
mostra è stata presentata nelle città di Roma, Firenze e Trieste,
nel 2002 uniche sedi italiane saranno: Cagliari dal 5 Luglio al 29
Settembre e Siena dall’11 ottobre al 12 Gennaio.
La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di
Cagliari. Cornice ideale della manifestazione è il Ghetto (Ex
caserma Carlo Emanuele III) situato al centro della città, nell’antico
quartiere di Castello, che il Comune di Cagliari ha destinato a
Centro Culturale affidandolo alla Associazione Culturale Imago
Mundi.

L’esposizione presenta 172 fotografie in bianco
e nero, scelte da una selezione operata tra centinaia di immagini,
la maggior parte inedite, del “grande fotografo di guerra”.
Costruita secondo un preciso itinerario di allestimento, segue i
capitoli del volume che l’accompagna realizzato da Cornell Capa
(fratello di Robert) e da Richard Welan, edito da Alinari.
Nonostante la notorietà dei suoi servizi fotografici estremamente
incisivi e toccanti che hanno illustrato cinque conflitti, le
immagini di Capa presentate in questa mostra non sono solo quelle
crude della guerra. Fra le tante esposte molte documentano con
entusiasmo e perspicacia le gioie del tempo di pace, fotografie che
nelle circostanze più gravose raccontano il coraggio, la
determinazione e la tenacia di uomini e donne comuni.
Proprio insistendo sulla sensibilità e sui particolari dei volti e
dei gesti dei soggetti fotografati, Capa riesce a coinvolgere lo
spettatore al punto di farlo sentire presente sullo scenario. Sono
immagini emozionanti, forti e profondamente sentite.

Tredici sezioni, di cui una parte intitolati alle
nazioni europee e extraeuropee (Francia, Spagna, Cina, Messico,
Italia, Germania, Europa Orientale, Israele, Europa Occidentale)
nelle quali Capa si trovò a documentare cortei e adunate,
manifestazioni e atrocità belliche. A questi aspetti seguono altre
situazioni, come i mirabili ritratti “stravaganti” della vita
parigina negli anni Trenta e Cinquanta.
Un capitolo in particolare è dedicato agli amici: Ernest Hemingway,
John Steinbeck, Irvin Shaw. L’editorialista Art Buchwald, lo
sceneggiatore Peter Viertel, il regista John Huston e ancora Pablo
Picasso e Françoise Gilot. Capa con la sua personalità, il suo
carattere esuberante e la sua spensierata vivacità era circondato
da tanti amici, una cerchia che si estendeva poi alla grande
famiglia dei fotografi di Magnum di cui fungeva da presidente tra la
fine degli anni quaranta e i primi anni cinquanta a Parigi.

“ Per me, Capa indossava l’abito di luce di
un grande torero, ma non uccideva; da bravo giocatore, combatteva
generosamente per se stesso e per gli altri in un turbine. La sorte
ha voluto che fosse colpito all’apice della sua gloria”. Con
queste parole Henri Cartier-Bresson ha definito l’arco della breve
esistenza terrena di Capa.
La sorte ha voluto quasi per ironia che la mostra e il volume si
aprissero con una fotografia del 1939 che ritrae una donna col suo
cane che corre per fuggire ai bombardamenti aerei, e si chiude con l’ultimo
scatto di Capa prima di morire per aver calpestato una mina sulla
strada di Namdinh a Thaibinh in Indocina il 25 maggio 1954.
Robert Capa, fotografie
Centro Culturale Il Ghetto
4 Luglio - 29 Settembre 2002
Prezzo in mostra 40 ?.
Orario: 10.30/13.00- 18.00/22.00 - chiuso il lunedì.
Biglietto: intero Euro 4.00 ridotto Euro 2.60
Informazioni e prenotazioni
Il Ghetto Spazi per la cultura e la comunicazione
Via Santa Croce, 18 Cagliari
Tel.070/6402115 fax 070/6401730
e-mail ghetto.im@libero.it
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