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             Significati condivisi 
             
             
             
            Riceviamo e pubblichiamo: 
             
            Da giovedì 13 a domenica 16 giugno 2002 arriva a Venezia la quarta
            edizione di Fondamenta, promossa dal Comune di Venezia - Beni e
            Attività Culturali - Cultura e Spettacolo, con il contributo di
            Regione Veneto - Giunta Regionale. La manifestazione è ideata e
            curata da Daniele Del Giudice, che coordina il Comitato Scientifico
            composto da Enzo Bianchi, Assia Djebar, Ernesto Franco, Amos
            Luzzatto, Claudio Magris, Predrag Matvejevic, Maurice Olender, Mario
            Rasetti, José Saramago.
             
              
            Titolo di questa quarta edizione è Significati
            condivisi, quelli con cui ognuno ricerca il senso del proprio
            percorso personale nella vita, ma al tempo stesso i significati che
            hanno capacità di aggregare le comunità. Significati anche minimi,
            che non chiedono più di essere fondanti, piuttosto di essere messi
            in atto. Il condividere, nell’agire sociale, nelle culture, nelle
            religioni, nelle diversità riconosciute come tali, nella pace e
            nella guerra, è il primo passo per comprendere e valicare ciò che
            divide. 
             
            Nella formula ormai consolidata, intorno al tema si sviluppa il
            programma declinato attraverso quattro percorsi tematici e
            articolato in quattro giornate di conversazioni, lectio magistralis,
            reading e performance.
             
              
            I luoghi di Fondamenta sono quelli consolidati: 
             
            Campo Sant’Angelo è la sede per lectio magistralis, conversazioni
            a due voci e reading. L’ingresso è libero. In Campo il pubblico
            troverà anche in distribuzione i Testi della terza edizione di
            Fondamenta, Corpi, oltre a un’esposizione e vendita dei libri
            degli autori di Fondamenta 2002 e libri sul tema di questa edizione. 
             
            Quattro linee di ricerca percorrono le diverse giornate: 
             
            Nel conflitto 
            Anime 
            Ex lege, sine lege 
            Modi del vivere, modi di morire
             
              
            Nel conflitto 
             
            Il percorso Nel conflitto affronterà le nuove frontiere delle
            guerre contemporanee, come quelle asimmetriche tra forze
            convenzionali e metodi inediti di belligeranza, allargando lo
            sguardo alle forme e ai margini dell’intervento umanitario. Guerre
            lontane e senza confini, ma anche guerre vicine come quella
            israelo-palestinese, ferita aperta che sembra non rimarginarsi mai.
            Il conflitto sarà osservato anche nella sua dimensione fisiologica,
            come un momento vitale della democrazia e come forma di espressione
            di diversità sociale, ospitando analisi delle politiche finanziarie
            internazionali, dei nuovi bisogni della politica e dei più recenti
            fenomeni di contrapposizione sociale. 
             
            Intervengono: 
             
            Giorgio Agamben (Filosofo): lo stato d’eccezione, ovvero la
            condizione estrema della politica, diventata oggi sfida essenziale
            per gli stati contemporanei e al tempo stesso paradigma dominante
            della politica mondiale. 
            Gianfranco Bettin (Sociologo e scrittore, Prosindaco di Mestre): why
            not? Una domanda utilizzabile come un’ironica chiave per aprire la
            porta di un possibile nuovo impegno, dopo gli anni del disincanto e
            della cura del “privato”, dopo gli anni dell’ipocrisia e del
            cinismo. 
            Susan George (Direttore del Transnational Institute di Amsterdam):
            le disparità economiche e sociali, la questione del debito e il
            ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali nei rapporti tra
            Nord e Sud del mondo. 
            Aldo Bonomi (Sociologo, fondatore del consorzio AASTER): il
            volontario come nuovo soggetto sociale, una figura di interposizione
            che realizza un valore di legame, grazie alla sua capacità di “mettersi
            in mezzo” tra le comunità dell’odio. 
            Gilles Kepel (Direttore del programma di dottorato sul mondo
            musulmano, Institut d'études politiques di Parigi): lo sviluppo del
            mondo mussulmano nel contesto socio-economico degli anni Settanta e
            Ottanta, il suo fallimento alla fine del secolo e la prospettiva di
            un’apertura al pluralismo e alla democrazia. 
            Paul Ginsborg (Storico, professore di Storia dell’Europa
            Contemporanea, Università di Firenze): la democrazia vittoriosa, un
            significato condiviso su cui incombono rischi e minacce, la
            necessità di rivitalizzarla nei suoi contenuti di cittadinanza e di
            renderne effettivi i vincoli formali. 
            Fabio Mini (Capo di Stato Maggiore del RHQ Forze Alleate del Sud
            Europa): le guerre asimmetriche e le nuove forme di belligeranza
            prima e dopo l’11 settembre.
             
              
             
            Anime 
             
            Il percorso Anime offrirà un approfondimento sulle molte dimensioni
            spirituali della vita contemporanea e sulle identità religiose,
            osservate al tempo stesso come esperienze di vita, di ricerca e di
            fede. Le diversità storiche, gli elementi di incontro e quelli di
            ostilità fra le culture religiose saranno analizzati partendo da
            letteratura, teologia e sociologia e affrontando la relazione
            variabile esistente tra religione e secolarizzazione, ma tentando
            anche, sul fronte opposto, di riflettere sulle sfide e i limiti di
            un’etica laica. La dimensione etica affiorerà anche nella
            riflessione sui possibili luoghi d’incontro tra moralità
            individuale e ricerca scientifica. 
             
            Intervengono: 
             
            Roberta De Monticelli (Filosofo, professore di Filosofia moderna e
            contemporanea, Università di Ginevra): la necessità di una
            rifondazione integrale della filosofia e della cultura, oltre il
            sospetto e lo scetticismo che furono di Cartesio e che ancora ci
            accompagnano, verso una cultura del rispetto e della
            responsabilità, capace di affermare la realtà dell’esistente. 
            Giulio Busi (Studioso del pensiero ebraico, professore di
            Giudaistica, Freie Universität di Berlino): il mito di Europa come
            allegoria dell’incertezza delle origini e dell’inferiorità
            culturale dell’Occidente, ma anche l’identità come “peripezia
            dell’altrui” nelle antiche tradizioni ebraiche. 
            Samir Khalil Samir (Gesuita, professore di Teologia orientale,
            Università Saint-Joseph di Beirut): l’arabo cristiano nella
            storia e nella contemporaneità, passato e presente dell’incontro
            tra le civiltà, nel dialogo interreligioso. 
            Maurice Borrmans (Professore di Diritto Islamico, Pontificio
            Istituto di Studi Arabi e di Islamistica di Roma): culture al
            servizio dell’uomo attorno al Mediterraneo, la necessità di
            analizzare il “come” del dialogo delle culture, per passare dal
            conflitto, potenziale o reale, a un’armonia sempre possibile. 
            Mario Vadacchino (Fisico, professore di Ottica quantistica,
            Politecnico di Torino): l’ethos della ricerca scientifica dopo
            Hiroshima, l’imperativo di una condivisione sociale dei suoi fini,
            e la sua assenza, che turbò la vita di molti degli scienziati che
            collaborarono alla progettazione, costruzione e sperimentazione
            della bomba atomica. 
            Isabella Camera d’Afflitto (Linguista e studiosa della cultura
            araba, professore di Lingua e Letteratura Araba, Istituto
            Universitario Orientale di Napoli): oltre lo stereotipo occidentale
            di una letteratura araba, perennemente dipinta come esotica o
            esoticheggiante, una ricerca dei motivi più autentici della
            scrittura araba contemporanea. 
            Claudio Magris (Scrittore e saggista, professore di Lingua e
            letteratura tedesca, Università di Trieste): la tolleranza e le sue
            contraddizioni, un problema universale che si pone oggi alla
            coscienza - e anche alla legislazione - con un’urgenza mai prima
            conosciuta nella storia.
             
              
            Ex lege, sine lege 
             
            Nella sezione Ex lege, sine lege si sposterà l’attenzione sulle
            sfide e sui dilemmi contemporanei del diritto, sospeso tra sfera
            nazionale e ricerca di nuovi equilibri a livello internazionale. La
            riflessione sui nuovi spazi giuridici toccherà dimensioni diverse:
            dall’esperienza del Tribunale internazionale dell’Aia per la ex
            Jugoslavia, al dilemma storiografico di come si possa “processare
            il nemico”, fino all’analisi della giustizia come strumento per
            l’affermazione della verità storica e per la ricerca della
            riconciliazione. 
             
            Intervengono: 
             
            Marianne Saracco (International Criminal Tribunal for the former
            Yugoslavia): l’azione e i principi ispiratori dei Tribunali
            internazionali ad hoc, come quello per la ex Jugoslavia e quello per
            il Ruanda, il loro necessario riferimento a una comunità di valori
            condivisi e la prospettiva di una rinnovata centralità delle
            giurisdizioni nazionali. 
            Alexander Demandt (Storico, professore di Storia antica, Friedrich
            Meinecke Institut di Berlino): “processare il nemico”, una sfida
            per il diritto internazionale, ma anche un dilemma di civiltà,
            osservato nel suo ricco itinerario storico, da Socrate a Norimberga. 
            Felice Casson (Magistrato, Procura della Repubblica di Venezia): il
            mito del diritto internazionale incrinato dall’incapacità di dar
            risposta ai più tragici eventi contemporanei, dagli attacchi
            terroristici di bin Laden ai fatti di Palestina, ma anche la ricerca
            di nuove forme di intervento, come quella tentata dalla Commissione
            sudafricana per la Verità e la Riconciliazione istituita nel 1994.
             
              
            Modi del vivere, modi di morire 
             
            Con la sezione Modi del vivere, modi di morire lo sguardo di
            scrittori e architetti si poserà sulle condizioni materiali della
            vita: dalle grandi megalopoli del Sud del mondo, al difficile
            incontro sul territorio urbano fra tradizione e modernità. Un’attenzione
            particolare sarà rivolta alla precarietà dell’esistenza in
            alcune “aree calde”, come il Medio Oriente, e soprattutto alla
            tragica condizione comune dei giovani ebrei e palestinesi. Ma vivere
            e morire sono anche le forme delle società complesse - o dei “sistemi
            umani” - che i modelli della matematica e della fisica possono
            descrivere solo nell’interazione di tutte le componenti, e in
            nessun modo nella considerazione delle singole parti. 
             
            Intervengono: 
             
            Alon Altaras (Scrittore israeliano, traduttore): il sogno perverso
            di una grande Palestina o di una grande Israele che schiaccia la
            gioventù senza speranza di Ramallah, Tel Aviv, Nablus o Natanya. 
            Stefano Boeri (Architetto, professore di Progettazione urbanistica,
            Università di Genova): la nuova natura delle città che abitiamo, l’aumento
            esponenziale degli oggetti edilizi e dei loro autori, una
            moltitudine che non è caos, ma piuttosto struttura poliarchica, un
            insieme di organismi spesso perfettamente funzionanti al loro
            interno, ma incuranti del dialogo con i vicini. 
            Sonallah Ibrahim (Scrittore egiziano): i confini sociali,
            architettonici e geografici che attraversano la città del Cairo,
            una megalopoli sospesa fra tradizione e modernità. 
            Rachid El Daif (Scrittore libanese, professore di Letteratura araba,
            Università del Libano): da Beirut a New York e ritorno, un
            itinerario della memoria che si apre a una riflessione sull’integrazione
            delle culture e sulla modernità, destini comuni di Oriente e
            Occidente. 
            John Casti (Teorico della complessità, Santa Fe Institute): i mondi
            artificiali e una nuova era della scienza, ovvero la possibilità di
            usare i calcolatori per creare “surrogati” di sistemi complessi
            reali, come la rete del traffico stradale e i mercati finanziari. 
             
            Reading 
             
            Completa l’articolazione del programma il consueto spazio dedicato
            ai reading, che quest’anno presenta un’alternanza tra poesia e
            prosa, ma anche tra Oriente e Occidente. I reading sono affidati
            alla voce e all’opera dello scrittore turco Orhan Pamuk e del
            poeta Valerio Magrelli. 
             
             
            Performance 
             
            Anche quest’anno, Fondamenta si arricchisce di una straordinaria
            performance, nella serata di sabato 15 giugno. In forma di
            reading-concerto a cielo aperto, nella suggestiva atmosfera del
            Teatro Verde dell’isola di San Giorgio, cuore della laguna
            veneziana, l’esclusiva e inedita performance di due leggendari
            artisti della scena musicale internazionale per la prima volta
            insieme sul palco: Words and Music, a special evening with Laurie
            Anderson e Lou Reed, concepita a quattro mani e due voci per
            Fondamenta, per raccontare con parole e note i significati condivisi
            nei quali possono abbracciarsi due ricerche artistiche, due suoni,
            due forme di sperimentazione, due artisti, una donna e un uomo. 
            Biglietti: Primi posti numerati ? 70; secondi posti non numerati ?
            50. 
            Prevendite: Circuito Box Office Triveneto, Emilia Romagna,
            Lombardia, Toscana - Tel. 041 940200 - 041 940947 - www.boxoffice.it  
             
             
            Informazioni al pubblico: 
            Fondamenta 
            13 - 16 giugno 2002 
            Teatro Verde presso l’isola di San Giorgio è la sede della
            performance di Fondamenta 2002: sabato 15 giugno, ore 21, il
            concerto-reading inedito Words and Music concepito a quattro mani e
            due voci per Fondamenta con Laurie Anderson e Lou Reed. Prezzi:
            primi posti numerati Euro 70; secondi posti non numerati Euro 50. 
            Per Fondamenta: 
            Comune di Venezia, Cultura e Spettacolo tel. 041 2747609 
            Per la performance 
            Caligola tel./fax 041 962205, e-mail caligo@tin.it 
            sito www.caligola.it  
            Fondamenta è su Internet all’indirizzo www.fondamenta.it  
             
             
              
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