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Il “gusto” dei capolavori
Riceviamo e pubblichiamo:
Una nuova iniziativa alla scoperta delle radici agroalimentari
italiane come complemento fondamentale al patrimonio artistico del
nostro paese è quella che è stata presentata dalla Delegazione FAI
del Lazio giovedì 28 febbraio alle ore 18,00 presso la sede della
Confagricoltura a Palazzo della Valle, Roma.
L’Italia, tutti lo sanno, è culla di cultura e di tesori
artistici. Il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano, nel corso della
sua storia si è sempre attivato per coinvolgere l’opinione
pubblica alla loro tutela e valorizzazione. Ora, con alcuni
itinerari ideati in collaborazione con Esperya Italian Food
Experience, il FAI desidera inaugurare un nuovo modo di avvicinare i
tesori della nostra terra proponendo insieme ai classici itinerari
storico-artistici la “tavola” come un’antichissima forma di
arte che convive e interpreta la tradizione culturale di ogni
regione italiana.
Lo scopo è quello di richiamare l’attenzione su l’inestimabile
patrimonio agroalimentare, un vero e proprio “giacimento”, che l’Italia
possiede basato sull’altissima qualità, bontà e originalità dei
suoi prodotti. La storia centenaria delle tradizioni di famiglie di
macellai, norcini, casari e pasticceri e i differenti procedimenti
di antiche ricette vengono ancora oggi conservati tanto da rendere i
prodotti di questi artisti della gastronomia dei veri e propri
capolavori.
Il “Gusto” dei Capolavori sarà una “caccia al tesoro” tra
prodotti tipici di altissimo livello ed una cucina la più gustosa e
ricca del nostro territorio, attraverso la visita ai piccoli
produttori artigiani, alle botteghe storiche, a ristoranti
affascinanti, che faranno da cornice alla conoscenza delle opere d’arte.
Ecco i primi due itinerari che verranno già proposti la prossima
primavera: Il Parmense, terra di rocche favolose e grandi
tesori gastronomici. Dalla Rocca di Soragna, principesca dimora
della fine del Seicento si passerà da Sala Braganza e Polesine
Parmense per assaggiare i gustosissimi salumi di Ronchei e capire
come nasce il Culatello di Zibello; da Busseto, terra verdiana, a
Colorno, residenza dei Duchi di Parma fermandosi ad un caseificio
storico per conoscere la lavorazione dello straordinario Parmigiano.
Odore dai tini: verdicchio e lacrima in fermento! Alla scoperta
delle Marche con un itinerario che alternerà visite a cittadine
famose a scoperte enograstronomiche di grande interesse: da
Cupramontana, al centro delle zone di produzione del Verdicchio
visitando storiche cantine, a Jesi con il suo interessantissimo
centro storico tra cui la recentemente inaugurata Enoteca Regionale,
per proseguire verso Ancona passando per Morro D’Alba, splendido
borgo, con fermate “dissetanti” per assaggiare il vino Lacrima e
capirne la sua origine e lavorazione.
Antiche fattorie, locande storiche e ristoranti tipici accoglieranno
i viaggiatori lungo tutto il loro itinerario.
In autunno l’approfondimento del patrimonio culturale-gastronomico
italiano promosso dal FAI proseguirà con la conoscenza delle Langhe
(Vini, formaggi e castelli tra Roero ed Alta Langa) e del
Salento (Salento: un ponte gettato verso l’Oriente).
Per informazioni: FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano -
Delegazione Lazio tel. 06/6879376
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