Segnalazione/Papa Albani
Riceviamo e pubblichiamo:
Papa Albani e le arti a Urbino e a Roma 1700 - 1721
25 ottobre 2001 - 13 gennaio 2002
Roma, Complesso Monumentale di San Michele
Chiesa del SS. Salvatore e Sala degli Aranci - Via di San Michele,
22
Giovedì 25 ottobre 2001 si inaugura presso la Chiesa del SS.
Salvatore e la Sala degli Aranci del Complesso Monumentale di San
Michele, luogo maestoso sorto proprio grazie alla magnificenza di
Clemente XI, la grande mostra Papa Albani e le arti a Urbino e a
Roma 1700 - 1721.
L’esposizione ripercorre le varie tappe del pontificato di
Clemente XI, uno dei papi più prestigiosi del Settecento, di cui
coprì il primo ventennio (1700 - 1721), documentandolo attraverso
opere di pittura e scultura degli artisti che più di frequente
furono a fianco del pontefice: Carlo Maratti, Pier Leone Ghezzi,
Camillo Rusconi, Francesco Trevisani e Vanvitelli. Ma la
personalità e la vita del pontefice sono state messe in luce anche
attraverso altre testimonianze, dalla sua leggendaria tiara di
piume, a mobili, medaglie, rare e preziosissime suppellettili sacre
realizzate per il papa dagli orafi romani.
Durante il suo pontificato papa Clemente XI apportò a Roma una
trasformazione di alcuni punti nodali importanti, soprattutto presso
le rive del Tevere dove venne costruito il porto di Ripetta,
rinnovata la chiesa di S. Maria in Cosmedin ed eretto il gran
Complesso di S. Michele destinato a compiti di pubblica utilità.
Accanto alle finalità sociali, Clemente promosse il ripristino
delle antiche basiliche, ben cogliendo il valore emotivo e
propagandistico di questi recuperi: la chiesa di S. Clemente, la
navata di S. Giovanni in Laterano, S. Maria in Cosmedin, l’interno
e la piazza del Pantheon, tutti luoghi strategici per la città.
La mostra dopo essere stata ospitata l’estate scorsa a Urbino
(città natale del papa) arriva a Roma in uno spazio, quello del San
Michele, che può, a buona ragione, essere considerato un “luogo
naturale” che sottolinea inoltre l’impegno concreto attuato da
Clemente XI in campo sociale: il Complesso, infatti, era un carcere
minorile, una struttura educativa dove si imparavano dei mestieri
per un futuro reinserimento nella società ed era anche fucina di
nuove attività artigianali come la celebre arazzeria fondata dallo
stesso papa.
Il percorso della mostra, che comprende circa centocinquanta opere,
è diviso in cinque sezioni:
1. Clemente XI: iconografia e imprese - Numerose rappresentazioni
ritrattistiche introducono la figura del papa mostrandoci in
concreto il suo aspetto fisico a cominciare dal ritratto di Carlo
Maratti, che lo raffigura ancora cardinale. Seguono rappresentazioni
allegoriche del suo pontificato e della sua attività pastorale e di
mecenate. Ne sono autori Passeri, Procaccini, Ghezzi e Maratti.
Alcune serie di monete e di medaglie documentano l’attività
ufficiale, mentre oggetti personali preziosi o comuni (breviario,
calice, stola, mitra, tiara, camauro), ci introducono alla vita
privata di Clemente XI.
2. La famiglia Albani: personaggi, mecenatismo, collezionismo -
Questa sezione è dedicata ai personaggi della famiglia Albani: il
fratello Orazio Albani ed i nipoti Annibale e Alessandro,
protagonisti di spicco nella Roma cosmopolita del tempo. Alessandro
Albani, amico del Winckelmann, fu uno dei più noti cultori di
archeologia: commissionò a Carlo Marchionni la grande villa
neoclassica su Via Salaria per ospitare la sua ricchissima
collezione. Dipinti, oggetti e arredi religiosi e liturgici
testimoniano il generoso mecenatismo della famiglia del papa; tra
questi si segnalano un inedito cartone di Annibale Carracci, oggi
conservato agli Uffizi e restaurato appositamente per la mostra, e
lo splendido dipinto Cristo sorretto dagli angeli di Francesco
Trevisani, esempio grandioso del tardo barocco romano.
3. Le arti a Urbino al tempo di Papa Albani - La sezione documenta l’attiva
opera di committenza del papa per la sua città natale, Urbino. Tra
le opere presenti si segnalano due grandi pale di altissima qualità
la Natività di Maria del Cignani e l’Assunzione di Carlo Maratti,
entrambe restituite ad un nuovo splendore dal recente restauro,
operato per la mostra. La sezione si conclude con alcune
testimonianze delle arti cosiddette minori: opere in porcellana,
mobili tra i quali spicca un grandioso comò con specchiera, alcuni
volumi dalla Stamperia della Cappella Musicale del SS. Sacramento.
4. Committenza romana degli Albani - In questa sezione troviamo una
sintesi della fervida attività romana di Clemente XI, esemplificata
dai dipinti e dai bozzetti dei più importanti cicli pittorici
realizzati nelle chiese di Roma: S. Giovanni in Laterano, la
Cappella del Battesimo in S. Pietro, S. Sebastiano fuori le Mura e
S. Clemente (si segnala la serie completa dei bozzetti eseguiti per
la decorazione della navata da vari pittori tra cui Conca, Chiari e
Ghezzi). Tra le opere della sezione spiccano per la loro bellezza le
quattro piccole tele di Trevisani, raffiguranti le parti del mondo;
la sezione si conclude con le opere di due artisti particolarmente
attivi all’epoca: lo scultore Camillo Rusconi e il pittore di
vedute Alessio de Marchis.
5. Architettura promossa a Urbino e nel territorio degli Albani - A
conclusione di questo interessante e variegato itinerario, non
poteva mancare una sapiente rilettura delle opere architettoniche
compiute a Urbino all’inizio del ‘700, documentata attraverso
alcuni disegni di Alessandro Specchi, Filippo Barigioni e Luigi
Vanvitelli. In seguito al ritrovamento di alcuni disegni, sono
pubblicati in catalogo saggi e contributi inediti di rilevante
interesse.
L’occasione della mostra permette inoltre al grande pubblico di
avvicinarsi con un’ottica rinnovata anche al complesso monumentale
di S. Michele. L’esposizione ha, infatti, sede nella magnifica
Chiesa del SS. Salvatore e nella Sala degli Aranci, inoltre sarà
possibile visitare lo spazio estremamente suggestivo delle antiche
carceri.
Insieme alla mostra, illustrata dal prestigioso catalogo edito da
Marsilio, sarà possibile anche programmare delle visite nei luoghi
della città più legati alla magnificenza del papa grazie ad un
Itinerario dei luoghi clementini che verrà distribuito
gratuitamente ai visitatori.
Enti promotori
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma
Arcidiocesi di Urbino, Urbania, Sant’Angelo in Vado
Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici delle Marche - Urbino
Regione Marche
Provincia di Pesaro e Urbino
Comune di Urbino
Università degli Studi di Urbino
Accademia Raffaello
Legato Albani - Urbino
Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro
Sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica
e della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa
Comitato Scientifico
Luciano Arcangeli, Giuseppe Cucco, Paolo Dal Poggetto, Elisa
Debenedetti, Anna Lo Bianco, Lorenza Mochi Onori, Angela Negro,
Franco Negroni, Stella Rudolph, Claudio Strinati.
Notizie utili
Orario: dal lunedì al venerdì 10 - 17; sabato 10 - 18; domenica
chiuso
Biglietto d’ingresso: intero Lit. 10.000. Ridotto per gruppi Lit.
8.000
Cumulativo per le due mostre: Lit. 20.000
Orazio e Artemisia Gentileschi - Palazzo di Venezia, sede
della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma e Papa
Albani e le arti a Urbino e a Roma 1700 - 1721 - Complesso
Monumentale di San Michele, sede del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali
Per informazioni:06 8412312
Catalogo Marsilio Editori, 382 pagg., prezzo in mostra Lit. 70.000
Segreteria organizzativa Ingenia s.r.l. - Via Crescenzio, 97 Roma
00193
tel. 06 68134220 fax 06 68132315
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