Visconti e “Il Gattopardo”
Riceviamo e pubblichiamo:
Venticinque anni fa moriva Luchino Visconti. La mostra “La
Scena del Principe - Visconti e ‘Il Gattopardo’”, ospitata
nello splendido Palazzo Chigi ad Ariccia dal 13 ottobre 2001 al 13
gennaio 2002, vuole celebrare il grande regista a venticinque anni
dalla scomparsa attraverso il suo capolavoro: “Il Gattopardo”.
Il film, proiettato per la prima volta al pubblico a Roma il 27
marzo 1963 e ispirato all’omonimo romanzo di Tomasi di Lampedusa
pubblicato nel 1958, è in parte girato proprio nei fastosi saloni
di Palazzo Chigi ad Ariccia. La riservatezza della famiglia Chigi ha
impedito però che fosse reso noto che Luchino Visconti ha
ambientato le scene del sicilianissimo Palazzo di Donnafugata,
protagonista de “Il Gattopardo”, nel Palazzo Chigi di Ariccia,
una delle dimore storiche più sontuose della Campagna Romana.

Giovanni Fattori, Garibaldi a Palermo.
olio su tela, Collezione privata
Il Palazzo apre al pubblico con l’anno giubilare dopo essere stato
fino al 1988 la principale dimora della famiglia Chigi. Ariccia come
Donnafugata per secoli feudo e luogo delle villeggiature della
casata romana è, in virtù della miracolosa conservazione del suo
arredamento, raro esempio di una condizione sociale ed esistenziale
perduta. E’ questo uno dei motivi che indussero Visconti a farne
il principale luogo dell’azione del film.
L’esposizione, localizzata nella cittadina emblema del “bel
composto” cioè della fusione tra le arti perseguita dal Bernini
“regista del Barocco”, vuole porre in risalto le variegate
sfaccettature della personalità di un altro grande regista
protagonista della cinematografia del ‘900.
La mostra
Si articola in varie sezioni che evidenziano la complessa genesi e
costruzione artistica de “Il Gattopardo”: la scenografia,
i costumi, l’arredamento, la sceneggiatura, i rapporti con le arti
figurative, la musica, la letteratura e la danza.
Due sezioni introduttive documentano le personalità di Tomasi di
Lampedusa, autore del romanzo cui il film si ispira e di Visconti,
con riferimenti alla sua vasta attività di regista teatrale e
cinematografico. Una sezione mostra per la prima volta disegni e
progetti di Mario Garbuglia per le scenografie, che spesso
trasformano radicalmente i luoghi: basti pensare, ad esempio, al
Palazzo dei Salina presso la Chiesa Madre di Ciminna, completamente
costruito per “Il Gattopardo”. Sono esposti, inoltre,
costumi e bozzetti di Piero Tosi per il film e una selezione delle
foto di scena del film.

Francesco Hayez, Il Bacio
olio su tela, Milano, Pinacoteca di Brera
L’ispirazione e la cultura figurativa di Visconti sono documentate
da numerosi dipinti come il ritratto di Verdi di Boldini, da cui il
regista trae riferimento per creare l’immagine del principe o,
ancora, vari olii di Fattori, Lega, De Nittis, Hayez provenienti dai
più importanti musei italiani.
Lo stesso Palazzo, concepito come luogo dell’anima tra
rappresentazione ed emozione, fa parte della mostra. Come in un
gioco di specchi, le foto e i documenti in mostra fanno trasparire
le differenze tra il Palazzo come è oggi e come lo vede e lo filma
il regista. Le trasformazioni operate da Visconti nei vari ambienti
trapelano tutte le scene de “Il Gattopardo”. Le sale in
cui Visconti gira il film sono inoltre animate da rari vestiti della
nobiltà siciliana, risalenti al periodo in cui è ambientato “Il
Gattopardo”.
La scena del Principe e il “Gattopardo”
Ne “Il Gattopardo” la scena non è solo luogo dell’azione
ma anche e soprattutto cassa di risonanza della cultura, dei
sentimenti e degli stati d’animo dei protagonisti. Il regista, per
ricreare “La scena del Principe”, chiede la complicità
di un altro Principe, Agostino Chigi, e ne utilizza gli splendidi
interni del Palazzo di Ariccia. Tale “ambientazione”, lungi dal
porsi come forzata ed estraniante rispetto al luogo ed al tempo,
trova incredibili relazioni con una concezione di vita come immagine
di potere e come luogo sedimentato di valori e rituali
irrinunciabili.
Luchino Visconti sceglie Palazzo Chigi per ricreare quasi tutti gli
interni de “Il Gattopardo”. Non una scelta
esteriore, ma una proiezione emotiva, dettata da elementi diversi:
gli spazi, “la sontuosità inquieta e malinconica dei luoghi”,
la sospensione tra anima secentesca e spirito romantico.

Angelica sulle soffitte di Donnafugata
(soffitte del Palazzo Chigi di Ariccia)
C Reporters Associati s.r.l. - Roma
Dopo molte ricerche e sopralluoghi, il palazzo diviene così teatro
delle passioni del Principe di Salina e della sua famiglia,
confermando che la sicilianità come sempre è altrove, nella
dimensione evocativa. L’abitare fuori di ogni collocazione si
esprime allo stesso tempo in un’atemporalità assoluta e in una
nostalgia velata di rimpianto. Così l’avvicendarsi degli spazi
interni ed esterni è un non-luogo, una scenografia onirica e
surreale.
Le eleganti geometrie di Palazzo Chigi - ove gli spagnoleggianti
parati in “cuoio di Cordoba” colpiscono Visconti e ne
influenzano la scelta su Ariccia per il loro carattere di “meridionalità”
- ci aiutano a meglio comprendere gli ultimi dei Gattopardi
spostando il romanzo dalla dimensione letteraria a quella visiva. La
casa, la dimora è il vero luogo del mito e degli incantamenti.
Tutto contribuisce, in un articolato gioco di incastri, a ricreare
un’atmosfera, a darle sostanza e a conferirle spessore. Lo spazio
interno ed esterno, l’arredo, la vegetazione, il guardaroba, le
suppellettili, gli animali da compagnia, contribuiscono a definire
analiticamente i personaggi, valorizzando la chiarezza della
narrazione. Lo spazio rappresentativo e lo spazio emozionale si
sovrappongono e si integrano.
Comitato Scientifico
Caterina d’Amico de Carvalho, Suso Cecchi d’Amico, Maurizio
Fagiolo dell’Arco, Giacomo Fasola, Mario Garbuglia, Gioacchino
Lanza Tomasi, Goffredo Lombardo, Giovanna Manci, Franco Mannino,
Enrico Medioli, Lino Miccichè, Pietro Notarianni, Maria Paradiso,
Giorgio Pes, Francesco Petrucci, Giuseppe Rotunno, Stefania Severi,
Alberto Testa, Piero Tosi.
Film
La mostra è accompagnata da una rassegna cinematografica sull’opera
di Visconti e il film documentario su Visconti di Carlo Lizzani.
Catalogo
Edito da De Agostini Rizzoli Arte & Cultura
Saggi di: Giacomo Fasola, Cristina Giorgetti, Gioacchino Lanza
Tomasi, Beatrice Marconi, Lino Micciché, Stefania Severi, Francesco
Petrucci, Maria Paradiso, Raffaello Piratino, Susanna Serafini,
Mario Verdone.
Interviste a: Suso Cecchi d’Amico, Mario Garbuglia, Enrico Medioli,
Pietro Notarianni, Giuseppe Rotunno, Piero Tosi, Giorgio Pes,
Alberto Testa.
Sede: Palazzo Chigi in Ariccia - P.zza di Corte, 14 - 00040 Ariccia
(Roma)
Orario: 10.00-19.00, chiuso il lunedì; orario della biglietteria
9.30-18.30
Prezzo Biglietto: L. 15.000 intero; L. 12.000 ridotto
Segreteria Organizzativa: Franco Di Felice, tel. 06/9330053; fax
06/9330988 palazzochigi@pcg.it
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