Segnalazione/ Un belga a Roma
Riceviamo e pubblichiamo:
Comune di Roma
Assessorato alle Politiche Culturali
Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma
Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea
Ambasciata del Belgio presso Il Quirinale
Comunità Fiamminga del Belgio
Academia Belgica
presentano

Jan Fabre
18 ottobre - 18 novembre 2001
Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea
Spazi Espositivi ex Fabbrica Peroni, Via Reggio Emilia, 54
Academia Belgica, Via Omero, 8 - Roma
La personale di Jan Fabre è promossa dalla Galleria Comunale d’Arte
Moderna e Contemporanea e dall’Academia Belgica, con la direzione
artistica di Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea, e in
collaborazione con Aldo Miguel Grompone in qualità di produttore
delegato.
Jan Fabre, nato nel 1958 ad Anversa, artista visivo, regista
teatrale e scrittore, dalla fine degli anni Settanta si esprime con
una vasta gamma di linguaggi che spaziano dalle arti plastiche al
video, dal teatro alla coreografia. Le sue opere costruiscono
"un edificio complesso e intricato, eretto sull'incastro
misterioso ed affascinante di un percorso tra razionale e
irrazionale, in cui la speranza e l'angoscia, l'incubo e la follia,
il piacere e la gioia si mescolano per far emergere le
immagini" (G.Celant).
Jan Fabre è nipote del famoso entomologo francese Jean-Henri Fabre
da cui ha ereditato la curiosità per il mondo delle scienze
naturali e la passione per gli insetti, in particolar modo dei
coleotteri che popolano la sua fantasia e il suo lavoro. Con
l'immagine di questi insetti esprime l'eterno mito della
trasformazione e della rigenerazione inerente al mondo della natura
e alla condizione umana. La metamorfosi diventa metafora
dell'operare artistico stesso. Centrale nell'opera di Fabre sono i
momenti di passaggio (tra il visibile e l'invisibile, il giorno e la
notte, la vita e la morte) e le figure che lo rappresentano.
Nell'opera Umbraculum - un posto ombreggiato dove pensare e
lavorare lontano dalla vita quotidiana Fabre porta davanti al
nostro occhio spirituale la condizione umana intesa come un ciclo
che si autorigenera. Le pesanti seghe elettriche, macchine infernali
evocanti fatiche passate ed antiche torture, posate sul pavimento
sono compensate da una moltitudine di protesi sospese che
testimoniano sollievo elargito e miracoli avvenuti. Luccicanti
perché coperti da carapaci di coleotteri, questi insetti sono
simboli di luce, di movimento e di ascensione. Due monaci senza
volto e coperti di schegge di ossa, tipiche figure di passaggio care
all'artista, stabiliscono un legame tra mondo terreno e mondo
spirituale. La scena creata immerge il visitatore in una atmosfera
di silenzio e di solitudine che permette serena concentrazione,
introspezione e riflessione.
La sua opera e la sua formazione ne fanno un artista assolutamente
particolare, tanto che Jan Fabre è stato nominato ambasciatore
culturale delle Fiandre nel mondo per l’anno 2001. Per dare,
dunque, il giusto rilievo alla sua figura, in occasione di questa
esposizione romana, è già stata collocata sul tetto dell’Academia
Belgica la scultura L’uomo che misura le nuvole, mentre in uno
degli studi dell’Academia sarà ospitata la scultura L’uomo
dalle gambe di carne e in un’altra sala una scultura ed un video,
realizzato da Jan Fabre in occasione dell’installazione all’Università
di Gent.
Jan Fabre ha partecipato a molte mostre collettive tra cui le
Biennali di Venezia, San Paolo e Lione. Ha tenuto mostre personali
nei Musei di Amsterdam, Gand, Helsinki, Lisbona, Stoccarda,
Hannover, Basilea, Francoforte, Monaco e, in Italia, a Prato e
Palermo.
Notizie utili
Orario Spazi ex-Fabbrica da martedì a domenica 10 - 20;
festività 10 - 15; lunedì chiuso
Orario Academia Belgica da lunedì a venerdì 10 - 19;
sabato 10 - 13; domenica chiuso
Biglietteria Spazi ex-fabbrica, intero Lit.10.000, ridotto Lit.8000
Academia Belgica, ingresso gratuito
Informazioni 06 67107900; galleria.moderna@comune.roma.it
Sito Internet www.comune.roma.it/galleriacomunale
Servizi al pubblico bookshop, caffetteria, mediateca, postazioni
multimediali, biblioteca del Centro Ricerca e
Documentazione Arti Visive
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