Segnalazione/L’uomo in Croce
Serena Vinattieri
Nel splendido scenario del Bosco ai Frati, un convento
mediceo a S.Piero a Sieve nel Mugello, è custodito da due frati
francescani un crocifisso scolpito nel legno di pero da Donatello.
Il Comune ha voluto rendere omaggio all’Uomo in Croce con
una rassegna di opere facenti parte dell’Accademia di Belle Arti
di Firenze. Una selezione di lavori, disegni, dipinti e sculture
scelta dal professor Antonio Bimbi, presente con una sua
importante personale produzione di scultura.
Racconta il Vasari: “Un giorno dell’ottobre 1953, ebbi la
ventura di ritrovare nella cripta della chiesa di S.Francesco al
Bosco ai Frati presso S.Piero a Sieve, un crocifisso ligneo
policromato, in cattive condizioni di conservazione. Segnalatolo
alla Soprintendenza per il retauro, il crocifisso fu portato a
Firenze, e qui nel 59, fu liberato dalle ridipinture, consolidato,
rimesso. Lo pubblicai come opera di Donatello nel 61.”
Il Cristo è rappresentato drammaticamente, un istante dopo la
morte, con la bocca semiaperta e gli occhi socchiusi e fissi. Una
pennellata azzurra accentua l’infossarsi di ciascuna orbita. Il
corpo nudo di color terreo, coi segni evidenti della battitura, è
magrissimo, quasi scheletrico. Il Cristo è naturalisticamente
teso di fronte all’ineluttibilità della morte. Ancora Vasari
riferisce del Brunelleschi che per primo vide il crocifisso di
Donatello: “Tu hai messo un contadino in croce”.
L’attribuzione dell’Uomo in Croce a Donatello è
avvenuta in tempi elativamente recenti e prevalentemente per
merito dello storico Alessandro Parrochi che, dopo aver visto
quella scultura quasi nascosta nella cripta del convento,
cominciò a studiarla a fondo ponendola come opera giovanile
donatelliana. Secondo la sua tesi, il Cristo in legno di pero
potrebbe provenire dall’altare maggiore del convento fin dal
1436.
Accanto all’opera di Donatello le sculture e i dipinti di un
gruppo di studenti dell’Accademia che, vivendo nel convento per
ben due anni, hanno approfondito i loro studi di spazio e colore.
E’ opinione del Bimbi che i suoi studenti abbiano “inteso che
la luce, quella del Bosco ai Frati, cercava dei cantori”
e da questa esperienza sono nate una serie di "risposte a
Donatello". Le opere riflettono molto bene la molteplicità
di interessi, stili e caratteri che vivono oggi tutti i giovani
artisti.
A chiudere questa esposizione 25 foto d’artista. Andrea
Pistolesi, con la sua interpretazione, ha messo in risalto
particolari del Cristo ligneo che sono terribili, temibili e
commoventi. “Ho visto i dolori dell’umanità che spesso
incontro durante i miei servizi: il volto dell’uomo delle
favelas, la magrezza estrema della fame e dei malati senza cura,
la solitudine dell’uomo moderno”.
L’Uomo in Croce
Risposte a Donatello all’alba del terzo Millennio
Mostra di pittura e scultura
Convento Bosco ai Frati
14 luglio - 30 settembre 2001
Orari: Aperto sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle
19
Per informazioni: 055/8347092
e-mail: luomoincroce@libero.it
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