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Segnalazione/ La percezione dello spazio


Riceviamo e pubblichiamo:



Dopo un restauro durato quasi dieci anni, venerdì 29 giugno sarà riaperto al pubblico il Palazzo della Gran Guardia di Verona. Contrappunto monumentale all’Arena, il Palazzo si affaccia su Piazza Bra, nel cuore della città scaligera da poco dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. La sua costruzione iniziò nel 1610, su disegno di Domenico Curtoni, nipote di Michele Sammicheli, e attraverso varie vicissitudini e intervalli operativi fu terminata nel 1821.

I lavori di restauro sono stati diretti dall’Architetto Luigi Calcagni. Destinata a ospitare eventi e manifestazioni di carattere culturale e a divenire polo congressuale, la Gran Guardia viene inaugurata con la mostra La percezione dello spazio.

Le opere appartengono alla famosa collezione Panza di Biumo e provengono dal Guggenheim Museum di New York. Esse rappresentano una delle più importanti e significative raccolte di arte contemporanea al mondo e una delle più interessanti prospettive critiche dedicate al Minimalismo, all'Arte Concettuale e all'Enviromental Art (anni '60 -'70). All’inizio degli anni ’90 una parte importante della Collezione Panza, attraverso donazioni, prestiti, acquisizioni, passa ad arrichire la Collezione Permanente della Fondazione Guggenheim.

Promossa dal Comune di Verona e dalla Civica Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, La percezione dello spazio raccoglie opere di Carl Andre, Dan Flavin, Donald Judd, Sol LeWitt, Robert Morris, Phil Sims, James Turrell, Lawrence Weiner, ed è curata da Giorgio Cortenova, Direttore di Palazzo Forti e storico dell'arte esperto dell'area minimalista e concettuale internazionale. E dal Conte Giuseppe Panza di Biumo, che, in quarant'anni di collezionismo, ha acquistato circa 2.500 opere, più della metà delle quali si trovano oggi nei più importanti musei d’arte contemporanea del mondo, dal Museo Cantonale di Lugano, al Moca di Los Angeles, al Guggenheim di New York.

Le acquisizioni di opere d'arte minimalista da parte di Giuseppe Panza di Biumo - nato a Milano nel 1923 - iniziano a New York intorno alla metà degli anni '60. In quel periodo la struttura, il colore, la materia dell'opera si esprimono in funzione dello spazio. La scelta del luogo, delle modalità di installazione e di illuminazione dell'opera, la possibilità per il pubblico d'interagire con essa rappresentano la parte integrante del progetto degli artisti. Judd, Flavin, Lewitt, Morris e Turrell hanno saputo creare nuove relazioni tra uomo e ambiente, trasformare l’impatto emotivo e intellettuale dell’osservatore nei confronti dell’opera e del suo abitare lo spazio, suggerire una nuova percezione della realtà spaziale stessa. Il luogo espositivo rappresenta dunque un fattore tutt'altro che neutrale rispetto alle potenzialità espressive dell'opera.

La prima occasione per Panza di osservare il legame che l'arte minimalista stabilisce con l'architettura si concretizza nei grandi ambienti della sua dimora barocca, Villa Menafoglio Litta Panza a Varese, donata nel 1996 al Fondo per l'Ambiente Italiano e oggi trasformata in museo.

Gli ampi spazi della Gran Guardia, originariamente destinati agli esercizi militari e cavallereschi, costituiscono la sede ideale per l'ambientazione delle opere della collezione Panza, anche alla luce delle grandi dimensioni che le caratterizzano. Sono sagome elementari di assoluta geometria scandite da ampie stesure di colori puri, realizzate con materiali industriali, ma estremamente raffinate nella cromia così come nella texture, autentiche rivelazioni puriste. Un’arte che la critica ha definito come arte dell’ABC o delle Strutture Primarie; un’arte che si muove tra scultura e architettura, solo apparentemente ‘cool’, straordinariamente evocativa.


Catalogo Electa: testi di Giorgio Cortenova e Angela Vettese.

La percezione dello spazio
Arte Minimal della Collezione Panza dal Guggenheim di New York
A cura di Giorgio Cortenova e Giuseppe Panza di Biumo
29 giugno - 18 novembre 2001
Palazzo della Gran Guardia-Piazza Bra, Verona

Per informazioni:
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti, Verona
tel. 045 8001903, 045 596371




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