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Segnalazione/ Genti in Arme.



Riceviamo e pubblichiamo
:

Il giorno 5 luglio 2001 a Roma, presso il Museo Barracco, sarà inaugurata la mostra archeologica Genti in Arme. Aristocrazie guerriere nella Basilicata antica organizzata dalla Soprintendenza Archeologica della Basilicata in collaborazione con la Sovrintendenza Comunale di Roma.

E’ questo l’ultimo appuntamento di un programma culturale che, grazie ad un protocollo di intesa tra la Regione Basilicata e il Comune di Roma, ha permesso al Museo Barracco di far conoscere il patrimonio archeologico lucano. Un patrimonio di straordinaria ricchezza che ha richiesto ben quattro esposizioni in quattro anni.

Dopo l’acqua e le forme di religiosità ad essa collegate, il vino e gli aspetti conviviali del suo consumo, gli ornamenti come espressione del gusto femminile è ora la volta delle armi e le società dei guerrieri.

La mostra si suddivide in cinque sezioni e si propone di illustrare, attraverso le armi, l’evoluzione culturale delle genti insediate in Basilicata tra il secondo millennio a.C. e il III secolo a.C. La guerra nell’antichità rappresentava infatti uno degli aspetti fondamentali della vita sociale e dei rapporti tra le diverse genti. Le armi non costituivano soltanto uno strumento di guerra, ma si proponevano anche come simboli di prestigio, di appartenenza ad una minoranza privilegiata, collocata al vertice politico ed economico delle società antiche.

La prima sezione della mostra è dedicata alle immagini e agli strumenti della guerra. Sulla base delle raffigurazioni presenti sui vasi a figure nere e a figure rosse, oltre che della coroplastica e delle armi rinvenute nelle sepolture, vengono presentate le armi da offesa, da difesa e gli altri strumenti antichi di guerra, quali il cavallo e il carro.

Con la seconda sezione dedicata a Il rango della guerra nell’età del bronzo e del ferro. Vengono presentate le prime attestazioni di armi in contesti dell’età del bronzo, con pugnali e spade corte per il combattimento corpo a corpo, e dell’età del ferro, con spade lunghe per duelli tra capi.

La terza sezione, dedicata a Opliti e cavalieri in età arcaica comprende i complessi funerari di età arcaica (VI secolo a.C.), sia delle aristocrazie della colonia greca di Metaponto sia delle élites indigene di ambito daunio, enotrio e nord - lucano. In questa sezione vengono illustrati l’ideologia militare della colonia greca di Metaponto e i processi di interscambio culturale tra coloni greci ed élites indigene, nell’aspetto precipuo dell’armamento e delle tecniche di combattimento.

La quarta sezione, dedicata alle Aristocrazie militari del IV secolo a.C. illustra le trasformazioni sociali, politiche ed economiche verificatesi nel corso del IV secolo a.C. e le conseguenti modificazioni nell’armamento e nel modo di combattere. Vengono altresì evidenziati l’arrivo di condottieri stranieri in Italia meridionale, gli scontri dei Lucani con le colonie greche e, successivamente, con Roma.

La quinta sezione, dedicata a La guerra e la sfera religiosa, presenta le armi reali e miniaturistiche rinvenute nei santuari indigeni, offerte per propiziare un esito positivo in battaglia o per ringraziare le divinità (Mefitis, Eracle, Marte) con il bottino di guerra per la vittoria conseguita.

La mostra termina con l’esposizione di un coperchio di pisside a figura rosse (IV secolo a.C.), con l’immagine del trasporto delle armi di Achille da parte delle Nereidi. La raffigurazione allude al noto episodio dell’Iliade (XIX, 1 ss.) e sintetizza gli ideali che le armi hanno rappresentato nell’immaginario maschile nell’Antichità. Le armi rappresentate sul vaso sono la corazza, lo scudo, l’elmo, gli schinieri, la spada con il fodero: la panoplia completa del guerriero aristocratico di IV secolo a.C. che si identifica con l’eroe omerico. Con questo straordinario reperto si conclude, in maniera emblematica, l’esposizione dedicata alle genti antiche della Basilicata e alla loro ideologia guerriera.

Visite guidate alla mostra:
6 luglio - 26 Luglio 3 Settembre - 21 Ottobre
Martedì ore 17.30 Martedì ore 17.30
Giovedì ore 17.30 Giovedì ore 17.30
Domenica ore 10.30

Per informazioni e prenotazioni: Museo Barracco 06/68806848
Biglietto: intero L. 10.000, ridotto L. 8.000


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