Riapre il Museo Centrale del
Risorgimento
Riceviamo e pubblichiamo:
Dopo oltre vent’anni di chiusura, l’Istituto per la Storia del
Risorgimento Italiano promuove la riapertura del Museo Centrale del
Risorgimento all’interno della sua sede storica al Vittoriano-Altare
della Patria. A partire da sabato 2 giugno 2001 si avrà finalmente la
possibilità di ripercorrere la storia del Risorgimento italiano dalla
fine del XVIII secolo fino al termine della prima guerra mondiale,
attraverso cimeli, dipinti, sculture, armi, monete, documenti, filmati
d’epoca inediti e curiosità.
L’evento segna il termine di un lungo lavoro di recupero dei tanti
materiali - armi, opere d’arte, oggetti legati alla storia e ai suoi
protagonisti, disegni, incisioni, monete - che fanno parte delle
collezioni formate alla fine del XIX secolo con il proposito di
illustrare i momenti ed i personaggi centrali degli eventi storici che
portarono all’Unità d’Italia.

Bozzetto del Tricolore
A partire dagli ultimi anni dell’800 vennero raccolte una serie di
testimonianze delle Guerre d’Indipendenza, comprendendo nel novero
delle lotte per la libertà anche la prima guerra mondiale,
considerata come il momento in cui si raggiunse il completamento dei
confini naturali della penisola. Le testimonianze raccolte nel corso
degli anni furono le più svariate passando dai ritratti di Garibaldi,
Mazzini, Cavour, dai dipinti che fissavano le battaglie risorgimentali
alle armi utilizzate dagli eroi del Risorgimento, dalla penna di
Mazzini alla spada di Garibaldi, dai disegni dei pittori-soldato ai
busti-ritratto delle Medaglie d’Oro.
Oggetti diversi che oggi sono diventati dei veri e propri documenti,
delle testimonianze puntuali e rievocative dei fatti e dei
protagonisti dell’epopea risorgimentale. Tutto il percorso
espositivo del Museo diventa pertanto un archivio della memoria del
Risorgimento alimentato dalle suggestioni degli eventi che hanno
creato l’Italia.
L’apertura del Museo è anche il primo risultato significativo dell’accordo
di reciproca collaborazione stipulato tra il presidente dell’Istituto
per la Storia del Risorgimento Italiano, Giuseppe Talamo, e il
presidente dell’Istituto Luce, Angelo Guglielmi, al fine di
valorizzare le comuni risorse storiche e documentarie. L’allestimento
del nuovo Museo Centrale del Risorgimento, realizzato dall’Istituto
per la Storia del Risorgimento Italiano e dall’Istituto Luce con la
cura scientifica di Marco Pizzo, vuole privilegiare un approccio
didattico volto ad illustrare la storia del Risorgimento italiano
dalla fine del XVIII secolo al termine della prima guerra mondiale per
tappe e temi significativi, avvalendosi di apposti sussidi visivi.
Il museo
Lo spazio architettonico dell’allestimento del Museo, all’interno
del complesso monumentale del Vittoriano progettato da alcuni dei più
grandi architetti del primo Novecento italiano (Sacconi, Manfredi),
risulta fortemente impregnato dagli stessi ideali risorgimentali
poichè lungo le pareti sono incisi nel marmo i brani di testi
significativi dei “grandi” della storia d’Italia, in maniera
tale che lo stesso contenitore diventa parte integrante del museo.
Garibaldi, Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele II rivivono attraverso
documenti d’archivio, armi, stampe, disegni, incisioni, cimeli
curiosi. Ecco quindi gli oli su tela di Girolamo Induno, Tranquillo
Cremona, Efisio Oppo, oppure la penna, la sciabola, il bastone
utilizzati da Garibaldi e, addirittura, il paio di jeans da lui
indossati nello sbarco a Marsala; e ancora il volantino tricolore
lanciato da D’Annunzio nell’agosto del 1918 durante il volo su
Vienna, l’affusto di cannone utilizzato nel 1921 per il trasporto
della salma del milite ignoto, la bandiera appartenuta alla Società
dei Mille o lo stivale forato dalla pallottola che colpì Garibaldi
sull’Aspromonte.

GIUSEPPE FORTI, "Assunzione Trionfale - Il trasporto
del Milite Ignoto" (Olio su tela)
Alle grandi individualità del primo salone del Museo Centrale del
Risorgimento segue, nella galleria, la coralità dell’azione: i
cittadini comuni diventano attori di avvenimenti storici quali i moti
del 1848, la repubblica romana, le guerre d’indipendenza, la
spedizione dei Mille. L’ultimo salone è dedicato per intero alla
“grande guerra” drammaticamente rivissuta attraverso preziose foto
d’epoca e toccanti documenti di pittori-soldato.
All’interno del Museo Centrale del Risorgimento l’Istituto Luce ha
realizzato due importanti interventi. Sono state create una serie di
suggestive installazioni incentrate sul film Gloria, realizzato dall’Istituto
Luce nel 1934 con materiali girati sul fronte della guerra ’15 -’18
dagli operatori dell’esercito. Si tratta di installazioni che si
avvalgono di una tecnica ed una impostazione visiva assai sofisticata,
prodotta per la prima volta per un museo in Italia, che combina il DVD
con il CDRom permettendo una visione interattiva che consente la
visione in parallelo di dipinti, disegni, documenti ed altri brani
filmici appositamente restaurati e rimontati per questa occasione.
Questi materiali sono mostrati al pubblico per la prima volta dal
1918.
Sarà allestita, inoltre, una saletta di proiezioni interamente
dedicata al materiale filmico dell’Archivio Storico dell’Istituto
Luce che si avvarrà di una programmazione mirata volta a mettere in
risalto le valenze storico-documentarie dell’Archivio Luce. Si
tratta del primo spazio esistente a Roma interamente dedicato a queste
finalità.
Comitato Scientifico
Giuseppe Talamo, Angelo Guglielmi, Melina Decaro, Sergio La Salvia,
Romano Ugolini, Marco Pizzo.
Catalogo
Il catalogo, realizzato dall’Istituto per la Storia del Risorgimento
Italiano, è arricchito dai saggi di Giuseppe Talamo, Marco Pizzo,
Enrico Pietrogrande. Prezzo £ 40.000.
Materiale filmico
Il film/documento Gloria, restaurato con colonna sonora dolby, è
messo in vendita dall’Istituto Luce e distribuito presso le migliori
librerie, in una duplice versione: Cofanetto con DVD e Cdrom/Cdmovie
con 120 minuti di filmati e apparati critici ed iconografici (£
49.900); Video VHS £ 24.900.
Materiali sonori
Discoteca di Stato
Roma, Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali)
dal 2 giugno 2001
Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
Ingresso Gratuito
Per informazioni: tel. 06/6793526; 06/6793598; fax 06/6782572
Ufficio Stampa: Novella Mirri, tel. 06/3297708; fax 06/3297703; cell.
0335/6077971
e-mail: novellamirri@iol.it
Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da
fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui
Archivio
Attualita' |