Segnalazione/Chiaroscuro
Riceviamo e pubblichiamo:
Chiaroscuro
Casa di Goethe, Roma
25 aprile - 23 luglio 2001
Xilografie a colori di artisti italiani del Rinascimento e del Barocco
provenienti
dalle Kunstsammlungen zu Weimar
Le Kunstsammlungen zu Weimar possiedono circa 200 fogli di xilografie
italiane a colori rare e preziose del periodo che va dal 1500 al 1750.
La tecnica della xilografia a colori è stata sperimentata per la
prima volta in Germania intorno al 1500. Oltre alla piastra graduante,
usata fino a quel momento per le xilografie in bianco e nero, il
procedimento della xilografia a chiaro scuro, prevede la stampa di una
o più tavole a colori, grazie alle quali si ottiene un effetto simile
a quello di un disegno a colori a penna o pennello sfumato.
Ugo da Carpi (1480 - 1530) è il primo in Italia a utilizzare questa
tecnica e nel 1516 ottiene dal Senato della Repubblica di Venezia un
privilegio, cioè il brevetto che due anni dopo fu concesso anche da
papa Leone X. I capolavori di Ugo da Carpi costituiscono il cuore
della mostra.

Ugo da Carpi lavorò con i principali pittori italiani del suo tempo:
a Venezia con Tiziano, dopo il trasferimento a Roma nel 1518 con
Raffaello e Parmigianino. La tecnica della xilografia portata da lui a
una prima fioritura fu utilizzata da Antonio da Trento e Niccolò
Vicentino. A Venezia fu Niccolò Boldrini, che usò in parte modelli
di Tiziano e bozzetti propri. Con le sue xilografie il mantovano
Andrea Andreani (1558/59 - 1629) utilizzò questa tecnica fino all’inizio
del 17° secolo. Il suo capolavoro è la serie di chiaro scuri
realizzata secondo la maniera di Andrea Mantegna Corteo trionfale
di Giulio Cesare.
Bartholomeo Coriolano (circa 1599 - 1676) ha lavorato intorno al 1630
- 1650. Infine Antonio Maria Zanetti (1680 - 1757), utilizzando per la
maggior parte disegni del Parmigianino e Raffaello della sua ricca
collezione realizzò dal1720 più di 70 chiaroscuri in una edizione
limitata a 30 esemplari e per questo molto rara.
Le bellissime stampe dei chiaroscuri di questi e altri artisti
italiani si trovano nella collezione di Weimar, alla costruzione della
quale Johann Wolfgang von Goethe aveva contribuito in modo decisivo.
Il curatore della mostra, Dieter Graf (Bibliotheca Hertziana) ha
scelto i settanta fogli più rappresentativi e più belli, esposti
solo una volta a Weimar nel 1957
La Casa di Goethe è la prima tappa di questa mostra, che rappresenta
un omaggio alla nostalgia di Goethe per l’Italia. Le successive
stazioni della mostra saranno le Kunstsammlungen zu Weimar (19 agosto
- 21 ottobre 2001) e il Haus der Kunst, Monaco (17 ottobre 2002 - 12
gennaio 2003)
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo (IV volume
della serie Im Blickfeld der Goethezeit) di 210 pagine, 70
illustrazioni a colori e ulteriori illustrazioni in lingua tedesca,
corredato da un supplemento in lingua italiana. Prezzo: 40.000 Lire.
Casa di Goethe
Via del Corso 18 (Piazza del Popolo)
00186 Roma Tel./Fax: 06 32 650 412
casa.goethe@flashnet.it
www.casadigoethe.it
Orari: 10.00 - 18.00 Chiuso martedì
Ingresso 5000 Lire, ridotto 3000 Lire
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