Caffe' Europa
Attualita'



Segnalazione/Le Tribł dell'arte



Riceviamo e pubblichiamo:

COMUNE DI ROMA
Sub Commissario alle Politiche Culturali e dello Sport
Sovraintendenza ai Beni Culturali presentano la Mostra
LE TRIBŁ DELL'ARTE, Curatore generale: Achille Bonito Oliva,
Roma, Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea
spazi espositivi ex fabbrica peroni
Via Reggio Emilia, 54
La rassegna e' articolata in due esposizioni
La prima esposizione: Lettrismo, Situazionismo, Gutai, Fluxus ed Events, Happening e Capi Tribł senza Tribł.
Inaugurazione: 24 aprile 2001, ore 18
Durata mostra: 25 aprile - 24 giugno 2001

La seconda esposizione: Mono-Ha, Factory, Azionismo, Techne-Tribł, Video arte, Capi Tribł senza Tribł.
Inaugurazione: 6 luglio 2001, ore 18
Durata mostra: 7 luglio - 7 ottobre 2001


Nel secondo dopoguerra, le Neoavanguardie ripresero lo spirito di ricerca delle Avanguardie storiche, sperimentando nuove tecniche e materiali, ma con estremo realismo presero atto del contesto internazionale altamente trasformato dalla tecnologia. L'arte divenne un prodotto linguistico di un laboratorio che solo metaforicamente rinviava all'ansia di trasformazione del mondo, che animava la strategia delle Avanguardie storiche.

Eppure alcuni gruppi svilupparono, attraverso una poetica collettiva, ma con una produzione individuale di opere, comportamenti oggettivamente alternativi alla mentalitą corrente e a un sistema dell'arte globalizzato da un'economia e da un circuito internazionale.

Tali gruppi, per una forte tensione ideologica e morale, approdarono anche a forme linguistiche avanzate sul piano formale, tanto da influire sulla ricerca artistica con una fertilitą di cui č possibile constatare gli effetti anche sulla produzione delle ultime generazioni.

Questi gruppi hanno sviluppato volontariamente e involontariamente la strategia tipica delle tribł, comportamenti comuni per mentalitą e sistema di vita poggianti appunto su una comune identitą mai espropriatrice delle differenze individuali: gruppi di artisti e mai collettivi anonimi, vere e proprie tribł dell'arte.

La mostra, la prima del genere a livello mondiale, vuole rappresentare con un panorama di opere storiche e attuali, eventi e performance, una mappa di una creativitą slittante e multimediale, frutto della produzione artistica di tribł che non hanno mai perduto la coscienza specifica della ricerca, del senso dell'autonomia dell'arte e di un atteggiamento interdisciplinare verso la produzione dell'opera.


Le tribł storiche sono: Lettrismo, Situazionismo, Gutai, Fluxus ed Events, Happening, Mono-Ha, Factory, Azionismo, Techne-Tribł, Capi Tribł senza Tribł..

Ogni tribł ha uno o pił curatori internazionali per la parte storica e uno o pił giovani curatori per le “Continuitą e sviluppi”. In tal modo si avrą la prima mappa mondiale delle tribł dell'arte nella loro attualitą, senza confinarle in una statica “riserva indiana”. E' prevista, inoltre, una sezione Video arte, trasversale e non legata specificatamente ad una o pił tribł.

Coordinamento generale della mostra: Gino Di Maggio. Assistente per le tribł storiche: Gianluca Ranzi. Coordinamento per “Continuitą e sviluppi”: Cecilia Casorati. Con la collaborazione degli Incontri Internazionali d'Arte.

NOTIZIE UTILI
Orario da martedģ a domenica 9 - 19; festivi 9 - 14;
(lunedģ chiuso)
Biglietteria intero Lire 10.000, ridotto Lire 8.000
Catalogo in due edizioni (italiano-inglese); casa editrice Skira
Attivitą didattica visite guidate per scuole superiori e gruppi,
prenotazione al tel. 06 67107944
Informazioni tel. 06 67107900 / galleria.moderna@comune.roma.it 
Sito Internet www.comune.roma.it/galleriacomunale 
Servizi al pubblico bookshop, caffetteria, mediateca, postazioni multimediali, biblioteca del Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive
Ufficio Stampa Roberto Begnini tel. 06 3204912 fax 06 32656269
rbegnini@tiscalinet.it
 
per Skira - Mara Vitali Comunicazioni, Lucia Crespi
tel. 02 781221 fax 02 76022576 arte@mavico.it 


LETTRISMO
a cura di Sylvain Monsegu
Il Movimento Lettrista, fondato nel 1946 da Isidore Isou, sarą sottolineato soprattutto per il suo ruolo provocatorio, di opposizione, di eversione anarchica e di profondo rinnovamento che ha svolto nella Francia dominata dai vecchi valori culturali della seconda generazione di surrealisti. Accanto a materiali originali, talvolta inediti, come film e documentazione varia, saranno esposti la famosa opera di Maurice Lemaitre Roam, il pezzo delle “scale di parole” di Isidore Isou, video di Bernard Retsike e Corrado Costa.

SITUAZIONISMO
a cura di Mirella Bandini
Il Situazionismo sarą rappresentato da tracce e da opere vere e proprie, con un percorso che ne ricostruirą le vicende salienti, a partire dal Lettrismo e dal Movimento Cobra. L'Internazionale Situazionista (1957-1972) si fonda sulla totale mancanza di opere, il suo significato va giudicato “attraverso la prassi rivoluzionaria” (Debord). Quattro pannelli con fotografie e materiale documentario saranno dedicati ai quattro grandi protagonisti del movimento (Debord, Jorn, Constant, Gallizio).


SITUAZIONISMO. Continuitą e sviluppi
a cura di Lorenzo Benedetti e Alessandra Galletta
Opere di Eredi Brancusi (Italia), Bojan Sarcevic (Olanda), Sisley Xhafa (Albania), Ora Locale (Italia), Tim Rollins & Kos (Usa), Dormice, Johan Grimonprez (Usa), Stalker (Italia), Atelier Van Lieshout (Olanda), De Geuzen (Olanda).

GUTAI
a cura di Koichi Kawasaki
La sezione illustrerą l'aspetto performativo delle ricerche Gutai, mostrandone la fitta interconnessione con l'Happening e le esperienze performative americane ed europee, da John Cage a Yves Klein, all'Azionismo viennese. La sezione prevede l'esposizione di opere di Kazuo Shiraga, Sadamasa Motonaga, Akira Kanayama, Shozo Shimamoto e Atsuko Tanaka, e documentazione originale che delinea la storia e l'evoluzione del movimento.

MONO-HA
a cura di Ysayuki Nakai
La sezione illustrerą, attraverso alcune opere significative dei pił importanti artisti di Mono-Ha, tra i quali Lee U Fan, l'attivitą di una delle pił interessanti tribł dell'arte giapponese del dopoguerra.

GUTAI E MONO-HA. Continuitą e sviluppi
a cura di Ada Lombardi
Opere dei giapponesi Kyupi Kyupi, Bubu + Yoshiko Shimada, Junko Matsumoto, Momoyo Torimitsu, Softpad, Ken Ikeda, Naoya Takahara.

FLUXUS ed EVENTS
a cura di Biljana Tomic e Michel Giroud
coordinamento per la documentazione storica: Francesco Conz.
Per rappresentare il pensiero Fluxus, accanto alle opere originali degli artisti, sarą presente in mostra la documentazione storica, tramite videoproiezioni, film, statement, blow up, ecc. Per caratterizzare questa sezione Ben Vautier scriverą su una parete della sala la storia del movimento, mentre un'altra parete riporterą il diagramma originale di Maciunas. Saranno presenti anche artisti dell'Est, come il gruppo Azioni Collettive, meno noti ma non meno importanti degli altri Fluxus.

HAPPENING
a cura di Jean Jacques Lebel
Una selezione di opere che sono state prodotte o per, o durante, o nello spirito dell'Happening saranno accompagnate dalla documentazione video e fotografica dei pił importanti happening storici. Sarą presente in mostra un diagramma della storia dell'Happening (fino al 1967) con blow-up di immagini di happening storici. Alcune cabine insonorizzate proietteranno film di azioni di Kaprow, Vostell, Oldenburg e Lebel. Inoltre saranno esposte opere di Kaprow e Charlotte Moorman.

FLUXUS E EVENTS. HAPPENING. Continuitą e sviluppi
a cura di Cecilia Casorati e Viktor Misiano
Azioni di Kulik (Russia), Myriam Laplante (Canada), IRWIN (Slovenia), Spencer Tunick (Usa), Meldybekov (Kazhakistan). Opere di Donatella Landi (Italia), Schie 2.0 (Olanda), Alberto Sorbelli (Francia), Edicola notte (Italia), Gruppo Oreste (Italia), Vadim Fishkin (Slovenia). Le azioni si svolgeranno la sera dell'inaugurazione.

FACTORY
a cura di Alessandra Bergero
La sezione si articolerą intorno a materiali di vario tipo inerenti all'attivitą della Factory fondata da Andy Warhol nel 1965. Accanto ad un'unica e particolarissima opera su tela di Warhol saranno esposte opere di Gerard Malanga e di Chris Makos. Saranno proiettati alcuni film diretti da Warhol (Empire, Screen Test, Kiss, Sleep, Mario Banama, ecc.) e una sezione fotografica illustrerą l'attivitą e la storia della Factory.


AZIONISMO
a cura di Lorand Hegyi
coordinamento per la documentazione storica: Beppe Morra
Il Wiener Aktiongruppe di Günter Brus, Otto Muehl, Hermann Nitsch e Rudolf Schwarzkogler sarą rappresentato, data la caratteristica prevalentemente performativa del gruppo, con la proiezione delle azioni degli artisti e delle Abreaktionsspiele di Nitsch. Oltre ai referenti remoti e immediati, sarą documentata la storia del gruppo dalle prime azioni, datate 1962, alle pił recenti, e i rapporti tra il gruppo viennese e altri movimenti.

AZIONISMO. Continuitą e sviluppi
a cura di Dobrila Denegri
Opere di Franz Kepfer, Elke Krystufek (Austria), Cheryl Donegan (USA), Via Lewandowsky (Germania).

TECHNE-TRIBŁ
a cura di Tommaso Trini
La sezione sarą disegnata focalizzando il concetto che arte č la tecnologia per antonomasia ed esponendo alcune opere significative di alcuni episodi fondamentali delle relazioni tra arte e tecno-scienze. Saranno esposte, tra le altre, opere di Robert Rauschenberg, Billy Kluver, Joseph Kosuth, Nam June Paik, Piero Fogliati, Studio Azzurro, Art & Language.

TECHNE TRIBŁ. Continuitą e sviluppi
a cura di Giulio Alessandri e Manuela Gandini
Opere di Apsoluto, Maja Bajevic (Bosnia) ,Olivo Barbieri (Italia) , Diamante Faraldo (Italia), Innocente (Italia), Mark Kostabi (USA), Raffaella Nappo (Italia), Alma Sulievic (Bosnia), Undo-net (Italia).

CAPI TRIBŁ SENZA TRIBŁ
a cura di Danilo Eccher. Assistente: Daniela Lancioni
I Capi Tribł senza Tribł sono quelle figure emblematiche per l'evoluzione delle avanguardie del dopoguerra che non si sono mai agglomerate in un gruppo, ma che hanno determinato delle svolte da cui poi molti altri artisti hanno tratto spunti e ispirazione. In mostra sono presenti opere di Basquiat, Beuys, Boetti, Boltanski, Bourgeois, Broodthaers, Cage, Clemente, Gilbert & George, Klein, Kounellis, Kusama, Manzoni, Morley, Morris, Pascali, Pistoletto, Schifano e Tapies.

VIDEO ARTE
a cura di Valentina Valentini
Sono state individuate alcune aree di produzione e alcuni autori radunati in quattro insiemi: Contro-informazione e lotta politica, Body-Art, Neo-Body, La televisione intelligente, Omaggio a George Maciunas.
La sezione presenta una rassegna di video che durerą due settimane e “La Stanza delle Tribł”, una sorta di camera elettronica con video proiettati su tutte le pareti. Tra le altre saranno presentate opere di: Vito Acconci, Mike Kelley e Ericka Beckman, Shigeko Kubota, Antoni Muntadas, Bruce Nauman, Nam June Paik, Gorilla Tapes, Ciprģ e Maresco.

Il catalogo delle Tribł dell'arte, in due edizioni (italiano-inglese), č diviso in due sezioni: La prima, che documenta l'intera mostra, contiene il saggio generale di Achille Bonito Oliva e quelli specifici su ogni tribł dei singoli curatori; la seconda, a cura di Angelo Capasso e Rossella Caruso, delinea le tribł dell'arte dalla fine dell'Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale. Redazione del catalogo a cura di Rossella Caruso.

DIDASCALIE FOTO MOSTRA
TRIBU' DELL'ARTE
1 Pino Pascali, Contraerea, 1965 (sezione CAPI TRIBU' SENZA TRIBU');
2 Alberto Sorbelli, L'Agressé, 1999, 48° Biennale di Venezia (sezione FLUXUS e
EVENTS/HAPPENING. Continuitą e sviluppi);
3 Andy Warhol, Mao, 1973 (sezione FACTORY)
4 Atelier Van Lieshout, Modular Mobile Home, 1995/96, video (sezione SITUAZIONISMO.
Continuitą e sviluppi);
5 Ben Vautier, Pąs cōté pas n'importe oł, installazione 1989 (sezione FLUXUS e EVENTS);
6 Charlotte Moorman, performance, 1975 (sezione FLUXUS e EVENTS);
7 De Geuzen, Democracy: Do Not Clean, 2000 (sezione SITUAZIONISMO. Continuitą e sviluppi);
8 John Cage, Installazione ( sezione CAPI TRIBU' SENZA TRIBU');
9 Jiro Yoshihara, Senza titolo, 1960 (sezione GUTAI);
10 Johan Grimonprez, Dial H-I-S-T-O-R-Y, 1995/97, still dal video (sezione SITUAZIONISMO.
Continuitą e sviluppi);



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