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Paper Road: lo spirito leggero della forma



Tina Cosmai




Paper Road, la mostra di opere su carta realizzate da oltre cento artisti provenienti da tutto il mondo, mette in scena espressioni artistiche quasi sconosciute in Italia. Inaugurata lunedì 15 gennaio, sarà presente fino al 4 febbraio presso una nuova ala del Museo del Corso in Roma, uno spazio espositivo nel centro storico della capitale, inaugurato nel febbraio 1999, che si distingue per il suo carattere fortemente innovativo sotto il profilo tecnologico e multimediale. Dispone infatti di un Teatro Virtuale e di un Cyber Cafè, con numerose postazioni Internet dalle quali è possibile collegarsi tramite il sito del museo , con i più importanti musei del mondo.


La peculiarità di questa esposizione risiede nell’aspetto manuale: gli artisti che vi partecipano, hanno fatto da sé la carta stessa usata per la creazione delle loro opere. L’arte ritrova così la sua essenza, che non è soltanto impulso, idea, come molte filosofie hanno affermato, ma anche e soprattutto lavoro fisico, fatica e gioia di creare. E’ l’essenzialità della forma che emerge in questa esposizione, lo spirito simbolico ma soprattutto creativo che la forma possiede in sé.

La carta, essendo un materiale molto antico, ha sempre occupato un ruolo importante nell’arte. Dalle prime creazioni con il papiro e in seguito con il cartone, il cartongesso, la cartapesta, alle composizioni, in epoca medievale, in cui parti cartacee venivano inserite nei dipinti. Nella cultura orientale, la carta ha sempre assunto valore di creatività, di ritmi e forme particolari. Ma è nel ventesimo secolo che acquista un ruolo definito in campo artistico, un valore di levità rispetto ad un’espressione che rischia di indurirsi, di assumere un ruolo monolitico.

La carta, con la sua leggerezza, la sua duttilità e tattilità, apre le porte alle infinite possibilità del percorso artistico. Tutto diviene possibile nelle molteplici forme della creazione, forme lievi e intense.

L’evento, prodotto dall’Associazione Abbazia di Spineto e allestito da Lucia Barata, Luciano Pandiani e Marco Borgogni, propone l’esposizione di piccole sculture e di numerosi dipinti. Due particolari sezioni sono dedicate ai gioielli e alla moda in carta.

Partecipano all’esposizione artisti in gran parte scandinavi: Margarete Mannervik, Kerstin Svanberg, Anne Vilsboll; ma ci sono anche presenze importanti dalla Germania, dall’Argentina, dall’Australia, dagli Stati Uniti, con un folto gruppo tra cui Catherine Nash e dall’Olanda, Paese che è sede di un’importante biennale di Paper Art.



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