“Liberatevi dal chintz!”. Per mesi, la grande campagna
pubblicitaria di Ikea ha sfidato quello che, con il tweed e il tartan,
è il sinonimo di ‘stile’ e tradizione inglese. In questo paese l’attaccamento
del cittadino medio alla moquette, ai motivi floreali, ai mobili
vittoriani originali o rifatti, ha costituito, per quasi mezzo secolo,
terreno fertile per dibattiti, ricerche universitarie e sondaggi . Il
risultato è un paradosso: l'esistenza in Inghilterra di alcune tra le
più prestigiose scuole di design del mondo, quali il Royal College e
il St. Martins College of Art, nelle quali si sono formati grandi
talenti contemporanei come Jasper Morrison, e la concomitante e
persistente dominazione sul mercato di prodotti di arredo di forte
impronta tradizionale.
Da qualche anno però l’endemica emigrazione dei giovani
neo-diplomati inglesi verso paesi più aperti nei confronti del design
quali l’Italia è rallentata. Risultato questo non solo del successo
di catene di arredamento moderno quali Ikea e Habitat, ma anche del
diffondersi di iniziative mirate a promuovere il disegno d’arredo
moderno. Culmine di questa attività promozionale è Design Week a
Londra, una settimana di eventi che da qualche anno propone all’inizio
di Ottobre novità nazionali ed internazionali nel settore dell’arredo
d’interni.

Fulcro di questa iniziativa è "100% Design", una mostra
sita ad Earl’s Court che in soli cinque anni si è affermata come l’evento
clou nel settore dell’arredo di interni. Quest’anno, dal 5 all’8
ottobre , oltre 400 espositori provenienti da tutto il mondo
presenteranno, nello spazio disegnato da Ben Kelly, le ultime novità
nel settore immobiliare, tessile, illuminazione e accessori per la
casa. Nomi affermati quali Kartell, Cappellini e Cassina presenteranno
i loro prodotti sul mercato inglese mentre giovani o meno affermate
case produttrici e designer emergenti avranno la possibilità di farsi
conoscere dalla stampa e da clienti internazionali.
Sebbene di breve durata, e diversi tra loro, tutti gli incontri, le
attività e le proposte che hanno luogo o trovano spazio durante
Design Week hanno in comune la fiducia nel nuovo, come riflesso o
intuito di un mondo in continua evoluzione. Come tali, la loro
influenza su studenti, addetti ai lavori e pubblico va, ogni anno, ben
al di là di questi quattro giorni.
Tra i produttori inglesi Keen presenta una collezione di mobili
realizzata da designer appartenenti a generazioni diverse, dal grande
maestro del design britannico post-bellico Robin Day all’enfant
prodige Thomas Heatherwick, al neo-diplomato del Royal College
Matthias Bengtsonn. Isokon Plus presenta il nuovo scaffale e tavolini
Wing di Michael Sodeau insieme a nuovi modelli dello scaffale Loop di
Barber Osgerby mentre CA1, che ha curato l’arredamento del
Westbourne Hotel, espone una nuova collezione che comprende, fra l’altro,
un letto a baldacchino in olivo e acciaio con comodini. Nel settore
accessori occorre menzionare la nuova linea di maniglie ‘Sembla’
di A.S.K. per Allgood.
Tra i designer indipendenti, Jane Atfield, famosa per il suo uso di
materiali riciclabili, lancia una nuova serie di sedie di paglia
rivestite di plastica derivata dal manto stradale, mentre Caterina
Fadda presenta un set per colazione di forma organica in ceramica e
una fruttiera in acrilico che trasforma la frutta in materia
fluttuante.
Più numerosa che negli anni precedenti, la presenza della giovane
generazione. El Ultimo Grito, il trio spagnolo, ma operativo in
Inghilterra, presenta ufficialmente la sua ultima creazione, un
contenitore per biancheria da lavare in materiale elastico, chiamato
ironicamente ‘What Goes Down....Must Come Up’ (tr. "ciò che
va giù deve tornar su"). Il gruppo Inflate, altra star del
giovane design britannico, famoso per i suoi oggetti e mobili
gonfiabili, introduce al pubblico una nuova generazione di prodotti.
Tra questi un letto ‘portatile’ costituito da 5 elementi modulari
la cui caratteristica principale è la maneggiabilità.
Si è detto che "100% Design" è il fulcro di una frenetica
attività che si snoda per l’intera Londra. Ogni negozio di disegn
presenta infatti durante questa settimana un centro espositivo. Così
nel nord della città Coexistence (288 Upper Street, N1, tel. 020-7354
8817) presenta mobili della compagnia belga Artifort, famosa per i
suoi disegni organici durante gli anni ‘60 mentre a Twentytwentyone
(274 Upper Street, N1, tel. 020-7229 9886) Robin Day partecipa con
Gitta Gschwendtner e Michael Sodeau a Childsform, una mostra di
giochi, mobili e materiali didattici destinati a bambini dai due ai
sei anni.
Per il disegno di tendenza, occorre spostarsi a ovest, dove Bowles
& Linares (32 Hereford Road, W2, tel. 020-72229 9886 ) presentano
la loro nuova collezione di mobili, luci e vetri nell’omonimo
negozio mentre Vessel (114 Kensington Park Road, W11, tel. 020-7727
8001) presenta i vetri disegnati da Tom Dixon e Nigel Coates e
prodotti da Salviati. In pieno centro persino Harrods (4-8
Knightsbridge, SW1, 020-7225 5662) è contagiato dalla febbre del
moderno: nel nuovo dipartimento di design contemporaneo trionfa Big
Snake, una scultura-sedia opera della ditta svedese Asplund in
collaborazione con Stefano Giovannoni, Marc Newson, James Irvine e
Jasper Morrison.
La presenza scandinava continua a Skandium (72 Wigmore Street, W1,
tel. 020-7935 2077), che presenta un’installazione del gruppo
finlandese Snowcrash. Ancora disegno di tendenza nell’est dove SCP
(135-139 Curtain Road, EC2, tel. 020-77391869 ) propone Who’s Afraid
of Visual Candy?, una selezione di dieci fra artisti e designers
scelti per il loro approccio ironico. Infine Viaduct (1-10 Summer’s
Street, EC1, tel. 020-7278 8456 ) presenta mobili di Martin Van
Severen, Zeus e vasi disegnati da Sebastian Bergne per Driade.
A dispetto delle novità, fin qui il panorama di Design Week echeggia
le attività e i formati espositivi caratteristici di fiere
tradizionali come Milano o Colonia. La fondazione di Designers Block
tre anni fa ha creato un nuovo concetto e contesto espositivo portando
il design contemporaneo in spazi architettonici dalle atmosfere
uniche. Dal primo evento tenuto negli spazi industriali di un’ex
fabbrica di birra nell’Est End, la mostra si è trasferita l’anno
scorso sotto i sepolcrali archi abbandonati di una ferrovia.
Quest’anno, Designers Block 2000 (St. Pancras Chambers, Euston Road,
King’s Cross, tel. 020- 88060282 ) utilizza le splendide sale delle
neo-gotiche St Pancras Chambers a King’s Cross. Questo edificio
vuoto da anni improvvisamente, e solo per quattro giorni, torna ad
animarsi, la sua architettura viene esaltata e al tempo stesso fa da
cornice alla creatività contemporanea. Le immense scalinate
semicircolari riverberano illuminate da miriadi di Fly Candle Fly, la
candela sospesa dell’austriaco George Baldele prodotta da Ingo
Maurer.
In 21 grandiose sale affrescate 35 designer provenienti da tutta
Europa, Jackie Piper presenta un rilettura di modelli tradizionali di
sedie da Thonet ad Arne Jacobsen mentre il giovane team Gusto propone
due nuovi prodotti, ‘Kidley’ una tavoletta per scrivere e
disegnare ,e la lampada ‘Altitude’. Forte il contingente
scandinavo con proposte altamente suggestive per l'illuminazione come
‘The Pillow’, una lampada flessibile e mobile disegnata da Sanne
Lund Traberg che può avvolgere come una coperta, essere posata sul
pavimento o rimanere appesa al muro. Dalla Danimarca, Louise Campbell
propone un armadio e la sedia ‘Sushi’, mentre dalla Svezia Olof
Kolte presenta una serie di lampade prodotte da David Design A.B. e
candelabri in ottone prestampato.
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