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100% Design



Daniela Mecozzi



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“Liberatevi dal chintz!”. Per mesi, la grande campagna pubblicitaria di Ikea ha sfidato quello che, con il tweed e il tartan, è il sinonimo di ‘stile’ e tradizione inglese. In questo paese l’attaccamento del cittadino medio alla moquette, ai motivi floreali, ai mobili vittoriani originali o rifatti, ha costituito, per quasi mezzo secolo, terreno fertile per dibattiti, ricerche universitarie e sondaggi . Il risultato è un paradosso: l'esistenza in Inghilterra di alcune tra le più prestigiose scuole di design del mondo, quali il Royal College e il St. Martins College of Art, nelle quali si sono formati grandi talenti contemporanei come Jasper Morrison, e la concomitante e persistente dominazione sul mercato di prodotti di arredo di forte impronta tradizionale.

Da qualche anno però l’endemica emigrazione dei giovani neo-diplomati inglesi verso paesi più aperti nei confronti del design quali l’Italia è rallentata. Risultato questo non solo del successo di catene di arredamento moderno quali Ikea e Habitat, ma anche del diffondersi di iniziative mirate a promuovere il disegno d’arredo moderno. Culmine di questa attività promozionale è Design Week a Londra, una settimana di eventi che da qualche anno propone all’inizio di Ottobre novità nazionali ed internazionali nel settore dell’arredo d’interni.


Fulcro di questa iniziativa è "100% Design", una mostra sita ad Earl’s Court che in soli cinque anni si è affermata come l’evento clou nel settore dell’arredo di interni. Quest’anno, dal 5 all’8 ottobre , oltre 400 espositori provenienti da tutto il mondo presenteranno, nello spazio disegnato da Ben Kelly, le ultime novità nel settore immobiliare, tessile, illuminazione e accessori per la casa. Nomi affermati quali Kartell, Cappellini e Cassina presenteranno i loro prodotti sul mercato inglese mentre giovani o meno affermate case produttrici e designer emergenti avranno la possibilità di farsi conoscere dalla stampa e da clienti internazionali.

Sebbene di breve durata, e diversi tra loro, tutti gli incontri, le attività e le proposte che hanno luogo o trovano spazio durante Design Week hanno in comune la fiducia nel nuovo, come riflesso o intuito di un mondo in continua evoluzione. Come tali, la loro influenza su studenti, addetti ai lavori e pubblico va, ogni anno, ben al di là di questi quattro giorni.

Tra i produttori inglesi Keen presenta una collezione di mobili realizzata da designer appartenenti a generazioni diverse, dal grande maestro del design britannico post-bellico Robin Day all’enfant prodige Thomas Heatherwick, al neo-diplomato del Royal College Matthias Bengtsonn. Isokon Plus presenta il nuovo scaffale e tavolini Wing di Michael Sodeau insieme a nuovi modelli dello scaffale Loop di Barber Osgerby mentre CA1, che ha curato l’arredamento del Westbourne Hotel, espone una nuova collezione che comprende, fra l’altro, un letto a baldacchino in olivo e acciaio con comodini. Nel settore accessori occorre menzionare la nuova linea di maniglie ‘Sembla’ di A.S.K. per Allgood.

Tra i designer indipendenti, Jane Atfield, famosa per il suo uso di materiali riciclabili, lancia una nuova serie di sedie di paglia rivestite di plastica derivata dal manto stradale, mentre Caterina Fadda presenta un set per colazione di forma organica in ceramica e una fruttiera in acrilico che trasforma la frutta in materia fluttuante.

Più numerosa che negli anni precedenti, la presenza della giovane generazione. El Ultimo Grito, il trio spagnolo, ma operativo in Inghilterra, presenta ufficialmente la sua ultima creazione, un contenitore per biancheria da lavare in materiale elastico, chiamato ironicamente ‘What Goes Down....Must Come Up’ (tr. "ciò che va giù deve tornar su"). Il gruppo Inflate, altra star del giovane design britannico, famoso per i suoi oggetti e mobili gonfiabili, introduce al pubblico una nuova generazione di prodotti. Tra questi un letto ‘portatile’ costituito da 5 elementi modulari la cui caratteristica principale è la maneggiabilità.

Si è detto che "100% Design" è il fulcro di una frenetica attività che si snoda per l’intera Londra. Ogni negozio di disegn presenta infatti durante questa settimana un centro espositivo. Così nel nord della città Coexistence (288 Upper Street, N1, tel. 020-7354 8817) presenta mobili della compagnia belga Artifort, famosa per i suoi disegni organici durante gli anni ‘60 mentre a Twentytwentyone (274 Upper Street, N1, tel. 020-7229 9886) Robin Day partecipa con Gitta Gschwendtner e Michael Sodeau a Childsform, una mostra di giochi, mobili e materiali didattici destinati a bambini dai due ai sei anni.

Per il disegno di tendenza, occorre spostarsi a ovest, dove Bowles & Linares (32 Hereford Road, W2, tel. 020-72229 9886 ) presentano la loro nuova collezione di mobili, luci e vetri nell’omonimo negozio mentre Vessel (114 Kensington Park Road, W11, tel. 020-7727 8001) presenta i vetri disegnati da Tom Dixon e Nigel Coates e prodotti da Salviati. In pieno centro persino Harrods (4-8 Knightsbridge, SW1, 020-7225 5662) è contagiato dalla febbre del moderno: nel nuovo dipartimento di design contemporaneo trionfa Big Snake, una scultura-sedia opera della ditta svedese Asplund in collaborazione con Stefano Giovannoni, Marc Newson, James Irvine e Jasper Morrison.

La presenza scandinava continua a Skandium (72 Wigmore Street, W1, tel. 020-7935 2077), che presenta un’installazione del gruppo finlandese Snowcrash. Ancora disegno di tendenza nell’est dove SCP (135-139 Curtain Road, EC2, tel. 020-77391869 ) propone Who’s Afraid of Visual Candy?, una selezione di dieci fra artisti e designers scelti per il loro approccio ironico. Infine Viaduct (1-10 Summer’s Street, EC1, tel. 020-7278 8456 ) presenta mobili di Martin Van Severen, Zeus e vasi disegnati da Sebastian Bergne per Driade.

A dispetto delle novità, fin qui il panorama di Design Week echeggia le attività e i formati espositivi caratteristici di fiere tradizionali come Milano o Colonia. La fondazione di Designers Block tre anni fa ha creato un nuovo concetto e contesto espositivo portando il design contemporaneo in spazi architettonici dalle atmosfere uniche. Dal primo evento tenuto negli spazi industriali di un’ex fabbrica di birra nell’Est End, la mostra si è trasferita l’anno scorso sotto i sepolcrali archi abbandonati di una ferrovia.

Quest’anno, Designers Block 2000 (St. Pancras Chambers, Euston Road, King’s Cross, tel. 020- 88060282 ) utilizza le splendide sale delle neo-gotiche St Pancras Chambers a King’s Cross. Questo edificio vuoto da anni improvvisamente, e solo per quattro giorni, torna ad animarsi, la sua architettura viene esaltata e al tempo stesso fa da cornice alla creatività contemporanea. Le immense scalinate semicircolari riverberano illuminate da miriadi di Fly Candle Fly, la candela sospesa dell’austriaco George Baldele prodotta da Ingo Maurer.

In 21 grandiose sale affrescate 35 designer provenienti da tutta Europa, Jackie Piper presenta un rilettura di modelli tradizionali di sedie da Thonet ad Arne Jacobsen mentre il giovane team Gusto propone due nuovi prodotti, ‘Kidley’ una tavoletta per scrivere e disegnare ,e la lampada ‘Altitude’. Forte il contingente scandinavo con proposte altamente suggestive per l'illuminazione come ‘The Pillow’, una lampada flessibile e mobile disegnata da Sanne Lund Traberg che può avvolgere come una coperta, essere posata sul pavimento o rimanere appesa al muro. Dalla Danimarca, Louise Campbell propone un armadio e la sedia ‘Sushi’, mentre dalla Svezia Olof Kolte presenta una serie di lampade prodotte da David Design A.B. e candelabri in ottone prestampato.



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