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In difesa di cuore e amore
Gigi D'Alessio con Bibi David
"San Valentino è la festa degli innamorati e resta per ognuno di noi una ricorrenza particolare. Io ho dedicato una canzone, intitolata proprio San Valentino al 14 febbraio, la canzone di una solitudine e di un rimpianto d'amore"- Il cantante napoletano Gigi D'Alessio, chansonnier romantico per eccellenza, in questa intervista a Caffè Europa spiega il senso della festa degli innamorati e ci racconta la storia delle sue canzoni d'amore, quasi tutte melodiche e "strappacore".
Perché hai scritto un brano proprio su San Valentino?
Ho cercato di riportare lo stato d'animo disperato e triste di chi, in un giorno come il 14 febbraio, si ritrova solo e ripensa a un amore finito.Sono convinto che, per quanti a San Valentino sono senza l'uomo o la donna che amano, si accentui la sofferenza e mi è parso giusto regalare loro almeno una canzone.
Quali sono le canzoni d'amore del tuo repertorio che ritieni piu' significative per la tua vita?
Dell'ultimo album forse Sei importante e Io vorrei. Del precedente Insieme a lei. Ma ripescherei anche brani di qualche tempo fa, come Dove sei e le canzoni che ho portato al festival di Sanremo, Non dirgli mai nel 2000 e Tu che ne sai nel 2001.
Quali canzoni sono davvero autobiografiche?
Le canzoni che scrivo partono tutte da una verità, solo in un secondo momento entra in gioco la fantasia. A volte mi servo di nomi molto musicali come Annarè, Carmè o Maria, perché hanno una sonorità particolare. Ogni canzone è in qualche modo una foto virtuale della mia vita, ciascuna ha un proprio movimento, sono un po' come i figli.
Qual è in assoluto il brano al quale ti senti piu' legato?
Sento vicinissimi tutti i brani sulla mia Napoli, quella dei vicoli, del lungomare, del porto, di tanti anni fa, come Guagliuncè o Mezz'ora fa. La canzone piu' bella del penultimo album è per me Il cammino dell'età. Sono molto affezionato a questo brano perché vi ho predetto quello che succederà ai miei figli. A loro, sicuramente, è dedicato.
Chi sono i tuoi "maestri" musicali?
Claudio Baglioni e Lucio Dalla prima di tutto, poi tanti altri grandi cantautori italiani. Ho studiato musica classica al conservatorio e sono cresciuto in una città formidabile dal punto di vista musicale come Napoli.
Quali progetti e sogni hai per il futuro?
Per ora mi dedicherò all'attività live. Sto per iniziare un tour mondiale che mi terrà all'estero per parecchi mesi. Fino ad oggi ho scritto tre o quattro canzoni nuove. Il mio sogno nel cassetto adesso è assistere alla nascita del mio terzo figlio e vedere gli ospedali vuoti.
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