La famiglia nell'arte
Riceviamo e pubblichiamo:
La Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, per iniziativa del suo Presidente Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, affronta uno dei temi artistici più importanti e significativi dell'identità nazionale italiana: la Famiglia. Il Presidente Emanuele ha voluto che la si rileggesse nell'arte, secondo la lezione della Costituzione, come valore fondante della società italiana. Lo fa con una grande Mostra "La Famiglia nell'arte. Storia ed immagini nell'Italia del XX secolo" nel Museo del Corso, pure della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, che si terrà dal 22 novembre 2002 al 9 marzo 2003.

Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, e curata da Claudio Strinati, Soprintendente al Polo Museale di Roma, da Fabio Benzi, da Alessandra Maria Sette e da Paola Magni, in collaborazione con Paul Ginsborg e Alberto Abruzzese, la Mostra, che presenta un taglio storico-artistico, è un excursus su come il tema e l'"istituzione" della Famiglia sono stati visti, interpretati e rappresentati dai più grandi artisti italiani del Novecento, fino ad arrivare ad alcuni accenni di contemporaneo.

L'esposizione, che presenta circa 120 opere, tra dipinti e sculture realizzate dai più importanti artisti del Novecento italiano, coglie in modo originale la storia della Famiglia italiana.
Dall'arte emerge la peculiare importanza della Famiglia nella società italiana e la sua centralità nella vita del Paese.
Dalla famiglia patriarcale della prima rivista 'Famiglia Cristiana' alla propaganda fascista per la maternità, dalla mamma manager al padre casalingo, dalle famiglie mezzadrili a quelle padronali, dalle famiglie contadine a quelle inurbate, la Mostra proporrà una serie di spaccati della nostra storia.
La Mostra
Suddividendo l'argomento in sezioni tematiche, la Mostra ripercorrerà i momenti principali degli artisti sul tema della Famiglia.

Le sezioni tematiche sono: Idillio (la relazione, il corteggiamento, l'evoluzione del rapporto, i condizionamenti sociali e le volontà private, l'impegno, i ruoli, la costruzione della Famiglia); Moglie e madre (la scelta della maternità, il doppio ruolo della donna, i figli); Padri (il rapporto educativo ed affettivo tra genitore e figlio); L'intimità quotidiana e i luoghi della Famiglia (il focolare domestico come punto di riferimento, spazio deputato allo svolgersi della vita familiare, rifugio dal mondo esterno o espressione del raggiungimento di uno status economico e sociale; la vita familiare e le relazioni tra i suoi membri); Immagine della Famiglia (dall'interno all'esterno, qual è stata e qual è l'immagine della Famiglia attraverso ritratti personali e di gruppo); Dalla reclame allo spot (l'immagine della Famiglia resa dalle campagne pubblicitarie che hanno avuto ed hanno, come tema e target, la Famiglia).

Queste sezioni andranno a creare un percorso nel quale la Famiglia è intesa ed analizzata come intima unione tra due individui, che si relazionano dapprima tra loro, poi con i figli, e successivamente con il contesto sociale in cui sono inseriti. Per realizzare ciò, in Mostra saranno presenti opere d'arte attinenti ai temi sopra indicati, che illustreranno inoltre come le realtà familiari siano state interpretate nei vari periodi presi in analisi dai curatori.

Tra gli artisti e le opere più significative, segnaliamo:
Giacomo Balla, Ritratto della sorella della Signora Pisani con il fidanzato, 1901;
Giacoma Balla, Noi quattro allo specchio, 1945, Roma, Galleria Nazionale d'Arte moderna;
Umberto Boccioni, Tre donne, 1909-1910, Milano, collezione Banca Intesa BCI;
Carlo Carrà, Madre e figlio, 1934, Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata;
Giorgio De Chirico, Giorgio e Isa, 1938;
Antonio Donghi, Donne per le scale, 1929;
Antonio Donghi, Ritratto di madre e figlia, 1942;
Achille Funi, Maternità, 1921;
Virgilio Guidi, Donna che si leva, 1920;
Renato Guttuso, Mimise che dorme, 1940;
Arturo Martini, Gli amanti, 1920 ca.;
Fausto Melotti, Altorilievo con figure, 1948 ca.;
Ubaldo Oppi, Ritratto del pittore con la moglie, 1920;
Fausto Pirandello, Mosè salvato, 1931 ca.;
Fausto Pirandello, La famiglia dell'artista, 1942;
Michelangelo Pistoletto, Ritratto di famiglia;
Gaetano Previati, Georgica, 1905;
Aristide Sartorio, Mattino a Fregene, 1926;
Alberto Savinio, Padre e Figlio, 1947;
Alberto Savinio, Les parents, 1930;
Scipione, Caino e Abele, 1932;
Mario Schifano, La madre, 1972;
Gino Severini, Ritratto della famiglia Severini, 1936;
Mario Sironi, Famiglia del minatore, 1933-34;
Armando Spadini, La famiglia, 1913.
Dalla reclame allo spot
Accanto al punto di vista storico-artistico, la Mostra propone una sezione dedicata alla pubblicità e alla comunicazione. Tale sezione, presentata da un testo di Alberto Abruzzese, è intitolata "Dalla reclame allo spot" ed è realizzata in collaborazione con il Museo Civico di Treviso, la Raccolta Salce, l'Archivio storico della Fiat, l'Archivio storico Barilla, l'Archivio Benetton, gli archivi di alcuni periodici e la J.Walter Thompson Italia.
Sin dalla sua nascita, la pubblicità è stata specchio degli andamenti del costume e spia straordinaria degli orientamenti del gusto e delle mode. E senza dubbio la famiglia, intesa come centro e fonte di consumi, è uno dei primi interessi della comunicazione pubblicitaria. Tanti e diversi, infatti, sono i prodotti destinati ad un consumo familiare, distinti per fasce d'età, per tipologie, per esigenze e così via.
Paul Ginsborg, riprendendo le parole dell'antropologo Daniel Miller, definisce il consumo come "l'avanguardia della storia", sottolineando come ci siano stati andamenti variabili riguardo i consumi, che hanno riflettuto i vari momenti storici. Se, infatti, "nella prima parte del secolo la povertà limitava la qualità e la varietà dei consumi a gruppi ristretti di popolazione italiana, nella seconda metà del Novecento l'esplosione del consumismo divenne una delle forze trainanti per lo sviluppo del Paese". Analizzare i consumi delle famiglie è, dunque, "una delle chiavi per comprendere i comportamenti delle famiglie nell'Italia contemporanea, le loro potenzialità, le loro debolezze".
Il materiale presentato, tra cui illustrazioni, manifesti d'artista, copertine di riviste e periodici, cartoline, ecc., fino alle reclame in bianco e nero e agli spot più contemporanei, mette in evidenza, non senza una punta di ironia, un'altra delle forme iconografiche relative alla famiglia. 
La sezione della Mostra è divisa in tre ampie aree merceologiche che costituiscono i settori verso i quali maggiormente è rivolto il fabbisogno e il consumo familiare. Essi sono: la casa (elettrodomestici; pulizia della casa; igiene personale); il cibo e l'abbigliamento; le automobili. Il video, realizzato per l'occasione attraverso il montaggio di spezzoni d'archivio dagli anni Trenta al boom economico degli anni Sessanta fino al contemporaneo, è un documentario dedicato alla "Famiglia italiana e la sua evoluzione", misurata e descritta in funzione dell'aumento del benessere della famiglia media. Poche ma significative immagini descriveranno il cambiamento della percezione del nucleo famigliare in funzione della pubblicità televisiva. L'intenzione è quella di mostrare come lo descriveva il cinema e, da Carosello in avanti, come la tv e la pubblicità lo rappresentassero.
Catalogo
Il catalogo, edito da De Luca Editori, presenta, attraverso l'analisi di studiosi di diverse discipline, i vari punti di vista attraverso i quali "guardare" la famiglia: Claudio Strinati, Soprintendente al Polo Museale di Roma; Fabio Benzi, Ordinario di Storia dell'Arte all'Università di Chieti; Paul Ginsborg, Ordinario di Storia Contemporanea all'Università di Firenze; Alberto Abruzzese, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università La Sapienza di Roma; Giangiulio Radivo, giornalista presso Radio Vaticana.
La Mostra del Museo del Corso della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma è organizzata da Alessandra Maria Sette e Sandro Polci (Serico S.r.l.)
La famiglia nell'arte
Storia ed immagini nell'Italia del XX secolo
22 novembre 2002 - 9 marzo 2003
Roma, Museo del Corso
Via del Corso, 320
Inaugurazione: giovedì 21 novembre 2002 ore 18.00
Orario: 10-20, chiuso lunedì
Biglietto d'ingresso: euro7, 50 intero, euro5 ridotto
Per informazioni: tel. 06.6786209
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