
|
Diario dei mondiali (italiani) 11
di Andrea Salerno
Ci toccherà la Corea, il che è tutto un programma. Passavo per Trastevere
e già si potevano ascoltare le prime preoccupazioni: "So forti. Quelli
se magnano i cani, se magneranno pure Totti e Vieri". Il ragionamento,
un po razzista ma pragmatico, non fa una grinza. Poteva andarci meglio
(gli Usa), poteva andarci peggio (i portoghesi che invece se ne tornano
a casa. Ecco dove stava il non c'è due senza tre). Passano anche Giappone
e Belgio e da domani inizieranno gli ottavi. Pare che il Trap voglia
far giocare Del Piero e Totti, con Vieri. Se lo farà, forse stavolta
si andrà lontano. Al contrario di quello che successe nel '98 con
il dualismo tra Baggio e Del Piero. Mio nipote Teo continua ad ascoltare
giorno e notte la musica del Padrino, proprio quella di Rota. Va a
rota, si potrebbe dire. Chissà quale ragionamento scaramantico si
cela dietro tanta fantasia. Forse nulla, forse del mondiale gli interessa
poco, come non capirlo visto che ha gli esami di terza media. A proposito
di esami, ieri un maestro elementare mi ha confessato che giovedì
per vedere la partita dell'Italia hanno passato il compito a tutti,
per finire in tempo. Meglio tutti promossi che perdere gli azzurri.
E' già pronta la nuova classe dirigente: Forza Italia.
Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da
fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui
Archivio
Attualita' |
|
  
|