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Diario dei mondiali (italiani) 4
di Andrea Salerno
Stavo guardando la
partita Uruguay-Francia. Partita brutta, tutta sui nervi, tutta
braccetto, tutta paura di non perdere (usciranno tutte e due dopo il
pareggio?). Un giocatore tinto biondo, la punta uruguagia di cui mi
sfugge il nome, ha commesso un brutto fallo su Viera, un'entrata con
i tacchetti sul ginocchio che l'arbitro non ha neanche visto. In
quel momento è successo qualcosa. E' successo che il pubblico delle
gare giapponesi segue sui megaschermi dello stadio i replay della
partita. Ha così potuto vedere un fallo difficile da distinguere
dalle tribune e ha cominciato a fischiare sia l'arbitro sia il
giocatore scorretto. Insomma una vera moviola in campo capace di
influire sul gioco. In che modo? Beh, quando c'è un'azione dubbia
l'arbitro capisce subito se ha fatto una cavolata oppure no e il suo
arbitraggio, c'è da giurarci sopra, non sarà più lo stesso. Nel
caso citato il pubblico ha fischiato così tanto il povero giocatore
dell'Uruguay che lo ha fatto innervosire e quindi sostituire dal suo
panciutissimo tecnico.
Cosa insegna la notizia? Che la televisione a volte è capace di far
aprire gli occhi su uno spettacolo indecente. Ovviamente solo a
volte e noi in Italia lo sappiamo bene.
Chiosa finale.
Ah, non so se c'entra, ma oggi Silvio Berlusconi ha affermato che si
farà nel 2005 il ponte sullo stretto di Messina.
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