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Nutrizione nel Lazio



Odette Misa Sonia Hassan




Sabato primo giugno l'Aula M. Salviati- Ospedale Bambino Gesù (IRCCS) a Roma l'Adi - regione Lazio e il Servizio Dietologia Clinica dell'Ospedale vedrà riuniti i medici specialisti e i dietisti della regione che chiariranno lo stato attuale e le prospettive possibili della Dietetica e Nutrizione Clinica nel Lazio.

La giornata si aprirà con i saluti di Francesco Silvano (Presidente dell'Ospedale Bambino Gesù), Gian Franco Bottazzo (Direttore Scientifico dell'Ospedale Bambino Gesù) e della professoressa Antonia Fusco (Presidente dell'ADI) a cui seguirà la prima sessione dei lavori che tratterà dei problemi nutrizionali emergenti. Aldo Clementi e Claudio Tubili, entrambi dietologi della divisione Diabetologia del San Camillo, esporanno le problematiche e le possibilità di intervento nella prevenzione delle patologie cardio-vascolari dell'adulto, come questa si avvalga della dietoterapia e della terapia educazionale, mentre la prevenzione delle complicanze metaboliche dell'obesità infantile sarà l'argomento della relazione del dottor Morino e della dietista Spreghini. Sarà Donnini a illustrare l'eventuale opportunità di prescrivere o no le diete iperproteiche per il trattamento dell'obesità.

Nella seconda sessione del convegno in cui si discuterà degli interventi possibili la dottoressa Cairella chiarirà le possibilità di intervento che il lavoro di medici nutrizionisti e dietiste hanno nei Servizi territoriali di igiene e alimentazione (SIAN), una divisione relativamente nuova nel panorama della sanità e che permette proprio per il suo specifico territoriale un intervento di tipo preventivo e in cui è possibile influire anche attraverso l'educazione alimentare nelle scuole.

Il professor Marcelli esporrà la situazione critica in cui versano i servizi di Nutrizione Clinica che non sono stati riconosciuti nei LEA (livelli essenziali di assistenza) e che come sembrano essere essenziali per prevenire malattie degenerative ad alto costo per il servizio sanitario nazionale. Io stessa nella relazione in cui illustrerò l'evoluzione professionale e la fattibilità dei nuovi percorsi formativi dopo la riforma universitaria, esporrò le difficoltà che i dietisti incontrano nel mercato del lavoro proprio per l'assenza di richiesta nei servizi di dietetica e nutrizione clinica e quanto sia disattesa nel Lazio la presenza di dietisti nei Sian.

Motivi di soddisfazione sono invece offerti dalla libera professione anche se tormentati dalla presenza di una concorrenza non professionale al limite della stregoneria. Per garantire dei criteri di qualità hanno bisogno di un albo professionale, cosa che ancora oggi manca sia per i dietisti come per molte altre professioni sanitarie. Il dottor Sandri esporrà le problematiche che nel Lazio incontrano i servizi di nuntrizione artificiale domiciliare, servizi che spesso consentono ai pazienti di riprendere una vita lavorativa e di relazione e che altrimenti si troverebbero a dover sopportare lunghi ricoveri con alti costi personali e sociali. Saranno il professor Caldarone per l'Adi e il dottor Morino per il Bambin Gesu' nel commentare e concludere i lavori presenteranno i progetti che l'Adi realizzera in un prossimo futuro

 


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