NITV, l'emittente che ride del regime
Bibi David
Si chiama NITV, precisamente “National iranian television”, ed
è la prima tv iraniana via satellite capace di dire no al regime
austero di Teheran. Il network ha sedi in un locale all’estrema
periferia di Hollywood e in un quartiere di Los Angeles e già da
qualche mese i suoi programmi ‘irriverenti’ sono diventati un
autentico incubo per gli estremisti islamici.
Chi ha avuto la forza di affrontare le minacce e gli anatemi dei
capi religiosi e governanti iraniani? Tre star del piccolo schermo:
Reza Pahlavi, il figlio dello Shah rifugiato negli Stati Uniti, ora
neo conduttore di talk show, Ali’ Dean, uno stravagante comico e
cabarettista, e Zia Atabay, ex pop star, americano di origini
iraniane.

Ali’, fermo oppositore di tutte le censure, si
diverte a prendere in giro perfino gli ayatollah ed è l’interprete
d’eccellenza della prime sitcom al mondo ove è messo in ridicolo
il fondamentalismo islamico. Considerando che in Iran è vietato
categoricamente, pena la morte, ridere del governo ufficiale, Mr
Dean pare abbia coraggio da vendere.
Il suo collega Zia Atabay, ideatore numero uno di questa tv,
progettata già dal marzo 2000, decise di dichiarare apertamente
guerra al regime dell’ayatollah Komeini quando, anni fa, venne
espulso brutalmente dal suo paese. Era stato ritenuto sovversivo, la
sua musica era un grave oltraggio alla religione musulmana e
avrebbe, secondo i giudici di Teheran, istigato i giovani a peccare
e ad allontanarsi dalla tradizione piu’ ortodossa dell’Islam.
Quando Atabay sbarco’ in America ebbe un incontro fortuito con un
connazionale, Ali Reza Meybodi, all’epoca un giornalista
rivoluzionario, destinato a diventare un opinionista di Nitv. Il
progetto per il nuovo canale prese corpo e oggi, ad anni di
distanza, la sfida, spostatasi sul mercato globale, sembra vinta.

Sfruttando il mercato nero delle antenne
paraboliche, le trasmissioni del canale iraniano d’oltreoceano,
arrivano, via satellite, perfino ad Isfahan, città roccaforte del
regime, e l’audience, anche nelle case iraniane, dove i programmi
della NITV vengono seguiti di nascosto, è piuttosto alto.
Gli spettacoli sono in lingua farsi e in parte in inglese; si parla
quasi esclusivamente dell’attuale situazione politica dell’Iran.
A Teheran Nitv è un agente di disturbo intollerabile, le minacce di
morte nei piccoli studi della televisione arrivano continuamente,
via e- mail o per posta.
“Non avete mai sentito parlare di comici nel mio paese, vero? -
disse tempo fa Atabay, presentandosi ai giornalisti Usa -Per forza
-spiego’ sarcastico -Gli altri li hanno ammazzati tutti!”. A
completare lo staff di Nitv si è aggiunto da poco un
mullah,naturalmente un po’ sui generis, di nome Haji.
Proprio in questi giorni le piu’ importanti tv del pianeta, la Cbs,
l’Nbc e la Cnn, stanno scoprendo e valutando le iniziative di Nitv.
Si tratta certamente dell’unica voce libera dell’Iran, uno
stato, per l’America di Bush, facente parte dell’“asse del
male”. Ed è emblematico che l’Iran non abbia spazio per gli
studi del giovane network e che questi sorgano alla luce si’ della
democrazia, ma di quella americana.
Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da
fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui
Archivio
Attualita' |