Segnalazione/Venice International
Television Festival
Riceviamo e pubblichiamo:
Si apre il 21 marzo a Venezia la prima edizione del Venice
International Television Festival, organizzato da "VeneziaFiere",
con il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati, d’intesa
con l’Associazione Produttori Televisivi, con il sostegno della
Commissione Europea - programma Media Plus e in collaborazione con
il Comune di Venezia.
La direzione artistica del Festival è di Marlène Sternbaum. La
presidenza è di Adriano Ariè. La presidenza onoraria è di Lina
Wertmüller.
Il Venice International Television Festival, la cui prima edizione
si protrarrà fino al 25 marzo, nasce con l’obiettivo di offrire
al mondo della produzione audiovisiva europea (e non solo) una
piattaforma ampia e prestigiosa per presentare programmi di qualità
(fiction, documentari e format) ad un pubblico professionale più
vasto possibile.
Scopo principale del Festival sarà da un lato incrementare la
conoscenza e lo scambio dei programmi, degli autori e dei produttori
provenienti dai vari Paesi, dall’altro dare risalto a produzioni
considerate "di nicchia", a basso budget ma di altissima
qualità artistica, e di grande interesse per quanto riguarda i
contenuti.

Oltre alle proiezioni, il Festival si articolerà
in una serie di panels, forum di discussione a cui interverranno
rappresentanti delle principali reti televisive europee, produttori
indipendenti, autori, registi, politici e studiosi. Ci sarà inoltre
una sezione particolare, i Venice Pitchings, pensata per favorire le
coproduzioni internazionali, che consentirà ad autori e produttori
di presentare i propri progetti ai potenziali coproduttori
interessati: degli oltre trecento progetti proposti ne sono stati
scelti cinquanta.
Il fatto che il Venice International Television Festival abbia
colmato una lacuna sentita dagli stessi produttori e broadcasters
televisivi ha ricevuto conferma dal gran numero di programmi che
sono stati sottoposti alla commissione selezionatrice: quasi
trecento documentari, più di duecento tra tv movies e mini serie,
ottanta tra format e serie, in tutto seicento programmi, sono stati
inviati da più di trenta diversi Paesi per essere ammessi al
concorso. Alcuni di questi, che hanno particolarmente impressionato
la commissione ma che, per motivi di spazio, non hanno potuto essere
inseriti nella selezione ufficiale, saranno ugualmente visibili su
richiesta, per i professionisti e la stampa, nel Chiosco
Elettronico.
La ricchezza dei diversi generi televisivi di produzione europea è
enorme sia nel campo della fiction che del documentario. E’ quasi
impossibile attribuire a un Paese particolare la preferenza per un
genere (poliziesco, film in costume…), anche se, in linea
generale, si nota un minore interesse per la commedia; si può
constatare che il numero di programmi prodotti ogni anno in Europa
è in continuo aumento, sia per quanto riguarda la fiction che il
documentario. Ogni Paese ha ovviamente le sue caratteristiche: ad
esempio, in Italia e in Gran Bretagna, c’è una forte tendenza
alla serialità (serie e mini serie che vanno da due a sei puntate),
a scapito del tv movie (film per la televisione, in genere della
durata di due ore), che è invece prevalente in Germania dove se ne
producono più di duecento all’anno; in Spagna, che finora non ne
produceva affatto, ne verranno prodotti più di cento nel 2002.
Per questa prima edizione del Venice International Television
Festival, la sfida consisteva nel presentare una selezione
rappresentativa dei diversi Paesi, puntando sia su film evento come
ad esempio "The magnificent Ambersons" di Alfonso Arau
(coproduzione costosissima che coinvolge ben sei Paesi), sia su
produzioni a budget contenuto ma artisticamente straordinarie, come
il film austriaco "Die Wasserfälle von Slunj" di Peter
Patzak, un raffinato esempio di trasposizione televisiva di un’opera
letteraria (l’omonimo romanzo di Hemito von Doderer).
Ormai in tutta Europa, e non solo nei Paesi della Comunità Europea,
il livello tecnico e artistico è altissimo: tra i film selezionati,
alcuni dei più interessanti provengono dall’Europa dell’Est,
come "Yarost" di Ilyian Simeonov, una discesa agli inferi
nel mondo della prostituzione e della criminalità della Bulgaria di
oggi, "Bellissima", ispirato all’omonimo film di
Visconti, del giovane regista polacco Arthur Urbanski o "The
Dustman", film russo diretto da Georgy Shengelia, in cui i due
protagonisti, entrambi legati alla mafia russa, non riescono a
staccarsi dal passato sovietico.
Il documentario non è inferiore alla fiction per varietà di generi
e qualità tecnica: in molti Paesi Europei come Francia, Germania e
Gran Bretagna ha ormai conquistato il prime time e ultimamente gli
sono stati dedicati anche in Italia interi canali tematici. Nella
selezione del Venice International Television Festival questa
varietà e qualità sono ampiamente rispecchiate: si va da film sull’arte
e l’architettura ("Le roman du visage" di Nicole Avril e
Jacques Barsac, un percorso attraverso la storia dell’arte alla
scoperta della rappresentazione del volto nei secoli, "Gaudi’s
shadows", di Toni Hérnandez, sulla vita del geniale architetto
catalano), al film etnografico ("Shamanic Healing", un
viaggio attraverso la pratica dello sciamanesimo in varie parti del
mondo, del famoso documentarista tedesco Clemens Kuby), al
documentario storico ("Ghenghis Khan, il re del vento", di
Mario Zanot), al film scientifico ("Venezia, città che
affonda", di Gianfranco Pannone e Marco Visalberghi, sul
progetto di dighe mobili Mose che, forse, dovrebbe finalmente
risolvere l’annoso problema dell’acqua alta a Venezia), fino all’inchiesta
politico - sociale ("Schizophrenia", "Fortress Europe").
Oltre al concorso, riservato alle produzioni europee, il Venice
International Television Festival presenterà altre due sezioni:
"International Highlights" che per questa prima edizione
abbiamo deciso, seppure a malincuore, di limitare a un ristretto
numero di produzioni particolarmente interessanti provenienti da
Israele (di cui ci hanno colpito particolarmente il sottile humor e
l’estetica ricercata) e dagli Stati Uniti, e "Special
Guest", quest’anno dedicata al Canada, scelto per la
ricchezza e l’originalità della sua produzione, ancora poco
conosciuta in Europa.
Tra le "International Highlights" americane saranno
presentati un TV movie, "King of Texas" diretto da Uli
Edel, una curiosa trasposizione del Re Lear di Shakespeare in chiave
western, e una miniserie, "Anne Frank", basato sulla
biografia di Anna Frank scritta dalla giornalista Melissa Muller e
diretta da Robert Dornhelm, con un cast quasi tutto europeo in cui
spicca l’interpretazione di Ben Kingsley ("Shindler’s
list", "Gandhi") nella parte del padre di Anne, e
quella della giovane protagonista Hannah Tyler - Gordon.
Nella sezione dedicata al Canada verranno invece presentate due
fiction ("Torso" un thriller di Alex Chapple, e
"After the harvest" di Jeremy Podeswa) e un documentario
("To love, honour and obey" di Audrey Mehler). Sempre per
quanto riguarda il Canada, oltre alle proiezioni si svolgerà una
tavola rotonda (che avrà luogo nella Sala Volpi domenica 24 Marzo)
con alcuni dei principali rappresentanti della Televisione Canadese,
produttori, filmakers e registi sia di fiction che di documentari.
La maggior parte delle produzioni presenti al Festival sono delle
anteprime europee, alcune sono anteprime assolute che a Venezia
avranno il loro primo incontro con il pubblico: tutte le opere della
sezione International highlights e Canada sono anteprime europee;
tutti i documentari sono in anteprima italiana, otto in anteprima
europea; quattordici tv movie in concorso su quindici sono anteprime
italiane, undici sono anteprime assolute; sei format su otto sono
anteprime italiane, tre sono anteprime assolute.
Il Venice International Television Festival si svolgerà al Lido di
Venezia, negli spazi del Palazzo del Cinema, storica sede della
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica fin dalla sua
inaugurazione, nel 1937.
Generalmente, i format e le serie verranno proiettati in Sala Zorzi,
i documentari in Sala Pasinetti, le miniserie in Sala Volpi e i tv
movies in Sala Grande, ma saranno ovviamente possibili
"eccezioni alla regola".
I panels si svolgeranno di mattina in Sala Volpi, mentre i Pitchings
avranno luogo in Sala Frau. Un’area a parte, situata al piano
terra del Palazzo, ospiterà infine il Chiosco Elettronico.
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