Teatrimpegnocivile
Riceviamo e pubblichiamo:
Teatrimpegnocivile - IV edizione 2001/2002 (proposta radicale di
appuntamenti mensili di artisti, studiosi, operatori teatrali con
gli spettatori e non un semplice cartellone di titoli e spettacoli)
Il progetto d’ottobre: Le parole del teatro
Dove: Piccolo Teatro Perempruner, Piazza Matteotti, 39 e Teatro
Gobetti, Via Rossini, 8 - Torino.
Quando: 23-24 ottobre 2001.
Per informazioni: http://www.viartisti.it
Nella stagione 2001/2002 Teatrimpegnocivile arriva alla sua quarta
edizione, dopo tre anni di lavoro intenso e proficuo che hanno
confermato l'ipotesi iniziale. La specificità e l'originalità del
progetto, che si differenzia per obiettivi, proposte artistiche e
per metodologie organizzative dal panorama teatrale consueto, è
fondamentale per sviluppare una relazione attiva tra spettatori,
critici ed addetti ai lavori.

La realizzazione di cartelloni, anche qualificati non è più
sufficiente per la determinazione di "identità" culturali
capaci di distinguersi e stimolare interesse.
La definizione di cornici istituzionali più o meno adeguate, non ha
mai innovato il teatro o segnato mutamenti profondi dei linguaggi
artistici. Anzi se è esasperata spesso costringe il teatro, l'atto
artistico entro confini angusti relegandoli all'interno di un
linguaggio, di uno stile, di una classe sociale, di un edificio, di
un certo tipo di pubblico. Bisogna rendere l'atto artistico, il fare
teatrale, inseparabili dal bisogno di stabilire rapporti nuovi con
persone differenti, dalla necessità di mettere in relazione
linguaggi artistici diversi. Solo così si apre la possibilità di
costruire nuovi legami culturali, e nuove prospettive umane.
Teatrimpegnocivile è un punto di osservazione e di lavoro
privilegiato sull'evoluzione storica, culturale e sociale di un
teatro che non si accontenta di essere intrattenimento, svago,
convenzione sociale ma che vuole esso stesso, entrare a far parte, a
pieno titolo, delle contraddizioni filosofiche e storiche della vita
di una comunità e del territorio in cui vive.
Un teatro dunque "che non sta al posto suo" ma che
invadendo, contaminando, rischiando ipotesi ardite e inconsuete
intende recuperare e promuovere, la dimensione comunitaria e civile
dell’impegno artistico anche attraverso la ritualità e
corporeità del linguaggio teatrale.
Oggi si guarda al teatro con la consapevolezza e la necessità di
costruire progetti importanti per il vivere sociale, si realizzano
iniziative in ambiti sociali difficili e complessi e più in
generale in condizioni umane di disagio, ottenendo risultati
artistici ed estetici interessanti, di valore nazionale ed
internazionale. Anche una parte del cosiddetto teatro istituzionale
ormai si fa contagiare da tali esperienze, ospitandole e in parte
sostenendole.
Nel contempo si evidenzia, sempre più, l'importanza delle relazioni
e delle reti internazionali, sia dal punto di vista culturale che da
quello economico. I progetti hanno bisogno di un respiro europeo,
per essere sensibili agli umori del proprio tempo. Ci sembra
fondamentale consolidare, a Torino, città dove le contraddizioni
sociali ed etniche, da sempre, costituiscono un problema ma anche un
patrimonio per il tessuto civile e sociale, un punto di riferimento
teatrale di lavoro ed analisi.
A partire da queste considerazioni la direzione di
Teatrimpegnocivile sarà caratterizzata dalla proposta radicale di
appuntamenti mensili di artisti, studiosi, operatori con gli
spettatori e non dal semplice elenco di titoli e spettacoli. Il
ricordo dell'incontro tra spettatore ed artista è da sempre il
luogo in cui si sedimentano segni, emozioni, significati, universi
differenti mentre il consumo frenetico di titoli e spettacoli può
condurre ad un appiattimento estetico e culturale (sempre insomma,
operatori e pubblico sono invitati a chiedersi quali siano i
fondamenti e le necessità del fare artistico).
Intorno al progetto Teatrimpegnocivile, si sta costruendo, a
tutti gli effetti, una comunità di persone, articolata e complessa,
all’interno della quale la presenza dei giovani è fondamentale.
Molti universitari, a seguito degli incontri organizzati, hanno
deciso di realizzare il proprio stage all'interno di
Teatrimpegnocivile. Ci sembra un'opportunità formativa
interessante, che implica anche la messa a punto di modalità
gestionali ed organizzative nuove, in cui viene superata la
separatezza tra l'agire artistico-culturale e quello
organizzativo-gestionale che spesso tanti danni produce allo
sviluppo di realtà teatrali.
Inoltre si è scelto di dare vita ad un Comitato scientifico non
formale ma attivo e presente nelle diverse sezioni di lavoro. Sono
state fondamentali infatti, oltre alla direzione artistica di Pietra
Selva Nicolicchia, nello sviluppo teorico ed operativo del progetto
alcune presenze qualificate nell'ambito teatrale e culturale: Maria
Grazia Agricola, consulente progettuale che ha collaborato
attivamente all'ideazione e alla realizzazione del progetto;
Alessandra Rossi Ghiglione - drammaturga e docente dell'Università
Cattolica di Milano; Valeriano Gialli - attore e regista teatrale;
Carlo Infante - esperto di teatro e nuovi media; Michele Marmo -
Presidente della Cooperativa Vedo Giovane; Luciano Nattino -
drammaturgo e regista teatrale; Anna Maria Pastore - docente di
filosofia; Michele Perriera - scrittore e regista teatrale; Roberto
Tessari - docente Dams -Torino; Mariano Turigliatto - Sindaco della
Città di Grugliasco.
Teatrimpegnocivile aprirà la sua attività con un'iniziativa che si
terrà nella settimana tra il 22 e il 27 ottobre:
Le parole del teatro-percorsi, riflessioni, esperienze, 23-24
ottobre-teatro Gobetti-inaugurazione di Teatrimpegnocivile
2001-2002.
Le modalità con le quali Teatrimpegnocivile procede hanno
determinato la scelta di un'apertura che fosse momento di
presentazione del progetto ma anche e soprattutto occasione di
relazione, confronto e riflessione intorno al panorama teatrale
italiano, in particolare a quel "teatro che non sta al posto
suo" che non si lascia relegare in spazi e luoghi circoscritti,
che con curiosità, coraggio e generosità invade nuovi territori,
ridefinisce nuovi confini linguistici ed estetici, culturali e
sociali. Perciò la Direzione artistica e il Comitato Scientifico
hanno invitato artisti, studiosi ed operatori di altre città,
realizzando un'iniziativa che prevede momenti di riflessione
collegati alla presentazione di esperienze artistiche e spettacoli
in quanto il teatro suggerisce ipotesi, analisi e progetti
attraverso il divenire concreto del lavoro di scena. L'iniziativa
verrà suddivisa per sezioni di lavoro a cura del Comitato
scientifico.
Programma dei lavori e calendario:
23 Ottobre 2001, Teatro Gobetti, via Rossini, 8 - Torino.
ore 9.30 - 13,00
Apertura e presentazione ufficiale dell'iniziativa.
Presentazione del progetto Baal:
Intervento di Valeriano Gialli (Envers teatro) con il gruppo di
danza Rapatika (Paola Colonna e Paolo Data-Blin), il mezzosoprano
Angelica Buzzolan e la violoncellista Erika Patrucco. Baal,
creato quando Bertolt Brecht aveva 20 anni, è come un simbolo della
civiltà nel passaggio dai valori dello spirito a quelli del cinismo
e della crudeltà, (che coincide col distacco definitivo dell’uomo
dalla Natura verso l’artificio). In questa fase della vicenda
umana (molto attuale a quanto pare) Baal vuole essere felice
nonostante tutto. E la vita gli appare splendida proprio nella
fusione dei sensi con una natura ancora (forse per poco) ribollente
di odori, colori, sapori, sesso. Baal non dispera per lo svilimento
dello spirito che la società moderna pone in atto, se ne frega ed
esalta il suo disegno anche a costo di dimenticare ogni pietà, e
usa l’amore per i più deboli, -nel suo caso le donne-, per
tentare di distruggere il mondo.
Saranno presenti il Comitato scientifico di Teatrimpegnocivile e
i rappresentanti delle Istituzioni (Regione Piemonte, Provincia di
Torino, Comuni di Torino, Grugliasco) e delle realtà private
(Fondazione Crt e Compagnia San Paolo). Si aprirà la riflessione
intorno agli obiettivi ed ai percorsi del progetto, in relazione al
panorama nazionale del teatro e della cultura.
Introduce Pietra Nicolicchia. Intervengono Dott. Onofrio Cutaia,
dirigente dell’ETI ( Ente Teatrale Nazionale); Dott.ssa Laura
Firpo Presidente dell’Associazione “Il Libro Ritrovato” e
membro del Consiglio di amministrazione dello Stabile di Torino;
Dott. Luciano Nattino drammaturgo e regista-Presidenza TEDARCO.
Coordina Maria Grazia Agricola
Ore 13.00
Incontro con Antonio Catalano Storie di Pane (compagnia Casa
degli Alfieri), in cui ritornando ai suoi ricordi d’infanzia l’attore
fa uscire racconti dalle forme di pane e alla fine l’ultima si
lascia mangiare.
Ore 15,30-18.00
Solo tre parole: alterità, bio-tech, condivisione
a cura di Carlo Infante, con Paola Berselli e Stefano Pasquini
(Le Ariette), Alessandro Berti e Michela Lucenti (L'Impasto), Marco
Solari , Silvio Panini (Koinè) e altri interventi nel forum Web,
tra cui quelli di Marco Martinelli (Teatro delle Albe) e Luigi Maria
Musati (direttore Accademia Nazionale d’Arte Drammatica), Roberto
De Lellis e Giacomo Scalisi (operatori culturale)
Tre parole, tra le tante che attraversano il fare e pensare teatro,
vengono individuate per riflettere su come può essere vissuto il
teatro inteso come azione esemplare nel mondo che cambia: come atto
d’impegno civile. Si, proprio adesso, in un mondo stordito dai
rumori di Borsa e di guerra.
A. Alterità rimanda al principio originario dionisiaco della
rottura delle condizioni statiche della coscienza, per andare oltre
e cercare altro: per non allinearsi al “pensiero unico”,
comprendere le altre culture e relativizzare le proprie certezze
(quelle economiche prima di tutto).
B. Bio-tech mette insieme in un ibrido inquietante la dimensione
biologica e quella tecnologica, sottende una mutazione che va al di
là delle semplici trasformazioni socioculturali, per misurarci con
un progresso in cui tra biotecnologie alimentari e automatismi
digitali si rischia di perdere il senso reale delle cose.
C. Condivisione è, infine, uno dei pochi valori sui quali centrare
l’attenzione per chi crede che il teatro sia qualcosa di più
importante di un’espressione artistica. E’ dopotutto la prima
grande tecnologia della comunicazione, visto che ha dato forma
rappresentata all’alfabeto, perché si basa sulla percezione
condivisa di uno spazio-tempo comune. E se si partisse proprio da
qui per rilanciare un rapporto con lo spettatore inteso non solo
come consumatore ma come produttore di ascolto e di visione? Per
questo si utilizza la telematica.
Gli autori invitati alla conversazione saranno tutti presenti con
spettacoli e performance(anche nello sviluppo futuro della rassegna
Teatroimpegnocivile) che attraversano quelle tre “parole calde”,
eventi che emozionano, ciascuno per ragioni diverse. Le Ariette per
il cortocircuito tra teatro e vita, godibile e commovente, come
vissuto in un pranzo assolato della primavera calabrese; L’Impasto
per aver messo in scena l’ultima “maschera” dell’antagonismo
politico, le tute bianche del movimento noglobal, con un’energia
unica, ludica e appassionata; Marco Solari per il sottile gioco
ironico delle sue ricombinazioni drammaturgiche sul paradosso
bio-tech; la Koinè per l’ascolto personalizzato ( in cuffia via
infrarosso) di sontuose oratorie di “ecologia della mente” che
lasciano il segno.(Carlo Infante)
Performance di Silvio Panini-Produzione Koinè in collaborazione con
Greenpace Italia. Solo per spettatori in cuffia via infrarosso ( 15’
): Dove gli Angeli esitano
ore 15,30 e ore 18,30
ore 20,00
Circolo Anatra Zoppa
Teatro da mangiare? della compagnia Le Ariette ovvero Paola
Berselli e Stefano Pasquini. In cui si mangia davvero, malgrado il
punto interrogativo. Si mangiano le cose che Paola e Stefano fanno
da dieci anni, da quando è cominciata la loro vita di contadini.
ore 22,00
Teatro Gobetti
Muscarìa regia di Pietra Selva Nicolicchia, Viartisti Teatro.
Uno spettacolo tratto da I Mimi siciliani di Francesco Lanza
e L’Opera Completa dei Fratelli Grimm
24 ottobre 2001-Teatro Gobetti
Ore 10.00
Zone di confine: teatro sociale e drammaturgia
artistica-Esperienze, riflessioni, proposte, a cura di
Alessandra Rossi Ghiglione, con il prof. Sisto Dalla Palma direttore
artistico del Crt di Milano, Giulia Innocenti Malini, docente di
teatro d’animazione, Dams-Brescia, Marzia Loriga, regista-Alkaest,
Michele Marmo Presidente Cooperativa Vedogiovane, Vasco Mirandola
regista, Alessandro Pontremoli, docente di teorie tecniche del
teatro educativo e sociale Università degli Studi di Torino, Dott.
Francesco Maltese Progetto Periferie Città di Torino.
Da diversi anni il teatro sociale si confronta con i bisogni
emozionali e relazionali degli individui e delle comunità, agendo
sia in contesti di grave disagio, sia nei luoghi della formazione e
del cambiamento, dove si manifesta il diffuso malessere sociale
contemporaneo fatto di solitudine, violenza, apatia,
insoddisfazione. In questi ambiti, operatori e artisti hanno
condotto esperienze d'estremo interesse antropologico, civile e
artistico. Nella zona di frontiera che si è creata tra teatro
sociale e drammaturgia artistica sono inoltre nati eventi importanti
per l'innovazione dei linguaggi della scena e del senso stesso del
fare teatro oggi.
Teatrimpegnocivile è interessato a indagare con attenzione
quest'area d'intervento teatrale costruendo anche percorsi di
analisi e riflessione.
Ore 13,30:
Circolo Anatra zoppa Teatro da mangiare? de Le Ariette ovvero
Paola Berselli e Stefano Pasquini
Ore 16,00-18,00
Quale progetti? Quale mercato? Quale futuro?
Sempre più confusa e nello stesso tempo immobile risulta essere
la geografia del panorama teatrale e culturale italiano. Diventa
difficile per chi comincia ad affrontare l’impegno artistico
riconoscere le potenzialità, le strade, le possibilità di
intervento e di lavoro. Mancano momenti e luoghi di confronto
autentico tra generazioni, mancano ipotesi progettuali: gestiamo in
modo provvisorio e concitato il presente per non pensare ed assumere
responsabilità nei confronti del futuro.
Lo spazio di questo incontro sarà aperto in particolare alle
domande e alle riflessioni degli spettatori presenti nelle due
giornate di Teatrimpegnocivile.
Intervengono: Gianluigi Gherzi, regista, Valeriano Gialli regista e
attore, Luciano Nattino, drammaturgo, regista, Presidenza TEDARCO,
Michele Perriera, regista, drammaturgo e scrittore. Coordina Anna
Maria Pastore.
Sarà presente, nei due giorni la postazione del Diario di Bordo
online curata da Carlo Infante
ore 19.00
Youkali ovvero Il gran teatro musicale di Lucania, Capitanata e
Trinacria
di Alessandra Rossi Ghiglione e Caterina Pontrandolfo-Viartisti
Teatro
ore 20,00
Circolo Anatra Zoppa
Teatro da mangiare? Le Ariette di Paola Berselli e Stefano
Pasquini
ore 22,00
Teatro Gobetti
Lo show stragicomico, ovvero “spettacolo concerto sulla
strage di Piazza Fontana e sul Mondo come lo vediamo noi”,
drammaturgia di Renata Ciaravino - Compagnia Dionisi
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