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Liberta' e sicurezza di fronte al terrorismo internazionale



Riceviamo e pubblichiamo:

Dopo i tragici fatti dell'11 settembre e nel pieno di una guerra contro il terrorismo internazionale molte cose sono destinate a cambiare, non ultima la tutela della privacy. La lotta senza quartiere alle centrali del terrore richiede maggiore sicurezza, maggiori controlli e operazioni di intelligence ma comporta, inevitabilmente, una limitazione delle libertà individuali. D'altra parte, esiste anche il rischio che l'accesso da parte dei servizi di sicurezza a un maggior numero di informazioni aumenti paradossalmente l’esposizione alle insidie terroristiche. Come muoversi in questo contesto, dove la libertà di movimento verrà limitata dalle nuove misure di controllo?

Ma questo è solo uno degli interrogativi sollevati dalla situazione internazionale. Un’altra questione cruciale è che il problema della sicurezza è un problema globale e come tale va affrontato. Affinché non prevalga la logica della vendetta sulla necessità di fare giustizia, occorre rafforzare le istituzioni sovranazionali - magari creandone di nuove - e definirne il ruolo in questo mutato scenario.

Di questo parleranno alla Fondazione Basso martedì 16 ottobre alle ore 15,30, nella sala conferenze di via della Dogana Vecchia 5, il garante della Privacy Stefano Rodotà, il parlamentare diessino Franco Bassanini, il politologo Luigi Bonanate, il giurista Luigi Ferrajoli,. Introduce e coordina Elena Paciotti, parlamentare europea.

Per informazioni: tel. 06 6879953


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