La mia Antonia e Giochi a
nascondere
Antonia Anania
Cerco due libri scomparsi dagli scaffali di tutte le librerie. Il
primo, un romanzo, La mia Antonia di Willa Cather, perché
vorrei scoprire se quella Antonia sono io o comunque se è simile a
me, per pensare che le Antonia del mondo hanno qualcosa in comune.

Il secondo è un libro di poesie, Giochi a
nascondere - Canti barocchi di Lucio Piccolo, lo cerco perché me
lo sento un po’ mio e ne ho una copia (Arnoldo Mondadori, 1967) in
prestito di cui non vorrei più privare questo amico. Versi che
raccontano di Sicilia (e il mio amico è milanese) e anche di giochi a
nascondere (quelli che preferisco) che confondono l’anima…

Un amico siciliano mi ha detto che per una strana e
pura coincidenza proprio dopo il mio vagare nelle librerie, un piccolo
editore di Palermo si sta ingegnando a ristampare le opere di questo
bizzarro personaggio, cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che
viveva tra Palermo e Capo d’Orlando con il fratello e la sorella,
tutti studiosi, chi di fotografia, chi di musica, chi di biologia…
Io attendo e spero.
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