Calcio femminile: nel segno della
Morace
Francesco Fanuele
I numeri della sua carriera parlano chiaro: dodici scudetti vinti,
più di 500 gol segnati nella massima serie, 153 presenze in
nazionale, record tutt’ora imbattuto, e ancora tanta voglia di
mettersi in gioco: stiamo parlando di un vero e proprio mito del
calcio femminile, Carolina Morace.
Quando, 10 mesi fa, le proposero lo scottante posto di commissario
tecnico della nazionale di calcio femminile, ha accettato
immediatamente, perché lei ama le sfide ed e’ abituata a stare
sempre in trincea. La prima impresa, già superata, era quella di
portare le azzurre agli Europei superando il Portogallo in uno
spareggio alla morte; da quel successo ad oggi, molto è cambiato nell’ambiente
dell’Italdonne.

La Morace ha rivoluzionato lo staff tecnico,
facendosi circondare da persone di fiducia: dai preparatori atletici,
al medico sociale, oltre all’eterna vice Betty Bavagnoli, con la
quale ha diviso gioie e delusioni della sua sfolgorante carriera. Ma
ciò che di più la nazionale femminile incarna della propria
allenatrice è la voglia di vincere e di impegnarsi al massimo, per
portare alla ribalta uno sport da sempre appannaggio dei colleghi
uomini. Il sogno è quello di piazzare l’Italia tra le prime 3
squadre d’Europa,: per far questo dopo un inverno di innumerevoli
partite amichevoli la comitiva azzurra si è radunata nel ritiro di
Villasimius, in Sardegna.

Lì tra un paio di sedute di allenamento al giorno e
continue lezioni tattiche, le ragazze guidate dall’allenatrice
simbolo, sognano in grande, dicendosi stanche di sfiorare sempre la
vittoria finale. L’Italia infatti si è qualificata seconda nel ‘93
(Morace in campo) e nel ‘97 battuta dalla Germania che adesso ospita
la manifestazione. Il credo di Carolina sta tutto in una parola:
programmazione. Infatti, per un futuro radioso c’e’ bisogno da
parte della federazione di una maggiore dedizione al calcio femminile,
maggior cura dei vivai e soprattutto la creazione di una nazionale
under 21, che faccia da trampolino di lancio a quella maggiore.
Tatticamente la squadra giocherà a zona, con un 4-4-2 molto
malleabile a seconda delle esigenze, in attacco agirà la coppia
Panico-Guarino mentre sarà preziosa l’esperienza delle due veterane
del gruppo Giorgia Brenzan e Federica D’Astolfo. Dopo mesi di fatica
è arrivato il momento topico, siamo certi che la squadra abbia
assimilato l’indole della sua carismatica guida; adesso passiamo la
palla a voi ragazze, la popolarità è lì ad un passo e tutto nelle
vostre mani, anzi nei vostri piedi!
Con una vittoria finale a questo Europeo, si potrebbe riscattare la
sconfitta dell’Italia maschile avvenuta lo scorso anno in Olanda
contro la Francia di Zidane e provocare un pizzico di invidia nei più
celebri colleghi, che ormai, dal lontano 1982 non trionfano in nessuna
competizione per nazionali.
“Azzurre agli europei in Germania: esordio con vittoria”
Non poteva cominciare meglio l’avventura delle azzurre di calcio
femminile ai campionati Europei, attualmente in svolgimento in
Germania. Le ragazze del commissario tecnico Carolina Morace, infatti,
si sono imposte nella gara d’esordio, battendo per 2-1 la Danimarca
e dominando per lunghi tratti una gara tirata ed emozionante.
Sicuramente lo spumeggiante gioco promesso non si è ancora visto, ma
nel primo tempo soprattutto, le Italiane hanno tenuto sempre in mano
il pallino del gioco, con un gran possesso di palla, continui fraseggi
a centrocampo e molte limpide palle gol non sfruttate. Le marcature
sono arrivate grazie alla gran vena realizzativa dell’attaccante
Panico, autrice di una doppietta. Nel finale di gara le rivali Danesi
hanno accorciato le distanze, le Italiane hanno sofferto il pressing,
comunque confuso, delle Danimarca, che ha rischiato spesso sui nostri
contropiedi di subire la terza rete. Un inizio promettente per le
azzurre che con questa vittoria ipotecano il passaggio del turno,
basterà infatti una vittoria nelle prossime due gare del girone per
qualificarsi al turno successivo.
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