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La nuova Tmc/ Parola d’ordine: sperimentare



Roberto Giovalli, Fabio Fazio, Gad Lerner
a cura di Bibi David



Si chiamerà La 7, la nuova Tmc, e debutterà nell’etere il prossimo 24 giugno. “La 7 tenderà anzi tutto a distinguersi dalla Rai e da Mediaset per il target al quale sarà rivolta - dice Roberto Giovalli, neo-direttore del terzo polo televisivo -. Punteremo a coinvolgere un pubblico giovane e saremo una tv giovane non solo nel senso anagrafico del termine, ma anche per i contenuti, il metodo di lavoro, la gestione dei programmi”.


Il 70% degli show di La 7 è costituito da nuove produzioni, fra le quali numerosi programmi sperimentali che caratterizzeranno momenti particolari dei palinsesti. “Nel tempo forse tenteremo un esperimento ancor più rivoluzionario - aggiunge il direttore - provando a costruire una sinergia fra tv e Internet. Giochi, gossip e satira saranno i nostri temi forti.”

Nello stage di La 7 sono stati confermati alcuni volti clou di Tmc fra i quali il veterano Indro Montanelli, Alain Elkann e il giornalista sportivo Aldo Biscardi.; fra i nuovi spiccano per il momento due firme eccellenti, che confermano il loro ingresso nella rete: Fabio Fazio e Gad Lerner, entrambi ex volti Rai. Pare che il primo abbia avuto un ingaggio di 12 miliardi e un contratto in esclusiva per tre anni: “Ho scelto di lasciare la Rai non senza rammarico - dice Fazio -. L’ho fatto perché qui, a La7, so di poter realizzare un grande progetto che nella rete ammiraglia non aveva mai preso forma”.


Si tratta di un varietà in seconda serata che ci accompagnerà da settembre per ben 180 puntate, in onda dal lunedì al venerdì: “Mi sono ispirato moltissimo alle tv estere che ho seguito assiduamente negli ultimi due anni. Il mio modello numero uno è il mitico David Letterman, star della tv americana. Lo adoro per il suo modo di fare conversazione con gli ospiti in studio e con il pubblico e per l’impareggiabile professionalità. Il mio programma tenterà di eguagliare i suoi successi e insieme terrà conto di Cronache marziane, un eccellente varietà spagnolo, e dello show francese Boullion de culture. In più avrà un’ampia sezione dedicata alla musica”.

Non sarà facile per Fazio reggere il confronto con Rai e Mediaset, con Bruno Vespa e Costanzo: “So bene che è una sfida difficile e rischiosa quella che ho scelto - concorda il conduttore- Tuttavia dopo lunghi ripensamenti, c’è stata la vittoria di Berlusconi alle elezioni e mi sono detto: con il Cavaliere al potere che controlla il 90% dell’informazione dei media, il mio progetto a Tmc non è solo un’opzione ma diventa un impellente dovere civile”.


Gli fa eco, su questo punto, Gad Lerner, che dice: “La 7 sarà l’unica tv non di Berlusconi”. Il giornalista sarà sullo schermo a settembre: “Ancora nulla è definito, niente ha contenuti precisi, l’unica cosa che posso anticipare è che, con ogni probabilità, condurrò un programma di informazione itinerante genere Milano Italia e Pinocchio”.

Dopo il rifiuto di Enrico Mentana si attende ancora a La 7 l’arrivo di nomi noti della satira e del giornalismo tv: “La nostra arma è già da ora l’assoluta disponibilità a sperimentare e modificare anche all’ultimo minuto", dice ancora il direttore Giovalli, "e i palinsesti ricchi di impensabili esperimenti. Questo è il segreto di La 7 che, ne sono certo, Rai e Mediaset arriveranno ad invidiare”.

 

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