Tango, bicicletta e tracce di
stagnola
Antonia Anania
Quattro idee partendo dal presupposto che Pasqua si fa sempre “con
chi vuoi” e con tanta cioccolata per la felicità della serotonina
e delle grandi case produttrici.
Idea n.1: Senza computer e senza orologio, biciclettare in aperta
campagna. E appena stanchi sedersi sotto un albero in fiore, con due
cioccolatini, uno per voi, l’altro per chi avete scelto come
compagno di Pasqua: un cane, un amico, voi stessi. E se tutti
avessero quest’idea? Ogni albero del mondo avrebbe un ospite…

Idea n.2: Tango, mood e cioccolata. Sia che piova o sia sereno,
rintanarsi in casa, ascoltando e ballando (in caso di compagnia) i
tanghi di Astor Piazzolla -Tango Ballet (Warner Music 1999),
per dire un titolo- o le ironiche rivisitazioni mood con gli
arrangiamenti dalle sonorità anni ‘60 e ‘70 delle colonne
sonore più famose del cinema mondiale, per esempio quelle del
sedicesimo volume di Mondo Hollywood (Capitol Records, 1997).
Tra il mood musicale e quello dell’animo il passo potrebbe essere
breve per cui se già da un anno dovete riconsegnare qualcosa a un
amico, ebbene questo è il momento giusto per farlo. Per esempio c’è
quel plico sul quale dovevate lavorare insieme e che per vari motivi
(tra cui la pigrizia) non avete non solo mai restituito ma neanche
finito. Oppure quel libro che il vostro cane ha scambiato per una
ciabatta. O quel pullover che avete indossato alla cena di Carlo e
si è macchiato senza possibilità di recupero. Sì, questo è il
momento per restituire tutto, perché Pasqua è la festa della gioia
e del perdono. Naturalmente si consiglia di portare almeno il plico
con il lavoro ultimato.

Idea n.3: Perdersi per la città presentandosi alle persone con un’altra
identità e mangiando di continuo cioccolato. Solo qualcuno al quale
stiamo molto a cuore può cercarci. Unico indizio: carte di ovetti
fondenti e al latte sparse non per strada, naturalmente… La
variante B: Come Hansel e Gretel (anche metropolitani), perdersi in
una città o in un bosco che non si conosce e al posto dei sassi o
delle molliche di pane, usare appunto gli ovetti di cioccolata già
citati (e mangiati) o qualche sano uovo di gallina… La variante C:
non c’è.
Idea n.4: Passeggiare in campagna o su una spiaggia del Portogallo,
della Normandia, della Sicilia, fate voi. Purché a digiuno di
cioccolata, di musica, di computer e stranezze varie.
Tranquillamente, cercando e trovando serenità.
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