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Dimagrire dopo le feste



Claudio Tubili con Odette Misa Sonia Hassan



Epifania tutte le feste porta via. Si stenta però a riportare in equilibrio la dieta, perché non sempre tradizione fa rima con salute. Abbiamo mangiato troppo? E' opportuno adesso definire una piano alimentare che compensi le esagerazioni, e che ci prepari al passaggio dall’inverno alla primavera.

A gennaio occorre mutare lo stile e il comportamento alimentari, consapevoli delle difficoltà anche psicologiche di un tale cambiamento. Ne abbiamo parlato col dottor Claudio Tubili, dietologo del servizio di Diabetologia dell’Ospedale S.Camillo e docente di scienza dell’alimentazione dell’Università di Roma “La Sapienza.


Sono finite le feste, cosa dire a tutte le persone che hanno visto spostarsi l’ago della bilancia?

L’alimentazione umana, come quella di tutti gli organismi superiori, è fasica, non tonica, cioè a differenza degli organismi inferiori, che sono in continuo scambio con l’ambiente, noi assumiamo alimenti in determinati momenti alternati a pause di digiuno. La risultante è che fisiologicamente ci possono essere delle variazioni di peso.

Quale aumento di peso può essere considerato fisiologico?

Nell’individuo sano variazioni inferiori al 3% del peso nel corso dell’anno sono perfettamente normali, quindi un aumento di questa entità non deve preoccupare molto se inserito nel contesto di una vita igienicamente sana, e cioè quando si seguono le linee guida dell’Istituto Nazionale della Nutrizione  e si fa regolare attività fisica. Il problema non è il periodo festivo ma il resto dell’anno, quindi è l’abitudine di fondo che deve essere corretta e sana.

Quindi chi ha un regime di vita corretto e pesa abitualmente 60 kg e dopo le vacanze vede la bilancia segnare tra i 61 e mezzo e i 62 chili non deve preoccuparsi?

Oscillazioni di peso contenute non sono da vivere in modo drammatico, perché la variazione ponderale sarà rapidamente riassorbita.

Quale consiglio dietetico quindi subito dopo le feste?

Non protrarre il consumo di cibi tradizionali, come a volte accade per tutto gennaio, consumare pasti ricchi di verdure sia cotte che crude e di frutta fresca, inserire i legumi come pietanza, tutti alimenti un po' trascurati durante il periodo natalizio; preferire il pesce alla carne evitando i fritti e altri tipi di cottura ricchi di condimenti.

L’attività fisica va incrementata?

Non ci si deve far prendere dal panico e ricorrere a sedute di attività fisica particolarmente intensa, soprattutto se non si è allenati. Infatti chi ha durante l’anno uno stile di vita sedentario non deve ora fare eccezionali partite di calcetto o sforzi fisici a cui non è abituato.

Quali sono i rischi di un’attività fisica intensa senza allenamento?

Molti, specie se non si è giovanissimi, per lo meno di natura ortopedica se non addirittura di natura cardiovascolare. L’attività fisica occasionale va valutata attentamente e non può essere inserita per compensare strappi eccezionali al normale regime dietetico.

Come si deve regolare invece chi ha problemi di peso o per motivi estetici o per motivi di salute?


Il problema potrebbe sorgere in questi casi soprattutto se si è impostato nel periodo precedente un regime dietetico: allora un aumento di peso dovuto alle tavole imbandite può risultare disturbante, se non proprio preoccupante, infatti c’è il timore di aver vanificato durante le feste tutti i sacrifici dei periodi precedenti.

Cosa fare dunque?

La dieta deve essere un abito per tutte le stagioni, e purtroppo non è pensabile che si possano evitare integralmente i periodi in cui per tradizione ci si siede intorno ad una tavola imbandita in cibi ricchi in grassi e calorie che non è compatibile con un regime dietetico, occasioni che si ripetono durante tutto l’anno, ad esempio il compleanno, il matrimonio, la cena con i colleghi.. Poiché la dieta non è isolamento è perfettamente normale partecipare a queste occasioni sociali. Ma è opportuno che tra un pasto clou e l’altro ci siano menu di recupero a base di verdura e frutta e poveri in sodio per bilanciare gli eccessi in grassi saturi e proteine ed attenuare il surplus calorico che si è creato. Mglio se i menu sono stati consigliati dal nutrizionista che ha seguito la dieta nel periodo precedente alle... esagerazioni.

Quali sono stati menu natalizi dei suoi pazienti?

Il piatto di tagliatelle all’uovo condite con un ragu di verdure, che è molto meno calorico e ricco di grassi di una normale porzione di pasta ripiena ben condita, la macedonia con gelato oppure la frutta esotica, molto diffusa in questi periodi, da preferire alla frutta secca e oleosa.

Niente dolci quindi?

Non necessariamente, perché anche la scelta dei dolci può essere guidata. Panettone e pandoro, benchè ricchi in calorie associano alla densità energetica anche un aspetto volumetrico che soddisfa, mentre altri dolci come cioccolata o torrone hanno un valore calorico notevole e un volume minore, per cui rappresentano un rischio superiore, perché il loro aspetto volumetrico è fuorviante.

Possiamo sempre dire che alimenti che associano un volume soddisfacente sono da preferire a quelli che invece non ne hanno ?

Sicuramente sì: l’aspetto visivo è sempre molto importante.


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