"Il libro illustrato
è la prima galleria d'arte che un bambino può visitare" (Kvetà Pacovskà,
illustratrice)
Metti un burbero artista visionario di Praga in un paesotto di meno di
tremila anime del nord est operoso e pragmatico, aggiungici un sindaco donna, giovane e di
sinistra in un contesto tutto Lega e clericalismo, mettici la voglia di favole e di
illustrazioni fatte a mano proprio quando imperano Internet e i videogame: il risultato
poteva essere un mix disastroso, invece è stato un matrimonio fortunato. E una
rivelazione: Sarmede, paese del trevigiano in pieno nord est produttivo, invece che
maglioni e occhiali, esporta folletti.
La storia di questo incontro ha inizio nel 1968, quando Stepan Zavrel,
artista praghese conosciuto in tutto il mondo come illustratore di libri per bambini,
scappa in modo rocambolesco dalla Repubblica Ceca in piena primavera praghese. Dopo Roma e
Monaco, sceglie chissà per quale scherzo del destino di rifugiarsi proprio qui, alle
pendici del Cansiglio, e neppure a Sarmede, addirittura in una frazione, Roncade. Zavrel,
che ha esposto alle più grandi mostre di illustrazione, fra cui
Bologna(www.bologna.it/BookFair/cm.html), è autore di film d'animazione con Richard
Williams, costumista per il teatro di Monaco e fondatore con Otakav Bozejovsky della casa
editrice Bohem Press.

Come spesso accade per le idee visionarie e di successo, l'idea di una
mostra nasce al bar del paese, da una conversazione fra Zavrel e un gruppo di amici di
Sarmede. Nel 1983 la Mostra di Illustrazione per l'infanzia di Sarmede(www.tmn.it/SARMEDE)
viene inaugurata e da subito, grazie all'autorevolezza del fondatore-artista,
l'esposizione ospita i migliori nomi nel campo dell'illustrazione internazionale: fra gli
altri Arcadio Lobato(Spagna), Linda Wolfsgruber(Italia), Kveta Pacovska(Rep. Ceca),
Nicoletta Costa (Italia), Sophie Fatus(Francia).
Da allora il successo della Mostra è cresciuto esponenzialmente e
quest'anno ha raggiunto la 17esima edizione (Sarmede, Treviso, 6 Novembre - 22 Dicembre
1999). La prima senza Zavrel, purtroppo, perchè il maestro è morto il 25 febbraio
scorso.
"L'esposizione continerà a vivere grazie agli amici di Stepan -
assicura Leo Pizzol, uno dei curatori - quelli che erano al bar con lui quando è nata
l'idea. Ma l'assenza si sente, anche perchè lui era l'anima creativa di Sarmede, così
come Sarmede è stato il rifugio di Zavrel". L'illustratore ceco, il suo carattere
ruvido e la sua creatività visionaria, sono visibili ovunque: nel Museo Zavrel che il
paese gli ha dedicato, nelle pareti affrescate dall'artista su molte case di Sarmede. E
nella mostra, da oggi privata della guida artistica, ma anche, forse, di sponsor che si
sentivano garantiti da un nome celebre.
Tra l'altro in pochi anni Sarmede si è inventata un nugolo di
attività che girano attorno alla mostra: corsi estivi di specializzazione per
illustratori, seminari per insegnanti e laboratori per ragazzi, manifestazioni di teatro
di strada. L'esposizione fa anche il giro d'Europa: Treviso, Napoli, Venezia, Monza,
Siena, Livorno, Genova, ma anche Lisbona, Sarajevo, Stoccarda, Vienna, Siviglia, Aix en
Provence, Madrid, Bratislava, Istanbul.
Se di matrimonio felice si è trattato non si può però parlare di
colpo di fulmine. Tutt'altro. "All'inizio la gente di Sarmede non era affatto
contenta - racconta Leo Pizzol - anzi. Da queste parti c'è sempre un po' di paura nei
confronti degli estranei, figuriamoci di artisti e teatranti di strada, gente strana e
inaffidabile per antonomasia. Pensavano: i 'foresti', i forestieri, come si dice qui,
chissà poi che problemi portano".
Non deve essere stato facile, infatti, vedersi trasformare il paese
sotto gli occhi: giovani burattinai dalle treccine rasta e mangiafuoco scalzi attorno al
monumento ai caduti, simbolo di un passato che da queste parti ancora si fa sentire;
l'unico bar del paese invaso da illustratori e bambini. Anche fisicamente Sarmede ha
cambiato aspetto: Zavrel ha raffigurato temi biblici, scene medievali e della vita dei
campi sulle pareti esterne e interne di molte abitazioni che ora si possono visitare.
La mostra ha poi da subito aperto le porte in questo angolo d'Italia a
culture lontane: dall'Europa orientale (Wilkon Jozef, Reichstein Alexander), all'Africa
(Rankin Joan), fino al Medio e Lontano Oriente (Bailhache Alain). Artisti che potranno non
dire niente a chi non ha confidenza con l'illustrazione per l'infanzia, ma che sono ben
conosciuti agli addetti ai lavori e ai bambini.

Dopo qualche anno di ostruzionismo ha vinto il buon pragmatismo dei
veneti, che forse non sanno distinguere sempre l'Arte con la classica A maiuscola, ma
hanno senz'altro fiuto per gli affari. E la mostra si è trasformata anche in un'occasione
per attrarre visitatori: con la vendita di dolci casalinghi per strada, la creazione di
agriturismi e bed & breakfast.
"Anche le iniziative per le scuole, le visite guidate e i
laboratori per le maestre della zona hanno aiutato a creare un collegamento - spiega la
giovane sindachessa, Pierina Dal Cin - fra gli abitanti e la mostra, che all'inizio era
più un appuntamento per addetti ai lavori che per i turisti in generale". Il sindaco
che, come può accadere solo in un paese dedicato alle fiabe riesce a farsi intervistare
fra una poppata e l'altra, nega che ci sia un collegamento fra l'attenzione per la mostra
e il fatto che lei sia una donna giovane eletta fra le fila della sinistra in un contesto
leghista, ma il sospetto rimane.
"Probabilmente in questi anni - afferma Pizzol - è anche nata una
maggiore attenzione all'illustrazione e all'editoria di qualità, paradossalmente in un
momento in cui impera la tecnologia". Tant'è, quello fra Sarmede e la fiaba è stato
finora un matrimonio felice grazie al quale un paese costruito in fretta dopo la guerra
sopra fienili e case di contadini si è dato un'identità. E ora si sente, fra la chiesa e
il monumento dei caduti, una certa nostalgia per quel "foresto" venuto da Praga
a disturbare l'assopimento del paese ai piedi del Cansiglio.
Gli appuntamenti legati alla mostra:
Mostra di Illustrazione dell'Infanzia di Sarmede:
6 novembre - 22 dicembre 1999
Feriali: 9.00-13.00 e 14.30-19.00, festivi: 10.00-12.30 e 15.00-19.30
Visite guidate per scolaresche: prenotazioni al n. 0438/959582
Fiere del Teatro: 28 novembre e 5 dicembre 1999
Programma di domenica 5 dicembre:
Menning, Francia(Mimo e Clown), Gin & Tonic, Lecco(Fantasisti),
Saeed Fekri, Iran(Mimo e Clown), Maga Kostaki, Verona(Maga), Urana, Bologna(Fachira),
Gallistriones, Udine(Giullari), Tindipic, Firenze(Burattinai), Le Filastorie,
Padova(Cantastorie).
Intavolando - Incontri a tavola con un artista:
Venerdì 26 novembre, al ristorante Ai Candelach(Revine Lago) con
Giovanni Manna Lunedì 29 novembre, al ristorante Flora(Vittorio Veneto) con Arcadio
Lobato Venerdì 3 dicembre, al ristorante Cima(Conegliano) con Svjetlan Junaskovic
Martedì 7 dicembre, al ristorante Andreatta(Cison di Valmarino) con Linda Wolfsgruber
Rassegna teatrale "Le immagini della fantasia":
Sarmede, 29 novembre - 5 dicembre 1999
Treviso, Casa dei Carraresi, 29 gennaio - 28 febbraio 1999
Corsi estivi per illustrazione e laboratori per insegnanti:
12 giugno - 15 luglio 1999
I corsi sono intensivi e a numero chiouso. Numero massimo di
partecipanti per corso: 18. Selezioni entro il 10 maggio 2000. Docenti Arcadio Lobato,
Linda Wolfsgruber, Maurizio Olivotto.
Museo Zavrel:
"Stepan Zavrel: una vita per l'illustrazione per l'infanzia"
Orario: 10.00-12.30 e 14.30-21.00
Affreschi di Stepan Zavrel a Sarmede:
si possono visitare, previa disponibilità di tempo dei proprietari. Tel.0438 959582