Economia globalizzata in crisi? Dall'Asia alla Russia all'America Latina,
l'effetto domino di un mercato sempre più unificato preoccupa
l'Occidente. La stampa internazionale questa settimana si concentra tutta sui
dubbi e le angosce di un'estate di ribassi e crolli. Il servizio di copertina
di Newsweek recita: "Malato e affaticato. Il mondo si sta stancando del
capitalismo di mercato?". Molti paesi non erano di fatto pronti alla
competizione assoluta, conclude l'inchiesta, e dopo le crisi degli ultimi tempi
il capitalismo globale dovrà aspettare molto per riconquistare la sua
aura di infallibilità. Segue un ritratto - una mezza stroncatura - dei
paladini della "Fede Unica" nella globalizzazione, in testa a tutti il
governatore Alan Greenspan e il segretario al Tesoro Robert Rubin.
Un reportage da Cuba esamina la situazione critica del sistema sanitario del
paese comunista: "Il gioiello della rivoluzione di Castro e orgoglio del terzo
Mondo è in gravi condizioni". Le medicine non si trovano, le cure sono
arretratele strutture fatiscenti. Le cliniche efficienti sono solo per gli
stranieri, e i cubani si arrangiano con il mercato nero dei farmaci.
La sezione asiatica si apre con la crisi politica in Malesia, una delle "tigri
malate" del continente. Messo sotto accusa dal suo ex pupillo Anwar Ibrahim,
ministro delle Finanze, il premier Mahathir si vendica montandogli contro un
sexgate in salsa asiatica: rapporti con prostitute, relazioni omosessuali e
violazione della sicurezza nazionale.
In un lungo intervento l'ultimo governatore di Hong Kong, Christopher Patten,
critica l'approccio occidentale alla Cina. "E' sbagliato l'attuale trattamento
di favore nei rapporti commerciali con Pechino", scrive Patten.